885 Alle prese (episodio n. 2)

Alle prese (episodio n. 2)

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Trascrizione

Alle prese” è il titolo dell’episodio di oggi, molto simile all’ultimo, che si intitolatava “alle perse“.

Lo so, abbiamo già trattato questa locuzione (era l’episodio n. 653), ma un ripasso non fa male. Stavolta però voglio sottolineare aspetti diversi di questa locuzione e volevo farvi notare anche che basta invertire due lettere per far cambiare però completamente il significato: alle perse, alle prese.

La similitudine però è solamente nella scrittura.

Sul web spessissimo, probabilmente come refuso, cioè errore nella battitura, si confondono le due locuzioni e si usa spesso una in luogo dell’altra (cioè una al posto dell’altra).

Quella di oggi (alle prese) è in realtà, come abbiamo già visto, un po’ più lunga: “essere alle prese con” qualcosa.

Si utilizza quando siamo impegnati in una attività in genere non troppo piacevole, che ci impedisce di fare altre cose. A volte persino ci impedisce di pensare ad altre cose. Questo è un aspetto che nel primo episodio non avevo sottolineato.

La prima volta l’attenzione era stata posta soprattutto sulla preposizione “con”.

Es:

Ciao Giovanni, ti disturbo? Hai da fare?

Risposta:

Veramente si, sono alle prese con un mobile che sto cercando di montare.

Quindi questo significa che sono molto impegnato col montaggio di questo mobile e questo (quasi sempre è così) mi impedisce di pensare ad altro o di fare altre cose.

Quasi sempre questa attività è un vero e proprio problema che ci procura noie e fastidi (una noia, per chi non lo sapesse, è un problema, non troppo grave, quindi più vicino a disturbo o fastidio).

Es.

Sono alle prese con un problema che non riesco a risolvere.

Cioè: sto cercando di risolvere un problema che mi dà noia.

Stiamo affrontando un problema difficile, ci stiamo cimentando in un’attività complicata.

Si usa anche dire: trovarsi alle prese con un’attività, un problema.

Quindi potete usare sia il verbo essere che il verbo trovarsi.

Anche questo non l’avevo detto la volta scorsa.

Es:

In questo momento mi trovo alle prese con la polizia che sta controllando i documenti dell’automobile. Ti chiamo più tardi.

Ricordate che quando fate un’attività piacevole, meglio non usare questa espressione. Io ad esempio, se dicessi che in questo momento sono alle prese con la scrittura di un episodio di italiano semplicemente, potrei farlo solo se trovassi complicata questa scrittura, oppure se questo mi impedisce di fare altre cose, in genere più piacevoli.

Non è il mio caso.

Si tratta generalmente di problemi reali, di attività concrete e specifiche che in genere, spesso inaspettatamente, risultano più complicate o lunghe del previsto.

Pertanto, se devo semplicemente e genericamente lavorare e questo mi impedisce di andare in vacanza in Italia, non si usa dire di essere o di trovarsi alle prese con il lavoro.

In questi casi basta usare frasi più semplici, tipo:

Purtroppo dovrò lavorare.

Se non fossi impegnato col lavoro verrei sicuramente.

Invece si può dire:

Non so, potrei essere ancora alle prese con un cliente e non so se riesco a liberarmi.

Recentemente mi trovo alle prese con difficoltà economiche impreviste. Purtroppo non posso venire in vacanza con voi in Italia.

Se non fossi ancora alle prese con la mia malattia, sarei venuto sicuramente.

Adesso vi lascerò alle prese con un bel ripasso degli episodi precedenti, letto da alcuni membri dell’associazione Italiano Semplicemente. Poi, qualora siate membri dell’associazione Italiano Semplicemente potete anche mettervi alla prova con gli esercizi di questo episodio.

Ciao, alla prossima.

Peggy: Gianni, allora se ci lasci alle prese con un bel ripasso degli episodi precedenti… vuol dire che non sarà piacevole?
O volevi solo scherzare? 🙂

Ulrike: Mera ironia mi pare…

Danielle: da molti giorni ormai sono alle prese con un brutto raffreddore. Non è che qualcuno di voi potrebbe darmi dei consigli su cosa fare? Attendo lumi. Grazie.

