746 Risalire

Risalire

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Trascrizione

Gianni: bisogna risalire al 5 dicembre 2020 per trovare un utilizzo, in un episodio di italiano semplicemente, del verbo risalire.

L’ultimo episodio pubblicato sul sito invece risale solamente a ieri.

A quando risale l’ultima volta che…

Si usa spessissimo in questo modo il verbo risalire. Lo facciamo quando torniamo indietro nel tempo fino ad un momento preciso.

Certo, questo uso del verbo risalire è un uso figurato perché il senso proprio è un altro.

Vediamo quale:

Devo risalire a casa perché ho dimenticato le chiavi.

Bisogna risalire il fiume.

Risalire il fiume significa percorrere il fiume dal basso verso l’alto, cioè controcorrente, mentre risalire a casa prevede l’utilizzo delle scale o dell’ascensore. In questo caso significa salire le scale dopo averle discese.

Si può anche risalire in macchina, a cavallo, in treno, in bicicletta o in aereo con lo stesso senso: scendo dal treno, poi risalgo perché magari mi sono accorto di aver dimenticato la valigia.

Un altro esempio?

Risali subito in macchina! Chi ti ha detto di scendere?

Si può anche risalire in superficie dopo aver fatto un’immersione in acqua.

Risalire si utilizza anche con riferimento al valore di qualcosa (espresso da un numero) che dopo essere sceso e sta nuovamente risalendo, cioè sta tornando al valore precedente:

Stanno risalendo i prezzi delle case.

Le borse stanno risalendo

Anche la temperatura, può scendere, può anche risalire.

Ma l’uso più frequente del verbo è quando si parla di tornare indietro nel tempo e non nello spazio o nel valore.

In questo caso si usa sempre la preposizione “a”:

A quando risale l’ultima volta che abbiamo fatto l’amore?

Cioè: quando abbiamo fatto l’amore l’ultima volta?

Brutto segno se non riesci a ricordarlo…

Prima del 24 febbraio 2022 bisogna risalire all’11 settembre 2001 per ricordare una data importantissima per il mondo intero.

C’è il senso di ripercorrere all’indietro il tempo, come quando si risale lungo un fiume.

In quest’ultimo caso possiamo usare anche il verbo tornare con lo stesso senso:

Bisogna tornare all’11 settembre 2001.

Generalmente si sta cercando di ricordare qualcosa, di ripensare a qualcosa appartenente al passato.

Un avvenimento, un evento, anche se accaduto una sola volta, può essere indicato in questo modo:

Questo fatto risale a dieci anni fa

Spesso però è accaduto più volte:

L’ultima volta che mia moglie mi ha rimproverato risale a ieri.

Un altro uso figurato interessante è quando si cercano le cause o le origini di qualcosa e per fare questo bisogna ugualmente tornare indietro nel tempo.

Bisogna risalire alle origini dei rapporti tra Russia e America per spiegare l’attacco all’Ucraina.

Sono riuscito a risalire all’errore che ho fatto per capire il motivo del brutto voto nel compito di matematica

La polizia è finalmente risalita al colpevole.

Risalire ad una causa, risalire ale origini di qualcosa è ugualmente un tornare indietro nel tempo alla ricerca di qualcosa; una causa in questo caso.

Adesso facciamo un bel ripassino, in cui Marcelo dall’Uruguay, membro dell’associazione Italiano semplicemente, userà qualche espressione già spiegata. Naturalmente, come sempre, se volete risalire alla singola spiegazione basta cliccare sul relativo collegamento. Vai Marcelo:

Marcelo: La rubrica “Due minuti con italiano semplicemente si basa sull’idea di spiegazioni brevi e concise. Tale caratteristica fa che noi possiamo capire un concetto senza scendere troppo nei dettagli. La logica è quindi farne capire in linea di massima. il significato. Ciò non toglie che però che, allorché urgesse un approfondimento per capire anche le sfumature dell’uso di un concetto, si può e si deve approfondire. Questo capita spesso e volentieri, cosicché praticamente sforiamo sempre i due minuti. Ma che volete, non si impara una lingua dalla sera alla mattina. Mi direte che Gianni poteva prevederlo, quello sì, ma non mi direte che voi non sbagliate mai una previsione!

