La sequenza (ep. 1053)

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La sequenza 

Trascrizione

Ricordate l’episodio dedicato alla sequela? Ho notato che non viene mai usato per comporre dei ripassi. Occorre rimediare subito!

Allora riprendiamo un attimo questo termine per aggiungere un dettaglio importante. La sequela è simile alla sequenza. Non parlo solamente delle lettere che compongono le due parole, ma anche del significato. La sequenza è molto meno impegnativa e anche scevra di ogni contenuto emotivo.

Ecco, se ricordate il significato di scevro e scevra, la sequenza è una sequela scevra di contenuto emotivo e anche più tecnica.

Una sequenza infatti indica semplicemente una cosa dietro un’altra, una successione ordinata o progressiva. Ordinata nel senso che c’è sempre un elemento della successione che ne precede un altro. Si può trattare di cose materiali ma anche immateriali.

Vediamo qualche esempio:

La sequenza delle lezioni di matematica inizia con l’aritmetica base e procede fino all’algebra avanzata.

Il mio piano di allenamento prevede una sequenza precisa di esercizi per ogni gruppo muscolare.

Nella matematica, è importante seguire la sequenza corretta delle operazioni per risolvere un problema.

La sequenza degli eventi storici ci aiuta a comprendere meglio il contesto di un’epoca passata.

La sequenza delle scene nel film è stata accuratamente montata per creare un’esperienza narrativa coinvolgente.

In una fabbrica la sequenza delle fasi di produzione è stata ottimizzata per massimizzare l’efficienza.
Per accedere al livello successivo del videogioco, devi inserire la sequenza corretta di tasti sulla tastiera.

Ogni numero nella sequenza di Fibonacci è la somma dei due numeri precedenti.

Per chiamare Giovanni devi digitare i numeri sul telefono nella sequenza corretta.

Si può anche dire che tua moglie ti ha coperto con una sequenza di insulti impressionante, ma in questi casi meglio usare sequela. Così come nel caso di tutte le successioni di fatti, di eventi o di frasi che sono avversi o fastidiosi, come la sequela di disgrazie.

Bene, adesso ripassiamo parlando dell’intelligenza artificiale, ma prima ho per voi una bella sequenza di parole in musica!
 
Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Albéric: Quale redattore pubblicitario mi servo di Chat GPT all’occorrenza. Inizio a scrivere un brano e gli chiedo di rielaborarlo. Sulle prime, non di rado la prima versione non mi va a genio. Allora io mi domando e dico: ma che me ne faccio di questo obbrobrio che mi hai rifilato! Poi chiedo di affinare il testo così giungo a una versione di cui sono arcicontento!

Danielle: Non voglio propinare la solita pappardella agitando lo spauracchio Big Brother, ma per quanto mi riguarda, il primario problema delle AI verte sui dati.
Che fine fanno tutte le domande che gli poniamo?
Sull’uso etico di questi dati non ci scommetterei. È necessario adottare leggi rigide contro l’uso subdolo dell’IA da parte delle firme che le hanno create, che spesso non vogliono sentire ragioni. Se io facessi una domanda in merito alla mia salute e poi vedessi il prezzo della mia assicurazione sanitaria crescere…Pensate un po’! C’è da aspettarsi che un uso non regolato debba essere proibito.

Marcelo: Parlare di Intelligenza artificiale a questo punto é dovuto da parte mia! Molti paventano conseguenze nefaste per l’umanità e cercano di vietarla o limitarla! Secondo me tutto dipende dell’uso che se ne fa. L’IA è uno strumento come tanti altri! Non c’è bisogno di lambiccarsi su cose che forse non accadranno mai. Allora solo all’occorrenza, quando quindi si paleseranno conseguenze pericolose, si potranno mettere dei paletti, quindi solo all’uopo. Sempre che non sia troppo tardi! Ricordiamoci sempre che non tutti i mali vengono per nuocere e che quando di chiude una porta, si apre un portone! Come la vedete?