Una contraddizione in termini, cadere in Contraddizione

Una contraddizione in termini, cadere in Contraddizione (scarica audio)

Giovanni:

Una volta ho sentito mia nonna che diceva a mio nonno:

Non ti fai mai la doccia, come mai?

“Solo le persone sporche si lavano”

Questa fu la risposta di mio nonno.

Mi fa sorridere ogni volta che la racconto.

È un tipo di frase che possiamo chiamare, tecnicamente, una contraddizione in termini, oppure anche un “paradosso” se volete, anche se i paradossi generalmente prevedono un ragionamento più complesso.
Una contraddizione in termini è semplicemente una situazione che si verifica quando le parole stesse di una frase sono tra loro in contrasto, sono in contraddizione, appunto.

In pratica le contraddizioni in termini sono frasi illogiche.

Non si può ascoltare il silenzio, o mangiare digiunando. Non esiste un famoso ignoto. Queste sono tutte contraddizioni in termini.

Così anche la frase di mio nonno, che però fa anche ridere, è una contraddizione in termini.

La parola contraddizione in realtà sarebbe di per sé sufficiente. Quando c’è una contraddizione c’è incoerenza, c’è un contrasto.

Il verbo contraddire è interessante, non solo per la doppia “d”.

Significa confutare (anche questo è interessante!) una affermazione di qualcuno opponendo prove che dimostrano il contrario di quanto sostiene.

Es: nessuno osa mai contraddire Giovanni

Se io ti contraddico, cioè se io contraddico te, praticamente sto dicendo che ciò che tu sostieni è falso, non è vero. Sto negando la tua affermazione, la sto confutando, la sto smentendo.

Ma la contraddizione non è solo una affermazione detta da una persona. Non riguarda solo il rapporto tra le persone.

Anche la realtà può contraddire le mie affermazioni o previsioni.

Questo accade quando accade qualcosa che contraddice ciò che io avevo detto o che io avevo previsto.
Poi, c’è da dire che una persona si può anche contraddire da sola. Per fare questo basta fare una affermazione e successivamente farne un’altra di senso opposto, oppure si può fare qualcosa (non dire, ma fare), un’azione che smentisce, che contraddice, che confuta ciò che ha detto.

Se dico: “ciao io esco” e poi resto a casa, mi sono contraddetto. Non ho fatto ciò che ho detto. I fatti mi hanno smentito.

Ma la “contraddizione in termini”, come ho detto, sta in una sola frase.

I termini sono le parole della frase, le parole che compongono la frase. Per questo si chiama così.

Confutare, rispetto a contraddire, è un verbo più “importante”, perché è solitamente riservato non a ciò che si dice nel corso di una conversazione, sebbene si possa fare, ma si usa solitamente per confutare una tesi, una teoria, un’accusa, una testimonianza, una calunnia. Ho confutato le sue dichiarazioni con la prova dei fatti. Riguarda una dimostrazione di qualcosa che si ritiene o che non si ritiene vero.

Esiste anche l’espressione “cadere in contraddizione“. Questa espressione equivale a contraddirsi, quindi dire o fare cosa contraria a quella detta o fatta prima. C’è chiaramente una prerogativa di questa espressione, una sua caratteristica peculiare.

Cadere in contraddizione infatti è qualcosa di involontario. Quando si cade in contraddizione non lo si fa apposta. Non è un caso che anche quando si cade, quando si cade a terra, quindi nel caso di una caduta, difficilmente si tratta di un’azione volontaria, che facciamo di nostra spontanea volontà.

Es: durante l’interrogatorio! l’uomo è caduto in contraddizione più volte.

Quindi l’uomo si è contraddetto più volte, ha detto cose che contraddicono ciò che ha detto in precedenza. Chiaramente non voleva farlo, ma è risaputo che le Bugie, come si suol dire, hanno le gambe corte.

Adesso facciamo un piccolo esercizio di ripetizione.

Contraddizione (due “d” e una zeta – zeta dura, mi raccomando). Sembra che ci sono due z, ma ce n’è solamente una.

Contraddizione

La contraddizione, le contraddizioni

Contraddizione in termini

Cadere in contraddizione

Sei caduto in contraddizione

Ti sei contraddetta

È una contraddizione in termini

Le contraddizioni in termini sono frasi illogiche.

Ci vediamo al prossimo episodio di italiano semplicemente.

836 Ridurre ai minimi termini

Ridurre ai minimi termini (scarica)

Trascrizione

Ciao a tutti.

Oggi vediamo un’espressione, piuttosto colloquiale ma che usano molto i giornalisti. Deriva dalla matematica. Parlo della riduzione ai minimi termini.

