Grandi personaggi Italiani: Roberto Benigni

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Trascrizione

Buongiorno amici di Italiano Semplicemente e grazie di essere qui all’ascolto di questo nuovo episodio dedicato ai grandi personaggi Italiani. Questo è un nuovo modo di ascoltare la lingua italiana, un nuovo modo che abbiamo cominciato a  sperimentare.

Spero di aver trovato una modalità interessante, che vi renda piacevole l’ascolto, ed in questo modo riuscirete senz’altro a migliorare la vostra comprensione della lingua italiana, a memorizzare le regole grammaticali in modo automatico, e nello stesso tempo riuscirete ad imparare qualcosa sulla cultura italiana, fatta anche di grandi personaggi, cioè di persone importanti, persone che nella loro vita hanno fatto o stanno tuttora facendo qualcosa di importante per l’Italia.

Oggi parliamo quindi di un secondo grande personaggio italiano. Abbiamo visto per primo Umberto Eco, scelto perché la maggioranza di voi me lo aveva richiesto. Abbiamo visto alcune curiosità della sua vita e il suo contributo a favore della lingua italiana, cioè abbiamo visto che cosa ha fatto e cosa ha dato Umberto Eco alla lingua italiana e come ha contribuito alla diffusione della conoscenza della lingua italiana in Italia e nel mondo, ed abbiamo visto anche alcune questioni interessanti che lo riguardano, come il rapporto tra la lingua italiana ed i dialetti italiani, cioè le lingue locali, le lingue diffuse a livello locale, territoriale.

Oggi vorrei invece parlarvi di un altro grande personaggio italiano: Roberto Benigni. Roberto Benigni è un comico italiano. Un comico è una persona che per mestiere, come lavoro, fa divertire le persone, deve far ridere, diciamo che guadagna facendo divertire le persone. Il suo compito è questo, cosa non affatto facile direi. Benigni è un comico, o farei meglio a dire che Benigni nasce come comico.

Ha fatto anche molti film, alcuni di successo, sia film comici, appunto, ma anche film drammatici. Il suo film più famoso, che appartiene proprio alla categoria dei film drammatici, è “la vita è bella“, film che ha avuto un successo clamoroso, tanto da vincere anche il premio oscar nel 1997. “La vita è bella” è il titolo di questo film, film diretto e interpretato da Roberto Benigni. “Diretto” significa che lui è stato il regista di questo film, lui l’ha diretto, e chi dirige un film si chiama il “regista”. “Interpretato” invece significa che Benigni era un attore di questo film, era un interprete di questo film; lui ha quindi interpretato una parte in questo film, e la parte che Benigni ha interpretato è stata la parte dell’attore protagonista, cioè la parte dell’attore principale, il più importante, il protagonista principale del film, il cui nome nel film era Guido.

Benigni ha interpretato la sua parte talmente bene da vincere il Premio Oscar come attore protagonista. Questo è uno dei tre premi oscar che ha vinto il film “la via è bella”. Gli altri due premi oscar che ha vinto il film sono stati il premio come miglior film straniero e il premio come miglior colonna sonora.

La colonna sonora è fondamentalmente la musica del film, la base musicale del film. La colonna sonora è l’insieme della voce, della musica e dei rumori di un film. Per chi non avesse visto questo film vi consiglio di farlo, perché è un film molto originale perché Benigni ha avuto il coraggio di fare un film sull’Olocausto facendo anche dell’ironia. Inoltre il film fa vedere l’Olocausto dagli occhi di un bambino. Questo film è quindi anche un film molto ironico,  è un film che riesce  far divertire nonostante parli di un tema serissimo, quello della strage degli ebrei, dello sterminio nazista.

Il film è ironico perché  quando la famiglia di cui il protagonista fa parte nel film viene deportata all’interno del campo di concentramento nazista, cioè del Lager nazista, Benigni, nei panni di Guido, fa credere al figlio che tutto sia un gioco. Guido fa credere al figlio che ci sia un gioco in cui i giocatori devono affrontare delle prove difficili per vincere un premio finale. Tutto questo, naturalmente, Guido lo fa per proteggere il figlio, per proteggere il proprio figlio dall’orrore del nazismo, per non fargli vivere quella terribile esperienza. Un’idea geniale questa che è stata premiata con ben tre premi oscar appunto. Il campo di concentramento è una struttura carceraria, un carcere quindi, una prigione, ma all’aperto; è quel campo, quel terreno, quell’area territoriale aperta in cui venivano concentrati, cioè venivano messi tutti assieme,  i detenuti. Questo campo quindi è una struttura in cui venivano concentrate molte persone, una grande quantità di persone.

Benigni però non ha fatto solamente film e spettacoli comici però. Infatti nella sua vita Benigni si è anche occupato della lingua e della cultura italiana. Cosa ha fatto per la lingua italiana Benigni? Forse gli stranieri non ne sono a conoscenza, ma ci sono moltissime cose che accomunano Roberto Benigni alla lingua ed anche alla cultura italiana. Benigni e l’Italia hanno molte cose in comune, e quindi possiamo dire che ci sono molte cose che “accomunano” Benigni alla lingua ed alla cultura italiana.

Benigni ha aiutato gli stessi italiani a comprendere il significato e la bellezza della Costituzione Italiana, che è la legge italiana più importante in Italia, e questa è una cosa che per un comico è molto originale. Solitamente i comici sanno far divertire le persone e basta infatti.

