Fine a sé stesso (scarica)
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Trascrizione
Ciao a tutti.
Oggi parliamo di utilità. Veramente non è neanche la prima volta, perché che io ricordi, ne abbiamo parlato almeno una volta, nell’episodio dedicato all’espressione “lascia il tempo che trova“.
La locuzione di oggi è abbastanza simile, ma ha una particolarità: parlo di “essere fine a sé stesso”.
Si parla innanzitutto solamente di azioni, quindi si sta valutando l’utilità di una azione o un’attività o anche una qualità, una virtù.
Quando si dice che un’azione è fine a sé stessa, o un’attività è fine a sé stessa, si vuole dire che non c’è una utilità o una motivazione particolare, o uno scopo preciso in questa azione, se non quello che deriva ad esempio dal semplice piacere nel farla.
Non ci sono quindi altri scopi, dunque non si vede una utilità aggiuntiva, una motivazione aggiuntiva, o una vera utilità.
In altre parole, si sta parlando di questa azione la cui utilità (spesso si parla di utilità, ma non sempre) finisce lì, potremmo dire, dunque non è adatta per altri scopi o non è stata fatta per conseguire un fine determinato.
In questa spiegazione sto cercando di usare parole diverse anche al fine di aumentare il vostro vocabolario. Non è dunque qualcosa fine a sé stesso.
È proprio la finalità la cosa sulla quale ci dobbiamo concentrare.
Potremmo anche dire che ciò che facciamo, se è fine a sé stesso, non è un mezzo per ottenere uno scopo aggiuntivo.
Si può comunque usare più in generale per indicare qualcosa che ha una scarsa utilità, non una vera e concreta utilità o motivazione.
Vediamo qualche esempio.
Un professore di italiano trova, uscendo dalla scuola, una ruota della sua auto bucata. Il professore non crede si tratti di un semplice atto vandalico fine a sé stesso, ma crede ci siano dietro altre motivazioni. Forse uno studente arrabbiato, che non aveva digerito una bocciatura…
Un altro esempio:
Ho iniziato a studiare il latino, così, per diletto, e ho scoperto che mi sta aiutando molto anche a capire il tedesco e l’inglese. Credevo fosse un piacere fine a sé stesso ma con mia sorpresa si è rivelata tutt’altro che fine a sé stessa.
“Il fine” è la finalità, l’obiettivo. Attenzione perché il fine e la fine hanno due significati diversi.
Un altro esempio in ambito sportivo:
Una squadra vince una partita 10-0, quindi fa una grandissima partita, dominando l’avversario. Quella grande vittoria però risulterà fine a sé stessa perché non porterà a vincere nessuna competizione.
In quest’ultimo caso avrei potuto anche parlare di una vittoria “inutile“, una vittoria che non è servita purtroppo a vincere nulla di importante.
Molto spesso sono anche i piaceri di qualsiasi tipo (vale anche per le virtù e le qualità), ad essere valutati fine a sé stessi se non se ne vede una utilità tangibile.
Anche cose come l’ansia o la sofferenza, si dice che non siano, o almeno che non debbano essere fine a sé stesse.
L’ansia e le preoccupazioni sono strumenti che ci preparano per i pericoli futuri, quindi ci consentono di prevedere eventuali problemi o di reagire con prontezza in caso di necessità.
L’ansia non è affatto fine a sé stessa, anzi!
Lo stesso si può dire della sofferenza, che ci aiuta a conoscerci e a diventare più forti. Quindi entro certi limiti anche la sofferenza non è affatto fine a sé stessa.
Avrete notato che “fine“, come l’ho usato io, non cambia, né cambiando il genere, né al plurale. Ad ogni modo al plurale abbastanza spesso si legge “fini“. Un italiano non ci fa molto caso in realtà, quindi possiamo considerare le due forme entrambe corrette.
Fine a sé stesso
Fine a sé stessi
Fine a sé stessa
Fine a sé stesse.
Dimenticavo quasi di dire che (l’accento su sé in questo caso non sarebbe obbligatorio, ma è preferibile mettercelo.
E adesso vediamo un bel ripasso. Parliamo di viaggi, che proprio come i ripassi, sono ben lontani dall’essere fine a sé stessi:
Irina: ogni volta che vengo in Italia per un paio di giorni, non riesco mai a portarmi solo lo stretto indispensabile.
Marcelo: anche per me è sempre difficile ridurre la valigia ai minimi termini, perché poi non si sa mai!
Albèric: Io però sono incline a consigliare di portare il minimo indispensabile! Assumo una posizione chiara riguardo a questo, e dico se ti manca qualcosa, la compri!
