889 La vigilia

La vigilia

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Dopo aver visto la soglia, a ridosso e alle porte, oggi parliamo della vigilia, che si può usare in modo abbastanza simile.

Infatti il termine vigilia non si usa solo per indicare la Vigilia di Natale, la Vigilia di Pasqua, o di capodanno.

Sappiamo che quasi sempre si sta parlando del giorno precedente (cioè del giorno che precede) una solennità religiosa.

Quindi, ad esempio, la Vigilia di Natale è il 24 dicembre di ogni anno. Si tratta del giorno prima, più informalmente.

In realtà, per un qualunque evento che consideriamo importante possiamo indicare il giorno precedente come la vigilia:

La vigilia del mio compleanno

La vigilia del nostro anniversario di matrimonio

La vigilia dell’esame di italiano

Ecc.

Ancora più in generale però, non solo si può trattare del giorno precedente, ma del tempo, del momento immediatamente precedente un determinato evento. Non nello stesso giorno però.

Allora non è sempre detto sia esattamente il giorno precedente. Si parla di un momento vicino precedente.

Mi sono ammalato proprio alla vigilia della partenza per le vacanze in Italia.

Quindi mi sono ammalato poco prima di partire per l’Italia. Ciò che conta è che non sono potuto partire e non è detto sia esattamente il giorno precedente.

Siamo alla vigilia della terza guerra mondiale.

Questo spero sia solo un altro esempio…

Vigilia, notate bene, ha solo sette lettere, quindi è vigilia e non “vigiglia”, che fa rima con vaniglia e pastiglia.

La pronuncia è quasi la stessa, e veramente “vigilia” ha una pronuncia più semplice rispetto a vigiglia. Meno male!

Bisogna ricordarsi che per usare il termine vigilia, si tratta sempre di un evento di una certa importanza, religioso o non religioso, positivo o negativo. Generalmente poi, parlando di eventi (la vigilia si usa praticamente solo in caso di eventi), se vogliamo fare dei confronti – usare “la soglia” trasmette il senso di un limite da non superare, mentre il termine “ridosso” trasmette una maggiore ansia che deriva dal fatto che il tempo che manca sta diminuendo sempre di più e poi “a ridosso”, come abbiamo visto, indica semplice prossimità, vicinanza, quindi si usa anche per eventi all’interno dello stesso giorno (es. Fare una riunione troppo a ridosso di un’altra).

Piccole differenze ma abbastanza importanti.

Adesso ripassiamo qualche episodio precedente.

Hartmut: qual è il peggior regalo che avete ricevuto? Per quanto mi riguarda, bisogna risalire al 1980 per ricordarne uno gradito.

Peggy: Ma va’! Su serio? 42 anni fa? Non ti ha detto proprio bene, visto che ora ne hai 42, segno che non hai mai ricevuto neanche un bel regalo. Poverino/a!

Ulrike: non sapevo che Hartmut fosse già entrato negli anta. Tiene proprio bene gli anni. Comunque buono a sapersi. La prossima volta che mi chiama “zia” con quel tono spiritoso saprò come rispondere!

Marcelo: benché ne abbia ricevuti molti di regali inutili, a me non piace passare per ingrato. Preferisco giudicare le buone intenzioni di chi lo fa! Ce ne fossero sempre di ben intenzionati!

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886 Alle soglie

Alle soglie (scarica audio)

Trascrizione

Alle soglie” è il titolo dell’episodio di oggi.

La parola soglia (il singolare di soglie) ha un significato e soprattutto un utilizzo che non è che sia proprio semplicissimo.

Esiste ad esempio la “soglia d’ingresso di una casa” che indica l’ingresso dell’abitazione, il punto da cui si entra in casa. Si usano frasi come: “mi sono fermato sulla soglia di casa”, “sono sulla soglia di casa”, eccetera, quindi la soglia indica il punto in cui si accede all’abitazione.

In genere si usa per indicare il punto in cui ci si trova, sottolineando in particolare che ancora non si è entrati in casa.

Notate che uso “sulla soglia“. Uso il singolare e poi uso “sulla“. Perché sottolineo queste due cose?

Perché in senso figurato (non poteva certo mancare l’uso figurato) il termine soglia indica invece un periodo iniziale di un’età o di una stagione. Questo dice il dizionario.

Es:

Sono alle soglie dei 50 anni.

Cioè ho quasi 50 anni, sto per entrare nei 50 anni, sono lì lì per entrare nei 50 anni. Uso prevalentemente il plurale e col plurale si usa in genere “alle”, ma potete usare anche il singolare “alla soglia”.

Posso comunque dire:

Sono sulla soglia dei 50 anni.

Oppure, un altro esempio:

Siamo alle soglie di una guerra mondiale.

Anche qui, siamo quasi arrivati alla guerra mondiale, manca poco tempo, pochissimo.

Si usa prevalentemente “soglie“, al plurale e si utilizza “alle“, come nel caso precedente.

Si può comunque dire (ma è meno frequente) “sulla soglia della guerra”. In questo caso usiamo “sulla”.

