Giovanni: quando siamo a tavola, si sente spesso parlare del “piatto forte”.
Qual è il piatto forte del pranzo?
Il piatto forte non è però il piatto più resistente del servizio dei piatti, ma il piatto migliore; piatto inteso come pietanza, non come contenitore di cibo.
L’aggettivo forte in questo caso non ha niente a che fare con la forza e coi muscoli.
Generalmente il piatto forte è anche il più sostanzioso e prelibato di un pranzo, il più interessante, ma viene nominato soprattutto nei giorni di festa, o quando ci sono ospiti.
Arriva il piatto forte! Melanzane alla parmigiana!
Ieri era il giorno di Pasqua e il piatto forte di mia suocera è stato la lasagna!
Altre volte, ma fuori della cucina, si usa al posto del pezzoforte, ma stavolta stiamo assistendo ad uno spettacolo; non stiamo mangiando quindi ma siamo ad un concerto o un’esibizione pubblica. Il pezzo forte o il piatto forte può essere una canzone o anche una battuta.
Il piatto forte della serata arriva tra poco!
Le canzoni vengono quindi confrontate alle portate di un pasto.
Giovanni: se andate in un ristorante italiano, dopo aver cenato oppure pranzato, cioè dopo aver consumato la cena o il pranzo, cosa si può consumare? Cosa possiamo mangiare
Possiamo consumare un dolce, ma se vogliamo restare leggeri potrebbe bastare un semplice caffè.
Sicuramente nessun italiano prenderà un cappuccino, che si consuma solamente per colazione. Un caffè invece è sempre un buon modo di terminare un pasto, almeno per gli adulti.
E dopo il caffè? Cosa può seguire al caffè? Solitamente il pasto termina col caffè, ma per molti italiani, e quasi sempre si tratta di maschi adulti, dopo il caffè si prende un ammazza-caffè.
Un ammazza-caffè è un cosiddetto “amaro” , si chiamano anche così gli ammazza-caffè, cioè un liquore. Ma cos’è un liquore? si tratta di una bevanda alcolica, dalla gradazione di almeno 20 gradi ma solitamente intorno ai 40 gradi e aromatizzata con erbe oppure frutta o anche vegetali.
Mi porta un ammazza-caffè per favore?
Il cameriere vi risponderà: vuole il nostro liquore della casa? Oppure abbiamo l’amaro Montenegro l’amaro Lucano, oppure se vuole abbiamo anche l’amaro del Capo, il mirto, il limoncello la sambuca ed anche altri liquori.
Ma perché si chiama Ammazza-caffè? Si chiama così perché ammazza il sapore del caffè, cioè toglie di bocca il sapore del caffè. Il verbo ammazzare è molto forte, perché come forse sapete significa uccidere, ma qui nel senso di eliminare. Una funzione simile viene svolta dal “sorbetto al limone“, un dolce molto freddo, denso, simile al gelato, che spesso si serve tra una portata di pesce ed una di carne e, proprio come l’ammazza-caffè, serve ad ammazzare un sapore, ma stavolta quello del pesce oppure quello della carne.
Mi raccomando allora, dopo il caffè, non ci sta male un Ammazza-caffè.
Ripasso espressioni precedenti:
Sheila (stati Uniti 🇺🇸): Se al ristorante vi chiedono se volete ammazzare il caffè, non è una domanda retorica. Ed allora anche se siete a dieta potreste fare uno strappo alla regola. Chiedete il liquore che va per la maggiore se siete ccombattuti sulla scelta oppure ne chiedete uno come si deve. Il cameriere dirà: ci penso io e voi sicuramente non ve ne pentirete.
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