Suvvia (ep. 1002)

Suvvia

DURATA MP3: 7 min. circa

suvvia

Descrizione: benvenuti nell’episodio numero 1002 della rubrica due minuti con Italiano Semplicemente.

Spieghiamo come si utilizza il termine SUVVIA.

Suvvia” (che si scrive con la doppia “v”) è un termine che può essere usato in diversi contesti per esprimere incoraggiamento, per sollecitare qualcuno, per enfatizzare una richiesta o per esprimere un certo grado di impazienza o frustrazione.

Proponiamo anche una serie di esercizi per testare il grado di comprensione di questo episodio.

A partire dal numero 1001, gli episodi di questa rubrica sono solamente per i membri dell’associazione.

Saremo felici di avervi tra noi. Guardate tutti i vantaggi sulla pagina dell’associazione.

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675 Fare voli pindarici

Fare voli pindarici (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: episodio 675 della rubrica due minuti con Italiano Semplicemente.
amente un insegnante.

Di cosa parliamo oggi? Non mi viene in mente niente. Oggi batto un po’ la fiacca.

Vedo però una mano alzata. Prego Bogusia, suggerisci pure l’argomento del giorno.

Bogusia: Ciao ragazzi, io non batto la fiacca, anzi. Però di volta in volta mi viene voglia di leggere qualcosa di leggero, qualche libro giallo o poliziesco che dir si voglia. A volte mi sento un’anima in pena e penso che sia tempo sprecato.

Devo ammettere che questa volta però non me ne pento. Non solo ogni due per tre mi imbatto nelle frasi che impariamo con due minuti di Italiano Semplicemente, ma spuntano continuamente frasi nuove. Visto che il libro che sto leggendo verte sulla criminalità, voglio sincerarmi riguardo alla loro funzionalità.

Ne prendo una che mi va a genio particolarmente. Mi piace proprio di brutto! Vorrei condividerla con voi, e al contempo ci sta scappando anche un ripasso. Ma bando alle ciance, la frase è fare i voli pindarici.

Che razza di frase è mai questa? Di primo acchito, dopo aver letto le spiegazioni diverse, pensavo che avesse quasi lo stesso significato di saltare di palo in frasca cioè cambiare spesso l’oggetto del discorso, parlare o scrivere senza nesso logico. In effetti qualcosa c’è di simile. Però mi prende un po’ alla sprovvista il fatto che questo significato, così pare, può diventare positivo quando qualcuno riesce a destreggiarsi, cioè riesce a giostrarsela con le parole talmente bene che al di là del filo conduttore del discorso principale, mostra notevoli capacità digressive, e così riesce ad inserire, senza fare figuracce, anzi, direi uscendone con successo, altri argomenti apparentemente senza alcun nesso.

Ho letto che la frase è stata coniata prendendo spunto dal poeta greco Pindaro e dalla sua poesia. Forse vale la pena di ritagliarsi del tempo per andare a vedere di cosa si tratta.

Ma io a questo punto devo tagliare corto perché non sono per le pappardelle e tantomeno mi sento portata per la poesia.

Voi invece spesso e volentieri vedo che ne parlate. Allora vedo di smetterla di parlare e scappo. Ciao.

Anthony: Grazie Bogusia, argomento interessante. I voli pindarici, lo hai detto tu stessa, è una locuzione usata per indicare, in un qualsiasi discorso scritto o parlato, un passaggio da un argomento a un altro, ma si tratta di effettivamente una digressione dall’argomento principale.

Con digressione si intende una deviazione del discorso, nel quale vengono a inserirsi temi o argomenti più o meno lontani da quello centrale.

Giuseppina: Si usa il termine volo perché solitamente si prende l’aereo per spostarsi il luoghi lontani. Questa è l’immagine della lontananza, ma una lontananza concettuale e non fisica.

In effetti ci sono similitudini col saltare di palo in frasca, e quest’ultima espressione l’abbiamo già spiegata in un passato episodio. La differenza in effetti sta (a volte) nell’abilità riconosciuta a chi riesce a fare voli pindarici per collegare degli argomenti apparentemente molto lontani. La lontananza c’è e rimane, ma quando si usa l’espressione fare dei voli pindarici, spesso si apprezza il tentativo fatto e anche il risultato ottenuto. Altre volte invece non lo si apprezza affatto.

Ulrike: Altre volte ancora, e questa è una grande differenza rispetto all’espressione “saltare di palo in frasca, la locuzione si usa per indicare dei passaggi troppo arditi, rischiosi, a volte prematuri, che è meglio non fare.

Ad esempio:

Un calciatore di una squadra di calcio potrebbe pensare che dopo 5 vittorie di fila si possa ambire a vincere lo scudetto.

L’allenatore però potrebbe replicare dicendo che è meglio non fare voli pindarici e restare con i piedi ben saldi per terra.

Irina: Quindi in questo caso la locuzione fare voli pindarici ha un senso simile a restare attaccati alla realtà, non fare il passo più lungo della gamba. Questa è un’altra espressione che Si può usare in occasioni simili quando si azzarda, cioè si rischia molto, oltre le proprie possibilità

Si potrebbe anche usare, similmente, al posto di montarsi la testa.

Ulrike: Sapete che montarsi la testa significa porsi un obiettivo troppo ottimistico, credere troppo nelle proprie possibilità. Si utilizza in contesti spesso offensivi, di giudizio sull’operato di una persona.

Una ragazza lo potrebbe dire a un suo spasimante ad esempio. Uno che non deve fare voli pindarici con lei. Sarebbe un po’ offensivo dire che non si deve montare la testa.

Cosa ti sei messo in testa? Ti sei montato la testa forse? Non sei il mio tipo!

Anthony: Invece fare i voli pindarici si potrebbe usare nel senso di non correre troppo, non lavorare troppo con l’immaginazione.

Si, mi piaci, ma meglio non fare voli pindarici, è solo una settimana che usciamo insieme. Vacci piano!

Giuseppina: Riguardo alle due occasioni diverse con cui normalmente si usa l’espressione di oggi, l’uso citato dai dizionari, l’unico, resta però il primo, legato alle digressioni da un argomento.

Es:

Ho dovuto fare voli pindarici per riuscire a giustificare il mio comportamento.

Inutile che cerchi di fare voli pindarici con questa disinvoltura per passare da un argomento all’altro. Ti ho chiesto di spiegarmi una cosa ben precisa. Mi sembra evidente che non sei preparato.

Ci vediamo al prossimo episodio.