Il verbo distogliere (ep. 1034)

Il verbo distogliere (scarica audio)

Trascrizione

Distogliere l’attenzione si riferisce all’atto di spostare l’attenzione.

Dunque spostare, muovere l’attenzione, solitamente da qualcosa di scomodo o imbarazzante verso un altro argomento.

Ad esempio, in una situazione in cui si è coinvolti in qualcosa di spiacevole, si potrebbe cercare di distogliere l’attenzione dal problema principale parlando di qualcos’altro o incolpando qualcun altro.

L’attenzione che si vuole distogliere è quella degli altri, delle altre persone in questo caso.

È un modo per evitare di affrontare direttamente l’argomento scomodo. In politica avviene spesso, ma tutti noi possiamo in realtà distogliere l’attenzione su un fatto scomodo che ci riguarda perché magari abbiamo qualche colpa.

L’attenzione non è l’unica cosa che si può distogliere comunque.

Possiamo infatti distogliere lo sguardo. Stavolta riguarda il nostro sguardo solitamente.

Distogliere lo sguardo infatti significa spostare lo sguardo da qualcosa o da qualcuno. Può essere usato per evitare il contatto visivo in situazioni imbarazzanti o scomode, o per evitare di concentrarsi su qualcosa di specifico. È un modo per evitare di guardare qualcosa o qualcuno, sia intenzionalmente che involontariamente.

Es:

Guardami negli occhi, non distogliere lo sguardo!

Facciamo un gioco. Ci guardiamo negli occhi senza mai distogliere lo sguardo. Chi lo distoglie per primo perde.

Chiaramente distogliere lo sguardo si può anche usare al posto di distogliere l’attenzione, e allora mi potrei riferire agli altri.

Capite che distogliere è simile a togliere, ma si usa solo con gli sguardi, l’attenzione ma anche con le energie, le emozioni, l’interesse, la concentrazione, la responsabilità, spesso in modo involontario o intenzionale.

La logica è sempre la stessa: spostare qualcosa da un punto a un altro, ma non spostare cose materiali.

L’attenzione, l’energia, la concentrazione, l’interesse, sono cose che si spostano ugualmente ma in senso figurato.

In realtà anche gli occhi possono essere distolti, ma questo è come distogliere lo sguardo. Stesso significato.

Es:

Giovanni non ha mai distolto gli occhi da te, ti ha guardato tutto il tempo.

A dire il vero, oltre agli occhi possiamo anche distogliere una singola persona. Come si fa?

Anche qui il senso non è materiale.

Es:

qualcuno ha cercato di distogliermi dall’idea di insegnare l’italiano agli stranieri.

Significa allontanare qualcuno da un proposito, quindi dissuadere qualcuno.

Anche al plurale comunque si può usare.

Es.

Non voglio distogliervi dall’argomento principale di questo episodio

L’unica eccezione materiale che vale la pena di citare, oltre a distogliere una o più persone, è “distogliere dei fondi“. Infatti anche i fondi, cioè delle risorse finanziarie, possono essere distolte.

“Distogliere dei fondi” viene utilizzato per indicare l’atto di deviare o sviare fondi finanziari da un uso previsto, quindi legittimo, a uno scopo diverso o non autorizzato, o anche illegittimo.

Questo può avvenire in contesti come le finanze pubbliche, aziendali o in altri ambiti in cui dei fondi sono assegnati o destinati a uno specifico scopo ma vengono utilizzati in modo improprio o non autorizzato per altri fini. Si tratta anche in questo caso di allontanare qualcosa.

Si usa anche il verbo “distrarre” in questi casi: distrarre dei fondi.

Questo è un uso molto complicato di “distrarre” e non voglio che distogliate l’attenzione dal verbo di oggi.

Allora, proprio per questo, aspetto il ripasso del giorno dedicato al verbo distogliere.

Ripasso in preparazione a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Marcelo: Pochi giorni fa ho letto un articolo sulle cosiddette “fallacie argomentative”, che mi é risultato molto interessante. Parlava di sette fallacie logiche usate e abusate da chiunque ma soprattutto nel dibattito pubblico. Sette, numero magico, come le sette regole d’oro di IS. Ma torniamo a bomba.

Irina: Tra tali fallacie, sono annoverate l’argomento fantoccio, l’attacco alla persona, l’appello all’ignoranza, l’origine del populismo, l’appello all’autorità, la fallacia aneddotica e la falsa analogia.

Crostophe: Non vorrei che vi impelaghiate con l’articolo se non vi piace approfondire il tema, però si può vedere il filo conduttore tra le varie fallacie, che è distogliere l’attenzione di chi parla o chi ascolta, e questo si vede ogni due per tre nei dibattiti politici.

Hartmut: All’occorrenza, per non cadere nella trappola, c’è da armarsi di pazienza per arrivare al dunque e questo senz’altrodel filo da torcere!

I verbi professionali: PROMUOVERE 

Sommario del corso di Italiano Professionale

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Trascrizione

Eccoci arrivati al tredicesimo verbo professionale.

Il verbo di oggi è PROMUOVERE (P-R-O-M-U-O-V-E-R-E), un verbo utilizzatissimo nel mondo del lavoro ed anche molto usato a livello scritto.

Il verbo promuovere ha differenti utilizzi, e prima ancora di spiegarvi quali siano questi diversi utilizzi, voglio dirvi cosa che hanno in comune tra loro.

Promuovere è un verbo composto da due parti, pro + muovere. Cominciamo da muovere, che è un verbo che indica un movimento; se qualcosa si muove non sta fermo. Invece il prefisso “pro” sta per avanti, quindi indica la direzione del movimento. Di conseguenza il verbo promuovere rappresenta un avanzamento; quando si avanza, si va avanti. Promuovere è simile al verbo avanzare quindi, cioè fare dei passi in avanti, muoversi verso in avanti.

Bene, con questo chiarimento posso ora tranquillamente spiegare i vari utilizzi del verbo.

Noi italiani incontriamo per la prima volta nella nostra vita il verbo promuovere quando andiamo a scuola.

Infatti quando uno studente va a scuola, quando frequenta una scuola per un certo periodo di tempo, per un certo numero di anni ad esempio, alla fine dell’anno o anche alla fine del corso dovrà fare un esame o comunque qualcuno dovrà decidere se lo studente ha imparato sufficientemente oppure no durante quel periodo scolastico, se cioè lo studente merita o meno di essere ammesso alla classe successiva, la classe immediatamente superiore.

In caso affermativo lo studente verrà promosso, altrimenti verrà bocciato, o respinto. Promuovere è quindi il contrario di bocciare e la bocciatura infatti è il contrario della promozione in ambito scolastico.

Quindi se ad esempio uno studente frequenta il terzo di cinque anni totali di studi ed a fine anno viene promosso, allora lo studente viene promosso dal terzo al quarto anno. Lo studente passa dal terzo  al quarto anno di studi attraverso una promozione. C’è quindi un movimento, un movimento in avanti, non fisico – non è un oggetto che si muove – e questo movimento in avanti, questo avanzamento, questa progressione, è legato ad un giudizio, ad una valutazione di merito.

Non si tratta di un oggetto che si muove quindi. Con gli oggetti infatti non possiamo usare il verbo promuovere. Questo è importante da dire.

Vediamo cosa succede se usciamo dall’ambito scolastico.

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