Marcelo: io direi di andare dal dottore. Magari non è nulla di trascendentale, ma non si sa mai.

Rauno: eccomi qua, sono il dottore. Vieni nel mio studio. Non prendere alla leggeraneanche un banale raffreddore, perché da qualche giorno a questa parte ho visto molti avere la broncopolmonite. Fintantoché siamo in tempo, possiamo evitare di trascurarci, no?

Peggy: che fortuna che hai ad avere un medico così premuroso. Il mio è di una freddezza che non ti dico. Se tanto mi dà tanto, deve avere una vita veramente squallida!!

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Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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884 Alle perse

Alle perse

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Indice degli episodi

Trascrizione

In questo episodio vorrei parlare della locuzione “alle perse“. C’è il verbo perdere.

Come punto di partenza vi dico che abbiamo già incontrato una espressione simile: “perso per perso“. Anche qui c’è il verbo perdere.

Ho detto simile ma non uguale, infatti le due espressioni non hanno lo stesso significato.

“Perso per perso”, come abbiamo visto, indica una situazione in cui è bene fare qualcosa che può portarci dei benefici, considerando che in ogni caso l’obiettivo principale è stato fallito. Questo è molto importante.

Quindi siamo di fronte ad una una situazione ormai compromessa e allora si cerca di ridurre i danni, perché comunque non costa nulla: bisogna quindi salvare il salvabile e minimizzare il danno.

Invece se usiamo “alle perse”, siamo in una situazione simile, ma non è detto che abbiamo una situazione del tutto compromessa. C’è un’ultima possibilità. Ancora possiamo salvare il nostro obiettivo principale.

Abbiamo anche visto un’altra espressione molto simile: “extrema ratio“, che però non è informale come “alle perse“. “Alle perse” spesso somiglia molto a “al limite“, e anche a “tutt’al più“. Alle perse è simile ma tra le altre cose è molto più informale e si usa quasi esclusivamente come modalità colloquiale. Come abbiamo detto anche nell’ultimo episodio, anche “male che va” è informale e più o meno equivalente.

Si apre la strada ad una possibile alternativa, proprio come “al limite”, “tutt’al più” eccetera, ma stavolta si tratta di un’ultima opzione, che si può usare quando e se le altre non dovessero funzionare, come se ci trovassimo in una situazione di emergenza e cercassimo di limitare i danni.

Non possiamo usare di conseguenza “alle perse” in senso positivo (es: “bene che va”, “nella migliore delle ipotesi”) perché il termine “perse” sta ad indicare che le altre possibilità sono “perse”, cioè sfumate, “andate” e quindi non possono più essere utilizzate, non sono più soluzioni reali. Resta in pratica solo un’ultima opzione.

Vediamo qualche esempio:

Sulla terra non c’è più rimasto più nessun uomo. Solo donne.

Una donna commenta:

Non c’è più nessun uomo. Peccato perché adesso, alle perse, mi sarei accontentata anche di mio marito.

Quindi questa donna (molto spiritosa), considerando che suo marito sarebbe stato l’unico uomo sulla faccia della terra, come ultima possibilità sarebbe stata felice anche di avere suo marito. Sempre meglio che niente!

Di solito si prospetta una situazione limite in cui resta solamente una possibile scelta.

Un secondo esempio:

Domani abbiamo la conferenza in cui dobbiamo presentare tutti i numeri del bilancio dell’azienda. C’è stato però un attacco hacker e potremmo aver perduto tutti i nostri dati. Proveremo ugualmente a presentare i nostri dati. Alle perse, potremmo far ricorso alla nostra ottima memoria!

Irina: ciao a tutti. Attualmente mi trovo in Calabria e sono ben 22 gradi.

Edita: beata te Irina, io sto finendo un lavoro e, tra l’altro, sono ancora a carissimo amico.

