Metterci la faccia (ep. 1030)

Metterci la faccia

DURATA MP3: 10:50

“Metterci la faccia” significa assumersi la responsabilità di qualcosa, mostrarsi pubblicamente o personalmente per difendere un’idea, una causa, un progetto o un’azione

A partire dal numero 1001, gli episodi di questa rubrica sono solamente per i membri dell’associazione.

L’episodio contiene anche 47 utilizzi di espressioni o termini spiegati in episodi precedenti. Questo rappresenta una forma di ripasso affinché non si dimentichi ciò che si è già imparato.

ENTRAADERISCI

 

528 Rimetterci la pelle

Rimetterci la pelle (audio)

Trascrizione

Giovanni: Quante persone, a causa del Covid ci hanno rimesso la pelle?

Parecchie direi.

Interessante la frase “rimetterci la pelle” vero? Significa semplicemente morire, cioè perdere la vita. Potremmo dire, “rimetterci la vita” ma vediamo insieme perché si usa questa espressione. Innanzitutto dobbiamo indicare una causa, quijdi morire per un motivo, per una causa, per un rischio che corriamo.

“La pelle” rappresenta semplicemente la vita, e questo termine viene spesso legato alla morte: “perdere la pelle” e “rimetterci la pelle” infatti significano entrambe “morire“.

Esiste anche, col medesimo senso, anche “rimetterci le penne” e “rimetterci le cuoia“. Il senso non cambia, anche perché le penne sono attaccate alla pelle degli uccelli e servono a volare, mentre “le cuoia” rappresentano ugualmente la pelle. Infatti il cuoio è il materiale ricavato dalla pelle degli animali. Anche “tirare le cuoia” significa morire. Qui però usiamo il verbo tirare.

A me interessa invece oggi approfondire il verbo “rimetterci” .

A proposito: esiste anche “rimetterci l’osso del collo” , espressione molto utilizzata, che però non è detto che significhi necessariamente morire. È comunque una grave conseguenza, spesso riferita alle conseguenze di un indicente.

E’ interessante l’uso del verbo rimetterci che voglio spiegarvi.

Non stiamo parlando di rimettere, e neanche di rimettersi. Usiamo invece la forma “rimetterci“.

Rimetterci è simile a perdere comunque, e anche a perderci.

Io ci rimetto
Tu ci rimetti
Lui/lei ci rimette
Noi ci rimettiamo
Voi ci rimettete
Loro ci rimettono

Rimetterci è un verbo che significa “perdere qualcosa subendo un danno”.

Spesso si parla di soldi, perdere soldi:

In questo affare ci ho rimesso 10 mila euro.

Non è detto però si parli di soldi:

Ci ho sempre rimesso ogni volta che ho preso accordi con te.

Qui si parla di perdere qualcosa, di risultare perdenti, o di uscire da una situazione in condizioni peggiori di prima.

Il verbo si presta bene a molti contesti:

Con tutta queste buche in terra ci ho rimesso le ruote della macchina;

In quell’investimento ci ho rimesso molti soldi;

Se cambiassi casa complessivamente ci rimetterei;

Con un cattivo matrimonio ci si rimette anche la/in/di salute.

Posso quindi specificare la cosa che “ci si rimette”, oppure no, se non è necessario.

Ricordate però che se non specifico ci sono diverse possibilità: o sto parlando di soldi, oppure si parla di subire un danno di qualsiasi tipo, oppure sto facendo un confronto tra più persone: uno potrebbe guadagnare qualcosa e un altro potrebbe perdere qualcosa.

La persona che ci rimette ha perso qualcosa.

Affinché si parli di morte però è necessario aggiungere “la pelle” o “le penne” o “le cuoia”.

Ad esempio:

Chi ci rimette in questo affare?

Non ci rimette nessuno, tutti ne usciamo con un vantaggio.

Qui non vuol dire che non muore nessuno, ma che nessuno ne esce svantaggiato.

Bene, siamo partiti da “rimetterci la pelle” ed è stato necessario specificare il verbo rimetterci con tutti i suoi utilizzi.

I tempi inevitabilmente si sono allungati, ma questo non credo che significhi che qualcuno ci abbia rimesso.

Io ho avuto l’occasione per infrangere la regola dei due minuti ancora una volta, voi invece, oltre a imparare la frase “rimetterci la pelle” avete probabilmente imparato anche altre cose interessanti.

Un’altra volta magari vedremo anche il verbo “rimettersi“.

Adesso ripassiamo qualche espressione passata. Rimettiamoci a ripassare!

Carmen: Ciao Irina, c’eravamo dati appuntamento alle 10.00. Aspetto già da trenta minuti e passa e tu non ti fai ancora viva. È successo qualcosa di brutto? Ne hai ancora per molto?

Irina: No, no , scusa. Niente di trascendentale in effetti, solo che non sono riuscita a trovare la chiave di casa. Fortuna vuole che poi mi sono ricordata di tenerne una di riserva in macchina.

Carmen:, Avercene di idee come questa. Non ci avevo mai pensato. Ma perché non mi hai avvisato? Non hai neanche fatto la mossa di farmi uno squillo per avvisarmi del ritardo. L’hai fatto apposta?

Irina: Mi spiace, scusa, ne ho ancora per 5 minuti . Ma come sarebbe a dire che l’ho fatto apposta? Non è che tu sia un po’ prevenuta nei miei confronti? In primo luogo sai che la puntualità non è il mio forte, poi sai che con i contrattempi vado in ansia.

Carmen:: Ok, va bene, non agitarti, anche io sai che mi agito facilmente. Poi ne parliamo, per quanto, discutere su queste cose lascia il tempo che trova. A dopo allora.