L’esonero (scarica audio)
– Indice episodi del linguaggio del calcio
Trascrizione
Bentornati nella rubrica di Italiano semplicemente dedicata al mondo del calcio.
Oggi parliamo dell’esonero. Questo è un termine particolare perché a seconda del contesto ha diversi significati.
L’esonero, nel contesto del calcio si riferisce alla rimozione di un allenatore dalla sua posizione, dal suo incarico, solitamente a causa dei risultati insoddisfacenti della squadra.
“Esonerare” pertanto, in questo caso, significa liberare l’allenatore dalle sue responsabilità, dai suoi oneri.
Voi direte: ma non si chiama licenziamento questo?
Beh, nel calcio non si usa questo termine,
La differenza principale tra “esonero” e “licenziamento” è nel contesto in cui vengono utilizzati. Il primo è lo sport, il secondo è il lavoro.
L’Esonero si riferisce quindi alla rimozione anticipata di un allenatore o di un membro dello staff tecnico a causa delle prestazioni insoddisfacenti della squadra. L’esonero in realtà è comune in generale nel mondo dello sport, quando una squadra non ottiene i risultati attesi.
Ho detto rimozione anticipata perché ogni allenatore ha un contratto e l’esonero avviene sempre prima della scadenza del contratto. Ad ogni modo l’allenatore verrà pagato fino alla scadenza del contratto. Questa è un’altra differenza rispetto al licenziamento.
Licenziamento è un termine più ampio e può essere applicato a diverse situazioni lavorative, ma al di fuori dello sport. Entrambi implicano la fine del rapporto, ma le ragioni e il contesto possono essere molto diversi. Ad ogni modo col licenziamento si perde ugualmente il lavoro, proprio come con l’esonero, che però prevede il pagamento dello stipendio fino al termine contrattuale.
In ambito universitario poi, l’esonero ha un altro significato. In ambito universitario, il termine “esonero” può riferirsi a due cose diverse.
Es:
Domani ho il primo esonero di matematica.
Che significa? Si parla in questo caso di un esame, ma non equivale all’esame, poiché l’esonero, che avviene normalmente in forma scritta, è un esame che si riferisce a solo una parte del programma di quello specifico esame. Di conseguenza bisognerà fare due o tre esoneri per completare l’intero esame scritto di Matematica.
In pratica, facendo un esonero, successivamente lo studente sarà esonerato dallo studiare quella parte di esame su cui è già stato valutato. A volte gli esoneri permettono anche di superare l’intero esame e di evitare anche l’esame orale, qualora fosse previsto.
Per questo motivo viene chiamato esonero.
La chiave è capire il significato del verbo esonerare.
Esonerare, in generale, significa dispensare qualcuno da un compito. Se io sono esonerato dal fare qualcosa, significa che non devo fare quella cosa, non è un mio compito. Solitamente si tratta di un dovere affidato da un superiore che ad un certo punto decide che una persona in particolare possa essere esentata dal fare quella cosa, possa non avere o non avere più quel compito, quel dovere.
Si può trattare di qualunque dovere o obbligo e si applica in ogni contesto, non solo allo sport.
Esonerare è un verbo generico, mentre l’esonero, in ambito sportivo, ha anche quel significato aggiuntivo specifico analogo al licenziamento.
Attenzione, perché i calciatori non sono esonerati come gli allenatori. Loro possono essere ceduti, mandati in prestito in altre squadre, messi fuori squadra, messi fuori rosa, mandati in panchina o in tribuna, ma non possono essere esonerati, se non da dei compiti.
Solo gli allenatori e altri membri dello staff tecnico possono essere esonerati nel senso di licenziati.
È chiaramente legato al verbo esonerare perché quando un allenatore viene esonerato non ha più il suo ruolo, il suo compito di guidare la squadra e di allenarla poiché è stato rimosso dall’incarico.
L’esonero è proprio questo: la rimozione di un incarico sportivo.
Possiamo chiamarlo anche un allontanamento da un incarico.
Si sente spesso:
L’allenatore è stato allontanato dal suo incarico.
Curioso l’utilizzo del verbo “allontanare”. Questa espressione però, anche col verbo rimuovere, si usa per tutti gli incarichi, anche nel linguaggio burocratico, politico e aziendale.
Al di fuori del calcio quindi, considerato il significato del verbo esonerare, che come detto è generico, l’esonero non è proprio un licenziamento, ma solo una motivata esenzione dall’adempimento di un obbligo. Motivata perché c’è sempre un motivo alla base dell’esonero.
Ad esempio, uno studente potrebbe essere esonerato da un esame se dimostra di averlo già fatto in altre facoltà. Quindi, in questo caso, l’esonero è un’opportunità per evitare di affrontare determinati esami o corsi.
Oppure, una persona potrebbe essere esonerata, cioè esentata, dall’indossare la cintura di sicurezza in automobile per il fatto di avere determinate patologie, a differenza degli altri che sono obbligati, in auto, a indossare la cinture di sicurezza. Questo esonero esiste solo per certe persone, non per tutte.
Vediamo qualche altro esempio di utilizzo di esonerare e esonero.
Mourinho è stato appena esonerato. Al suo posto, alla guida della Roma, l’ex calciatore De Rossi.
I proprietari della squadra hanno esonerato il tecnico per motivi che i tifosi non hanno compreso.
È la terza volta che l’allenatore viene esonerato.
I calciatori con problemi fisici sono esonerati dagli allenamenti di gruppo con la squadra.
In questo ultimo esempio significa che i calciatori con problemi fisici non devono allenarsi con il resto della squadra, proprio perché hanno problemi fisici.
Vedete che in questo caso non c’è nessun licenziamento ma solo un esenzione da un compito, che possiamo anche chiamare esonero da un compito.
Avete capito che l’esenzione e l’esonero sono termini simili.
L’esenzione si definisce come un privilegio o una posizione giuridica che consente di rimanere liberi da un obbligo comune.
Esentare è un verbo più “importante” perché si usa prevalentemente parlando di tasse.
Se si gode del privilegio di non pagare le tasse, se questo è previsto dalla legge, si dice che si ha diritto all’esenzione.
Si è esentati dal pagare le tasse.
Esistono esenzioni ad esempio per malattie croniche, esenzioni per malattie rare, esenzioni per reddito basso. Esenzioni per invalidità, esenzioni per gravidanza, eccetera. Possiamo anche dire che queste persone sono esonerate dal pagare le tasse, ma è un verbo poco “giuridico”.
Lo so, dovevamo parlare di calcio, ma mi è scappata la mano, come al solito.
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