Nella matematica si utilizza quando c’è una frazione che si può semplificare.

Ad esempio 12/8 (dodici ottavi) posso scriverla anche come 6/4 (sei quarti) e anche come 3/2 (tre mezzi).

Il risultato di queste tre frazioni è lo stesso (1,5).

Ciò che ho fatto è semplicemente ridurre il valore dei due termini che si trovano sopra e sotto alla frazione.

Dividendo per due sia 12 che 8 si ottiene 6 e 4, e dividendo ancora per due ottengo 3 e 2.

Non posso continuare a ridurre i due termini. Quindi ciò che ho fatto è una riduzione ai minimi termini.

In matematica si usa spesso il verbo “semplificare” (semplificare una frazione) anche se i professori potrebbero arrabbiarsi.

Se usciamo dalla matematica possiamo ugualmente usare questa espressione “ridurre ai minimi termini”, e quando lo facciamo stiamo quasi sempre parlando delle cattive condizioni di qualcuno o qualcosa.

Dico cattive perché quando una persona o qualcosa è ridotta ai minimi termini, vuol dire che rispetto alle potenzialità iniziali, o teoriche, c’è stata una notevole riduzione.

C’è stata una perdita di potenza, di forza, o anche solo la diminuzione di un numero che però è indicativo di una perdita di qualcosa.

Mi spiego meglio con qualche esempio.

Si usa spesso parlando di competizioni, di sfide, gare, partite.

Es:

Le speranze della Roma di vincere lo scudetto sono ridotte ai minimi termini.

Questa non è una bella notizia per la Roma. Ci sono evidentemente ancora speranze di vincere lo scudetto, ma sono molo basse e comunque molto più basse di prima.

C’è stato evidentemente un cambiamento, in peggio, della situazione in classifica della Roma.

L’esistenza di un cambiamento verso una situazione peggiore c’è sempre quando c’è una riduzione ai minimi termini, se non parliamo di matematica ovviamente.

Spesso poi c’è qualcuno che provoca questa riduzione.

Es:

La Russia ha ridotto ai minimi termini l’erogazione di gas verso l’Europa.

La McLaren ha ridotto gli avversari ai minimi termini.

Qui c’è una competizione, uno scontro, una gara, dove uno degli avversari sembra avere la meglio sugli altri, le cui speranze sono ai minimi termini, cioè molto basse, come mai sono state finora.

Possiamo dunque usare anche i minimi termini senza il verbo ridurre, come ho appena fatto.

Il covid si trova ai minimi termini da molti mesi a questa parte

L’attacco della Juventus, dopo gli ultimi infortuni, è ai minimi termini

In questi casi parliamo del numero dei malati di Covid e del numero degli attaccanti.

Questa dunque è una bella notizia per noi, ma brutta se la vediamo dal punto di vista del virus.

Anche in questo caso c’è stato un cambiamento.

Per quanto riguarda la parola “termini“, parliamo di “termini” anche al di fuori della matematica, sebbene se non ci sia un vero motivo. Non vi scervellate troppo dunque.

Usare “I minimi termini” è spesso un modo meno forte, meno diretto, e quindi un eufemismo, per dire che lo stato di una persona o di qualcosa è pietoso, o inservibile o disastroso. In ogni caso uno stato negativo.

Molto usato in politica:

La sanità italiana è ridotta ai minimi termini!

La pazienza degli italiani è ai minimi termini!

La Produzione industriale si trova ai minimi termini nell’ultimo mese.

Anche la vostra di pazienza potrebbe essere ai minimi termini a forza di ascoltare lunghe spiegazioni della rubrica due minuti con Italiano Semplicemente!

Aggiungo solamente che esistono anche i “massimi termini“, molto meno usati comunque.

Spesso si usano i massimi termini per esprimere un concetto simile, altre volte è solo un modo alternativo per esprimere il concetto di massimo, o di massimi livelli. Un uso più tecnico dunque:.

Es.

Il costo delle materie prime è ai massimi termini.

I rapporti tra me e la mia ex moglie non sono ai massimi termini.

Allora adesso ripassiamo parlando di educazione.

Irina: la mancanza di classe spesso è sintomo di maleducazione

Peggy: vai a capire perché le buone maniere non vadano più per la maggiore. Non riesco minimamente a capacitarmi perché abbia preso piede la maleducazione come modo di relazionarsi con gli altri.

Esercizi

10 domande per mettervi alla prova sull’episodio. Seguono le risposte.

Disponibili ai soli membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

ISCRIVITIENTRA

richiesta adesione iscrizione associazione