Come vedete ci sono affinità con la soglia di casa. Infatti quando siamo sulla soglia di casa, stiamo quasi per entrare in casa. Ma non siamo ancora entrati.

Dal punto di vista materiale, fisico, ogni ingresso ha una soglia, quindi anche una finestra o un garage.

Vediamo però un altro esempio in senso figurato:

La mia soglia del dolore è molto bassa.

Stavolta non c’è alle o sulla.

In questi casi, a parte il caso della soglia d’ingresso e simili, generalmente la soglia indica un particolare valore.

La soglia del dolore: Parlo in questo caso del livello minimo oltre il quale una sensazione viene percepita come dolore.

Siamo quasi arrivati al livello in cui avvertiamo dolore.

Si dice che la soglia del dolore degli uomini sia più bassa di quella delle donne. Ovviamente usiamo il singolare in questo caso perché ciascuno di noi ha la sua soglia (il suo limite) del dolore.

Notate che quando ho parlato dell’uso figurato, ho parlato dell’inizio di un’età, di un’epoca, di un periodo importante, di una stagione.

Non è usuale utilizzare la soglia però per indicare l’inizio di qualunque cosa.

Se tra cinque minuti inizia il mio lavoro, non si dice che sono alle soglie del lavoro perché si deve tratta di un periodo, un’età, un’era, non di una attività.

Potrei anche dire che sono alle soglie di una crisi di nervi.

Ricordate questa frase? L’abbiamo usata nell’episodio dedicato all’orlo. Solitamente si usa “l’orlo di una crisi di nervi” ma si può usare anche la soglia. È sempre un valore limite.

Poi puntualizziamo che non è proprio l’inizio, ma siamo un attimo prima.

La guerra è imminente? Allora siamo alle soglie di una guerra. La guerra è iniziata? Ancora no.

Sto per avere una crisi di qualunque tipo?

Posso allora dire che sono sulla soglia di una crisi economica/nervosa eccetera.

Ma quante sono le soglie di uso comune?

Oltre a quelle già citate, molto usata è la soglia della vecchiaia.

Se sono sulla soglia della vecchiaia evidentemente mi reputo non più giovane e sento che tra non molto tempo sarò una persona anziana.

Ma la soglia come detto può indicare anche un determinato valore.

C’è infatti, oltre alla soglia del dolore, anche la soglia di rischio, cioè il valore minimo (valore di soglia) oltre il quale un dato fenomeno diventa pericoloso. Dopo quel valore di soglia (si chiama proprio così) siamo in pericolo.

Pensiamo al livello del colesterolo nel sangue. Meglio non superare il valore soglia.

Non bisogna superare, oltrepassare quel valore. Questo vale per tutte le sostanze tossiche ad esempio.

Ci può essere una soglia inferiore, quella di cui abbiamo appena parlato, ma anche una soglia superiore, che è quella da non superare.

Pensiamo alla soglia di età oltre la quale si deve andare in pensione obbligatoriamente. Ci sono tantissime soglie che indicano un valore minimo o massimo.

Diciamo che da un punto di vista tecnico la soglia è un valore massimo o massimo, ma i due concetti visti si avvicinano molto.

Si usano anche molto spesso frasi come:

L’estate è ormai alle soglie.

Si dice anche spesso “alle porte” al posto di “alle soglie”.

Qui, nuovamente, siamo in un momento immediatamente precedente (ci siamo quasi) a qualcosa (all’estate in questo caso).

Se usiamo il termine “porte” (solo al plurale) non indichiamo mai un valore limite (il valore soglia) ma solo un momento immediatamente precedente a qualcosa. Si usa solamente in questo modo: essere alle porte, trovarsi alle porte. Qualcosa è molto vicino, è imminente, è prossimo: qualcosa è alle porte, cioè siamo alle soglie di qualcosa.

Tra 15 anni sarò alle porte della pensione. La vecchiaia è alle porte, e con essa tutti gli acciacchi dell’età. Che volete, in fondo, è sempre meglio invecchiare che non invecchiare, no?

Pensateci e nel frattempo ripassiamo qualche episodio passato.

Mariana: la bellissima finale mondiale tra Argentina e Francia, si è conclusa con l’incoronazione di Lionel Messi. Tutto molto bello, ma avete visto cosa è successo durante la premiazione? Messi è stato ricoperto non solo di applausi, ma anche da una sorta di vestaglia del Qatar. C’è chi dice che questa sia una vera umiliazione a cui non avrebbe dovuto prestarsi.

Rafaela: avrebbe dovuto subito disfarsi di quell’obbrobrio di maglia

Peggy: Ci sono quelli che dicono che sia proprio questa scena che ha fatto venire a galla la differenza tra Messi e Maradona e questo diviene di conseguenza un pretesto per contestare Messi
Che, quanto aclasse, ne ha da vendere anche lui. Ma ti pare che Messi debba essere sempre valutato confrontandolo con Maradona?

Marcelo: beh, differenze ce ne sono eccome! Tanto per dirne una, Lionel segna solo coi piedi.

Irina: non mi sembra il caso adesso di fare polemiche sterili. Viva l’Argentina e viva la Francia. Ce ne fossero di partite come questa finale!

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