Rauno: in Finlandia fanno quattro gradi sotto lo zero. Manco fossimo agli antipodi….

Marcelo. Per fortuna qua in Uruguay siamo in estate e il tempo é bellissimo! E’ pressoché impossibile che il tempo ci giochi un brutto scherzo, ma se dovesse minacciare pioggia, appena vediamo la mala parata andiamo a fare bisboccia al riparo a casa mia!

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Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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L’importanza del controllo e della programmazione nel lavoro

Audio

Descrizione

Questo episodio, scritto e registrato da una ragazza di nazionalità russa di nome Daria rappresenta una presentazione al pubblico della settima lezione del corso di italiano professionale, dedicata al “controllo dl futuro”.

Daria cera di utilizzare alcune delle espressioni imparate nel corso della lezione. Se vuoi ascoltare la lezione ed avere a disposizione l’intero corso fai9 la tua richiesta di adesione all’associazione culturale Italiano Semplicemente.

Daria è membro dell’associazione.

Buon ascolto.

Trascrizione

L’argomento della settima lezione è il controllo, che ha a che fare anche con la programmazione del lavoro.
Quando la programmazione e’ stata fatta precisamente e tutti gli accordi sono stati stabiliti, ci si comporta con calma e gesso e occorre controllare che tutte le fasi del progetto vadano tranquillamente.
Alle persone esperte non piace essere prese alla sprovvista: Preferiscono tenere il lavoro sotto controllo e se rispondono a qualcuno con una vaga frase come “a Dio piacendo”, manifestando una apparente mancanza di programmazione, è molto probabile che abbiano invece un asso nella manica e non vogliano svelare i loro piani.
In Russia ancora esistono le organizzazioni che danno poco importanza alla programmazione. Anziché descrivere nei dettagli delle varianti, anche quelle negative, spesso si dicono “Chi vivrà vedrà” e così mettono da parte le decisioni importanti.
Quando un momento rischioso si avvicina, invece di tentare di controllare le cose, contano su Dio e aspettano che Dio gliela la mandi buona.
Di fronte a una crisi i russi si sentono molto motivati e ce la mettono tutta per superarla.
Alle perse, si dicono di aver acquistato una esperienza utile per il futuro. Infatti, l’esperienza serve tanto.
Gli esperti di fronte a una crisi non dicono: mi venisse un colpo! ma sanno rimediare a un incomodo.
Alla fine vorrei aggiungere che a me personalmente a volte capitano giorni che invece di lavorare con produttività vado a caccia di farfalle.
Spero che questa situazione sia considerata “umana” e “normale”.
L’importante è che non accada tutti i giorni.
Buona giornata e buon lavoro a tutti, ciao!

 

Italiano Professionale – lezione n. 7: controllo del futuro

 Caratteristiche dell’episodio

In questa lezione ci occupiamo delle espressioni legate alla gestione ed al controllo del futuro. Undici espressioni idiomatiche e modi di dire.

Lunghezza PDF: 11 pagine

Durata prima parte: 11:25

Durata seconda parte: 16:46

La lezione è riservata ai membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

italiano dante_spunta In questa lezione ci occupiamo delle espressioni legate alla gestione ed al controllo del futuro. LINK
spagna_bandiera En esta lección nos ocuparemos de las expresiones ligadas a la gestión y al control del futuro. LINK
france-flag Dans cette leçon on s’occupe des expressions relatives à la gestion et au contrôle du futur. LINK
flag_en In this lesson we’ll handle expressions about future management and control. LINK
bandiera_animata_egitto LINK نحن نحرص على تعبيرات المتعلقة بإدارة والسيطرة على المستقبل.
russia Мы заботимся о выражениях, связанных с управлением и контролем будущего. LINK
bandiera_germania Wir kümmern uns um Ausdrücke für das Management und die Kontrolle über die Zukunft bezogen. LINK
bandiera_grecia Θα ασχοληθούμε με εκφράσεις σχετικές με τη διαχείριση και τον έλεγχο του μέλλοντος. LINK

Prenota il corso: http://italianosemplicemente.com/chi-siamo