730 C’è maretta

C’è maretta (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: vi piace il mare? Non è una domanda scontata perché non a tutti piace il mare. Infatti c’è chi preferisce la montagna.

Se vi piace il mare allora amate sicuramente anche farvi il bagno. Però quando c’è maretta non è il caso di fare il bagno in mare perché significa che il mare è agitato, più agitato del normale, tanto che si immagina possa persino peggiorare la situazione.

È una strana espressione, “c’è maretta“, che fa riferimento all’aspetto della superficie del mare, caratterizzato da onde irregolari, che sono da considerarsi come uno stadio più movimentato rispetto alle consuete increspature.

Ma non è strana per questo motivo, ma perché si usa anche quando si parla di relazioni umane, quando c’è uno stato di nervosismo, di tensione, per via di un disaccordo, di differenza di vedute su qualche aspetto.

C’è uno stato di tensione, ma non si vuole indicare un ambiente in cui persone urlano, litigano e si insultano, ma un’atmosfera tesa, conseguenza di qualche questione irrisolta che ha determinato una tensione tra diverse volontà e punti di vista. Non c’è ancora stato uno scontro, oppure questo scontro è già avvenuto ma ancora c’è un’atmosfera piuttosto tesa.

In questi casi si parla di maretta.

Vuol dire che le acque sono agitate. Anche questa è un’espressione molto usata nelle stesse occasioni.

Vediamo qualche esempio:

Tra i membri del partito c’è un po’ di maretta dopo le elezioni presidenziali per come è andata a finire.

Questo significa che non c’è un’atmosfera serena nel partito i questione. Qualcosa ha lasciato il segno nelle ultime elezioni presidenziali e ancora non si sono tutti riappacificati.

Chissà, magari la situazione potrebbe peggiorare e il partito potrebbe dividersi in due schieramenti diversi, oppure tra un po’ quando le acque si saranno calmate (un’altra espressione presa in prestito dal mare) tutti andranno nuovamente d’amore d’accordo.

Un altro esempio:

Tra marito e moglie c’è maretta perché i genitori di lui stanno nella stessa casa insieme a loro da tre giorni e sembra vogliano restare ancora qualche giorno.

Questo è un termine che si può usare anche quando non si vuole entrare troppo nei dettagli spiegando una situazione tesa, un po’ di agitazione, di conflittualità, di malcontento e nervosismo tra due o più persone.

Si può usare anche quando si fa una domanda per avere la conferma di una propria sensazione e non si vuole essere troppo indiscreti:

C’è forse un po’ di maretta? Cosa c’è che non va?

Si, c’è un po’ di maretta recentemente tra noi.

In questo modo si può evitare di usare verbi come litigare o discutere:

Avete litigato?

Avete forse discusso per qualcosa?

Anche perché, come detto, si sta parlando di un’atmosfera tesa e non di litigi rumorosi e cose simili. Usare una innocua immagine figurata frappone dunque, in questi casi, una barriera di discrezione.

Si usa spesso come si è visto quando si parla di politica e di rapporti familiari per descrivere momenti difficili, ma va benissimo anche per parlare di dinamiche tra colleghi d’ufficio.

Adesso ripassiamo qualche episodio passato. Ascolterete un dialogo un po’ agitato perché ho chiesto ai membri di creare un’atmosfera con un po’ di maretta.

Peggy: lo volete sapere un segreto che riguarda un mia amica? Però mi raccomando, vi chiedo la massima discrezione.

Hartmut: Ci mancherebbe altro! Puoi fidarti di noi. Ancora ancora se ci fosse Antonhy…. ma fortunatamente adesso non c’è. Vai, dai, spara! Non farla troppo lunga!

Peggy: ah è così? Allora te lo dico alla fine del ripasso! Così impari!

Irina: sei proprio un paravento tu! Ci vuoi far stare qui ad aspettare la fine? Allora decreto ufficialmente la fine di questo ripasso!

Bogusia: aspettate aspettate! Voglio solo dire che se si trattasse di me, io vi dico subito che non è colpa mia! È colpa di Hartmut che ha voluto calcare la mano. Io non volevo fare la spia, non volevo dire che…

Ulrike: aspetta, aspetta… ma perché metti le mani avanti Bogusia? Calma, sei in balia delle emozioni! Magari non è di te che Peggy stava parlando! Spero che Peggy voglia sgombrare il campo da ogni dubbio.

Sofie: ah, anche oggi c’è maretta vedo, eh? Vabbè io allora non mi intrometto. Peggy, però anche tu, te ne esci sempre con queste frasi! direi che hai un modo comunque poco ortodosso per fare dei ripassi. Pensaci!

Danita: vivaddio qualcuno dice le cose come stanno!

Rafaela: tu vedi di farti gli affari tuoi! Da dove sbuchi?

Danita: guarda, non mi tange proprio ciò che dici!

Peggy: mamma mia! Andateci piano! Non volevo scatenare questo pandemonio! Era solo uno scherzo! Comunque, strano che Anthony non dica nulla visto che è stato chiamato in causa.

Anthony: dici a me? Che casino che hai fatto! Io me ne starei alla larga per un bel po’ al posto tuo! Poi in merito a Hartmut, ti ho sentito sai? Buon per te se non mi capiti a tiro! Stavolta il ripasso finisce veramente qui.

Karin: eh no! Lasciatemi dire che si direbbe che vi siate dimenticati delle buone maniere oggi! Dunque vi risparmio i miei commenti, perché sarebbero altrettanto inopportuni.