Ristabilire – VERBI PROFESSIONALI (n.73)

Ristabilire è il verbo numero 73 della speciale sezione verbi professionali.

Durata: 15 minuti

Lista dei verbi professionali 

 

Episodio disponibile per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente (ENTRA)

Se non sei membro ma ami la lingua italiana puoi registrarti qui

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22 – NON MI TORNA – 2 minuti con Italiano semplicemente

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Trascrizione

Cos’è che non ti torna? C’è qualcosa che non ti torna?

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Come rispondere a questa domanda che potrebbe farti chiunque?

Uno strano modo per usare il verbo tornare vero?

Per tornare bisogna prima andare? Oppure bisogna già essere andati per poter tornare?

Il verbo tornare però, stavolta non lo usiamo nel solito modo, cioè andare per una seconda volta oppure, come anche ritornare, come viaggio di ritorno. Infatti c’è davanti un pronome personale mi, ti, gli, le, ci e vi.

Nella frase “mi torna“, ti torna, non mi torna, non ti torna eccetera, non ha questi due significati che sono i più diffusi.

Quando “non ti torna” qualcosa (riferito ad una persona qualsiasi: mi torna, ti torna, gli torna eccetera), ed usando il pronome personale davanti, la frase può avere quattro significati diversi.

Ad esempio, riferito a me, posso dire:

(Qualcosa) non mi torna

Non (mi) tornano i conti

Questo episodio mi torna molto utile

Mi torna in mente

In questi quattro esempi vediamo che se qualcosa mi torna (o non mi torna), nel primo caso questo qualcosa ha una logica e si capisce facilmente (oppure non ce l’ha e non si capisce), nel secondo caso la logica si riferisce ai numeri ed ai conteggi, nel terzo caso si sta solamente usando tornare al posto di essere. Nel quarto caso si parla di memoria e di pensieri.

Vediamo alcuni esempi del primo tipo. Iniziamo dal primo caso, quando si parla di logica e di ragionamento.

La mia ragazza mi ha lasciato dicendo che mi ama ancora… qualcosa non mi torna!

Quindi non è normale no? È illogico. Qualcosa non va, personalmente non mi torna qualcosa. Come è possibile? Non è da lei, non è conforme al suo carattere. Mi ama ma mi lascia? Non mi torna. C’è un non so che di insolito e sospetto in questo comportamento.

Vediamo un esempio del secondo tipo, quando si parla di operazioni e conteggi, quindi numeri:

Questo mese il mio stipendio è stato stranamente più basso del mese scorso. Ma ho lavorato lo stesso numero di ore. Non mi torna. Non capisco.

In questo caso, molto simile al precedente, si parla sempre di logica ma legata ai numeri. Non mi spiego il motivo di questo. Come mai non mi torna? Deve esserci qualcosa che non mi spiego. C’è qualcosa che non mi torna.

Ho acquistato un gelato da 1 euro e un panino da 2 euro ma ho pagato in tutto 5 euro. I conti non (mi) tornano.

In questo caso è ancora più chiaro: la somma non è esatta. I conti non (mi) tornano. Si dice così. Anche in questo caso deve esserci qualcosa che mi sfugge, qualcosa che non ho calcolato.

Vediamo esempi del terzo tipo, dove tornare si usa al posto di essere:

Grazie per avermi dato il vocabolario di italiano, mi tornerà molto utile,

L’aereo alle ore 12 mi torna molto comodo. Posso fare tutto con calma, magari anche cincischiando un po’ la mattina.

Infine il quarto tipo:

Mi torna in mente quando ero bambino

Ti torna in mente il colore dei suoi occhi

In questi caso è il modo normale di usare tornare, uno dei due modi, quando qualcosa accade nuovamente, anche se in modo figurato.

In tutti e quattro i casi, tornare si usa sempre con un pronome personale davanti: con mi, ti, gli e le (femminile) eccetera. Questo è stato l’oggetto del breve episodio di oggi.

Attenzione perché a volte è solo il contesto che aiuta a capire il significato della frase. Es.

Ti sono tornate le mestruazioni? (le mestruazioni sono una cosa personale: sono le tue in questo caso)

Mi sono tornati i parenti dalla vacanza (anche i parenti sono personali: sono i miei in questo caso).