Benigni ha, non dimentichiamo, anche cantato ed spiegato l’Inno di Mameli, che è l’Inno d’Italia, la canzone dedicata all’Italia.  L’Inno di Mameli è la canzone che si canta in occasioni dei mondiali di calcio ad esempio, prima dell’inizio di ogni partita. Benigni ha quindi spiegato l’inno d’Italia in TV, davanti a tutti gli italiani: ha appunto spiegato le singole parole dell’Inno, una ad una, facendo scoprire a tutti gli italiani il loro vero significato, evidentemente non proprio così scontato.

Benigni infine parla più volte pubblicamente della cultura italiana, lo fa nel suo modo simpatico e appassionato, come al solito. Allora vi voglio far ascoltare un pezzo di cui riporto anche la trascrizione su Italiano Semplicemente. Dopo, considerando che Roberto parla abbastanza velocemente, vi ripeterò brevemente quello che dice.

È il sud dell’Italia che ci deve dare un’identità. L’Italia è l’unico luogo al mondo in cui è nata prima la cultura e poi la nazione, dobbiamo andare fieri di questo, è una cosa meravigliosa… Il sud dell’Italia quante cose c’ha dato: tutti i più grandi pensatori; è il sud che deve dare un’identità, ci darà un’identità perché tutti i più grandi pensatori sono nati al sud. Non è un caso: Campanella, Telesio, Benedetto Croce, Galiani, Vigo, Giordano Bruno, Tommaso D’Aquino. Tutti i pensatori che ci sono stati in Italia vengono da sud; è da lì che aspettiamo l’identità, dal sud dell’Italia..

Benigni, avete sentito, parla molto velocemente in questo pezzo che vi ho fatto ascoltare. Nel caso aveste avuto dei problemi di comprensione,  Benigni dice che i più grandi personaggi italiani, quelli che hanno dato una identità all’Italia, sono del sud Italia, appartengono alle zone del sud-Italia.

L’Italia infatti è divisa in regioni, in venti regioni, ed in tre grandi macro-aggregati di regioni: le regioni del nord, quelle del centro e quelle del sud. Ci sono molte differenze tra queste tre parti dell’Italia: differenze culturali, linguistiche, stili di vita, oltre che differenze di abitudini quotidiane, di dialetti e tradizioni. E Benigni esalta, cioè parla bene delle regioni del sud, della parte sud dell’Italia, che, c’è da dire, è anche la parte economicamente più svantaggiata dell’Italia, la parte che è meno vicina all’Europa, al nord Europa, quella più produttiva, e quindi per questo il sud-Italia è la parte più carente di infrastrutture, più carente di lavoro e più carente di opportunità in generale. Nel sud dell’Italia, dice Benigni, sono nati però i più grandi personaggi della letteratura, i più grandi pensatori, che sono coloro che pensano, che usano la testa per pensare.

Benigni parla anche di Dante Alighieri in quella stessa occasione. Tutti voi sicuramente conoscete Dante Alighieri, che sarà anche uno dei prossimi grandi personaggi di cui parleremo. Ebbene, Benigni è stato molto importante per avvicinare gli italiani alla bellezza dell’Italia, ed in particolare alla bellezza della Divina Commedia, l’opera più importante di Dante Alighieri. E ascoltate anche cosa dice Benigni della Divina Commedia:

La Divina Commedia è una di quelle opere… il dono più grande proprio! Prima di tutto chiariamo una cosa: che è l’opera di poesia più grande! Tutte le letterature di tutti i tempi e di tutto il mondo. Non c’è una cosa grande nel mondo come la Divina Commedia; e guardate che  non potete sapere la bellezza quando si va all’estero. No potete sapé (=sapere) quanta gente impara l’italiano per leggerla dall’originale: più di quella che pensate. Questa è l’opera più ardita dell’ingegno umano.

Nella seconda parte parla della Divina Commedia come della cosa più grande, l’opera più grande di poesia che ci sia al mondo, l’opera più grande che sia mai stata scritta nella letteratura mondiale e che ci sono molti stranieri, tante persone di altre nazionalità che hanno voluto imparare la lingua italiana per il piacere di poter leggere e capire la Divina Commedia in lingua originale.

Insomma avete sicuramente capito perché ho scelto Benigni come uno dei principali personaggi di cui parlare nella nostra rubrica dei grandi personaggi italiani. La passione con cui parla è veramente incredibile. Benigni ha un accento toscano, quindi quando parla si nota, o almeno gli italiani notano chiaramente il suo accento, la sua inflessione tipica della regione Toscana, che tra l’altro è proprio la Regione di dante Alighieri.

Infatti qualche anno fa ha recitato e commentato la Divina Commedia in TV, davanti a milioni di telespettatori. Ha spiegato il significato anche qui di ogni singola parola, e l’ha fatto in modo appassionato e divertente, a modo suo, facendo anche riferimenti storici, senza i quali è praticamente impossibile capire fino alla fine. Ma questo lo vedremo la prossima volta, quando il personaggio di cui ci occuperemo sarà proprio Dante Alighieri.

Un saluto a tutti, tutti i visitatori ed ascoltatori di Italiano Semplicemente, che vengono un po’ da tutti i paesi del mondo. Spero che questo episodio di sia piaciuto, e grazie anche a coloro che hanno usato lo strumento della donazione, strumento che ho messo recentemente a disposizione per coloro che vogliono aiutare Italiano Semplicemente a svilupparsi ed a crescere.

A proposito di visitatori: I primi visitatori del 2016, quelli più numerosi, lo voglio ricordare, sono i finlandesi. Un saluto speciale dunque a tutti i finlaldesi: “hei hei” è il classico saluto finlandese, un saluto che ho imparato quest’estate durante le mie vacanze nella splendida Finlandia.

Ancora uno hei hei a tutti amici!