La vigilia
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Trascrizione
Dopo aver visto la soglia, a ridosso e alle porte, oggi parliamo della vigilia, che si può usare in modo abbastanza simile.
Infatti il termine vigilia non si usa solo per indicare la Vigilia di Natale, la Vigilia di Pasqua, o di capodanno.
Sappiamo che quasi sempre si sta parlando del giorno precedente (cioè del giorno che precede) una solennità religiosa.
Quindi, ad esempio, la Vigilia di Natale è il 24 dicembre di ogni anno. Si tratta del giorno prima, più informalmente.
In realtà, per un qualunque evento che consideriamo importante possiamo indicare il giorno precedente come la vigilia:
La vigilia del mio compleanno
La vigilia del nostro anniversario di matrimonio
La vigilia dell’esame di italiano
Ecc.
Ancora più in generale però, non solo si può trattare del giorno precedente, ma del tempo, del momento immediatamente precedente un determinato evento. Non nello stesso giorno però.
Allora non è sempre detto sia esattamente il giorno precedente. Si parla di un momento vicino precedente.
Mi sono ammalato proprio alla vigilia della partenza per le vacanze in Italia.
Quindi mi sono ammalato poco prima di partire per l’Italia. Ciò che conta è che non sono potuto partire e non è detto sia esattamente il giorno precedente.
Siamo alla vigilia della terza guerra mondiale.
Questo spero sia solo un altro esempio…
Vigilia, notate bene, ha solo sette lettere, quindi è vigilia e non “vigiglia”, che fa rima con vaniglia e pastiglia.
La pronuncia è quasi la stessa, e veramente “vigilia” ha una pronuncia più semplice rispetto a vigiglia. Meno male!
Bisogna ricordarsi che per usare il termine vigilia, si tratta sempre di un evento di una certa importanza, religioso o non religioso, positivo o negativo. Generalmente poi, parlando di eventi (la vigilia si usa praticamente solo in caso di eventi), se vogliamo fare dei confronti – usare “la soglia” trasmette il senso di un limite da non superare, mentre il termine “ridosso” trasmette una maggiore ansia che deriva dal fatto che il tempo che manca sta diminuendo sempre di più e poi “a ridosso”, come abbiamo visto, indica semplice prossimità, vicinanza, quindi si usa anche per eventi all’interno dello stesso giorno (es. Fare una riunione troppo a ridosso di un’altra).
Piccole differenze ma abbastanza importanti.
Adesso ripassiamo qualche episodio precedente.
Hartmut: qual è il peggior regalo che avete ricevuto? Per quanto mi riguarda, bisogna risalire al 1980 per ricordarne uno gradito.
Peggy: Ma va’! Su serio? 42 anni fa? Non ti ha detto proprio bene, visto che ora ne hai 42, segno che non hai mai ricevuto neanche un bel regalo. Poverino/a!
Ulrike: non sapevo che Hartmut fosse già entrato negli anta. Tiene proprio bene gli anni. Comunque buono a sapersi. La prossima volta che mi chiama “zia” con quel tono spiritoso saprò come rispondere!
Marcelo: benché ne abbia ricevuti molti di regali inutili, a me non piace passare per ingrato. Preferisco giudicare le buone intenzioni di chi lo fa! Ce ne fossero sempre di ben intenzionati!
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