Il coacervo

Il coacervo – (scarica audio) – (ep. 1181)

Trascrizione

coacervo

Ricordate la parola connubio?

L’abbiamo trattata qualche giorno fa ma per chiarire maggiormente il concetto di connubio parliamo oggi del coacervo. Termine simile ma fino ad un certo punto.

“Coacervo” e “connubio” infatti non sono parole direttamente legate etimologicamente, ma hanno un collegamento concettuale nel senso di unione o fusione di elementi.

Coacervo deriva dal latino coacervus, formato da co- (insieme) e acervus (mucchio, ammasso, accozzaglia), che significa ammassare, accumulare, mettere insieme cose diverse. È un termine letterario e poco usato oggi, quantomeno nel linguaggio quotidiano, ma può indicare un’accumulazione disordinata o un insieme di elementi diversi raccolti insieme. La parola accozzaglia, che come ho detto, somiglia molto a coacervo, l’abbiamo già trattata, e direi che è decisamente più informale e si usa solo in senso dispregiativo.

Connubio invece, come abbiamo visto indica un’unione armoniosa, spesso riferita a matrimoni, ma anche a combinazioni tra idee, elementi culturali, artistici, ecc.

Entrambe le parole esprimono l’idea di unire o mettere insieme qualcosa, ma coacervo evidenzia più l’aspetto quantitativo e caotico dell’accumulo.

Connubio sottolinea invece un’unione equilibrata e armoniosa.
Ecco un esempio per distinguere i due concetti:

La sua opera è un coacervo di influenze letterarie di epoche diverse” (fusione forse disordinata).

Il romanzo è un perfetto connubio tra realismo e fantasia” (unione armoniosa).

Altri esempi con coacervo:

Il romanzo stimola un coacervo di emozioni contrastanti, in cui la gioia si mescola continuamente alla malinconia.

La mostra d’arte sembrava un coacervo di stili e tecniche, senza un filo conduttore evidente.

Quel saggio filosofico è un coacervo di citazioni dotte, riflessioni personali e teorie poco connesse tra loro.

Il mercato rionale è un coacervo di colori, profumi e suoni che affascinano chiunque vi passeggi.

Il discorso del politico era un coacervo di promesse vaghe e dichiarazioni contraddittorie.

In tutti questi casi, “coacervo” indica un insieme eterogeneo e spesso confuso di elementi diversi, proprio come i membri dell’associazione Italiano Semplicemente, che rappresentano un coacervo di culture e di intelligenze diverse da tutto il mondo, con una passione comune però: l’Italia.

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

Marcelo: Ciao amici, come state! Vorrei conoscere la vostra opinione sulla nuova rubrica “accadde il”, che fin dal primo giorno dell’anno ci fa compagnia.

Estelle: molto interessante! È un connubio perfetto tra storia e lingua.

Camille: Sono d’accordo, ma per me è un imperativo categorico leggere e fare subito pratica con le nuove parole. Devo tenere duro per stare al passo. Quando non ci riesco mi sento frustrato.

Julien: Devo dire la mia! Fare tutti i giorni episodi per gli associati non è facile! Gianni deve metterci tutto se stesso per farlo, e noi non possiamo fare altro che ringraziarlo e spronarlo a continuare così!

Estelle: su questo tutti siamo d’accordo. I nostri pensieri combaciano alla perfezione!

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767 Braccia conserte, di conserto

Braccia conserte

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Trascrizione

Vediamo oggi un aggettivo cghe viene usato spessissimo, se non esclusivamente, alle braccia: Conserte. Ovviamente in questo caso l’agettivo è plurale femminile, come le braccia, appunto.

Le braccia conserte indica le braccia incrociate su petto, quindi intrecciate.

Quando le braccia sono conserte, sono quindi incrociate. Si usa parlare di braccia conserte quando parliamo di linguaggio del corpo. Potrei avere freddo, naturalmente, ed è per questo che tengo le braccia conserte ma in genere si esprime qualcosa di diverso.

Una persona che tiene le braccia conserte assume una posizione particolare.

Se sto assistendo a qualcuno che parla e mi trovo in piedi, è molto probabile che io incroci le braccia. Probabilmente perché non saprei dove altro metterle. Le potrei mettere in tasca. Questa è un’alternativa adottata a volte.

Altre volte invece questa posizione rappresenta un atteggiamento di chiusura, vale a dire che non siamo disposti, se teniamo le braccia conserte, a mettere in discussione le nostre idee, quindi è un modo per isolarci. In altre occasioni può essere un gesto che mostra sicurezza di sé.

Stare ma soprattutto restare a braccia conserte, è una espressione che indica la non azione, il non far nulla.

Es:

Di fronte al rischio di una guerra, non si dovrebbe restare a braccia conserte

Cioè: bisogna invece fare qualcosa, per impedire la guerra

Se voglio qualcosa dalla mia vita non poso restare a braccia conserte ad aspettare che il destino mi aiuti, ma devo fare qualcosa!

Attenzione perché “conserto”, al singolare, è presente nella locuzione “di conserto“, una locuzione abbastanza formale che sta a significare una decisione presa “di comune accordo“, quindi insieme.

Abbiamo deciso di conserto che è il momento di fare la pace.

Gli stati europei devono muoversi di conserto

Muoversi o fare qualcosa di conserto significa muoversi insieme, prendere decisioni insieme, decisioni che vanno nella stessa direzione attraverso degli accordi.

Anche questa è una espressione piuttosto formale.

Gli accordi e le intese, ancor più che le decisioni, vengono prese di conserto, altrimenti che accordi sono?

Spesso di usa anche “d’intesa“:

Agire d’intesa = agire di conserto

I carabinieri, d’intesa con la polizia, hanno fatto le indagini

Il comune di Roma, d’intesa col Ministero, promuove la settimana della cultura

Il presidente dell’associazione, d’intesa con tutti i membri, ha deciso la data della prossima riunione

Sicuramente d’intesa è una forma più utilizzata rispetto a “di conserto“.

Poi dovete sapere che “di concerto” ha lo stesso significato di “di conserto” quindi si parla sempre di un accordo, di un comune accordo. Non è un caso che durante un concerto ci siano molti strumenti a suonare tutti insieme.

Quindi agire di concerto o andare di concerto significano ancora una volta agire insieme, di comune accordo, procedere insieme. Però per le braccia non vale la stessa cosa. Le braccia possono solamente essere conserte, con la lettera esse.

Esiste anche a la concertazione (solamente con la lettera c) che è, nel linguaggio giornalistico e politico, un modo di operare, una prassi di reciproca consultazione e di azione congiunta tra le forze sociali e il governo sui maggiori temi della politica economica.

Adesso ripassiamo:

Danielle: dottore, ho un problema. Non riesco a smarcarmi dallo studio della grammatica. Anzi le dico che mi diverte persino a volte. È grave dottore?

Estelle: grave? Gravissimo! Provo una tremenda invidia però! Anch’io studio italiano ma la trovo veramente pesante la grammatica.

Irina: ma senti questi! Parlare della grammatica di venerdì! Vivaddio non ne ho più bisogno adesso! Ma anche lei, benedetto dottore! Non conosce I risvolti negativi delle regole grammaticali sull’umore?