907 Il termine politica

Il termine politica (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: Oggi ci occupiamo del termine “politica“, ma non siamo all’interno della rubrica “politica italiana” dove trattiamo squisitamente termini che si usano in ambito politico, quindi parlando di partiti politici e più in generale dell’attività relativa al governo.

Il termine “politica”, al femminile, si usa anche in ambiti diversi, alcuni comunque molto legati all’attività di governo ma non tutti. In economia basti ricordare alla politica economica, la politica dei prezzi, la politica dei redditi, la politica fiscale e quella industriale o la politica monetaria.

La politica in questi casi è sempre un insieme di strumenti, di provvedimenti, di iniziative, ma in senso figurato la politica è anche una sorta di prassi, cioè un modo di operare, un modo di comportarsi. Ci siamo già occupati della prassi, e se volete potete dare un’occhiata all’episodio in questione. La politica allora è una prassi conforme a determinati principi o direttive nell’esercizio di un’attività o di un potere decisionale.

La stessa politica dei prezzi – siamo sempre in ambito economico – è proprio una prassi. Questa particolare politica esprime la volontà di perseguire un obiettivo legato ai prezzi. Non solo rappresenta l’insieme delle decisioni che influenzano i prezzi, ma è anche il nome della strategia usata per raggiungere l’obiettivo desiderato.

Dunque non solamente la BCE (la Banca Centrale Europea) ha una politica dei prezzi, in quanto ha l’obiettivo di giungere a una inflazione pari al 2 percento (e di conseguenza prende decisioni affinché questo risultato sia raggiunto) ma tutte le attività economiche hanno una personale politica dei prezzi, che è la loro strategia, il loro modo di fissare i prezzi eccetera.

In quest’ultimo caso, si tratta quindi di scelte, di decisioni, di strategie che si usano per raggiungere un obiettivo (fare profitto in questo caso):

Ad esempio:

La nostra politica dei prezzi è quella di non aumentarli quando aumenta il prezzo del carburante.

Quando ci sono i saldi, la politica dei prezzi del nostro negozio, è quella di applicare un ulteriore sconto a tutti i nostri clienti.

Solitamente, il termine “politica“, lo avrete capito, si usa in ambito politico-economico, ma possiamo anche usare la politica, intesa come comportamenti e prassi, anche in altri ambiti.

Riguardo al mio metodo di insegnamento, ad esempio, posso tranquillamente dire che partire dall’uso della grammatica non fa parte della mia politica, perché prediligo un metodo basato sul piacere e sull’ascolto.

Dunque la mia politica di insegnamento non prevede l’uso esclusivo né principale della grammatica.

La mia politica è questa. C’è a chi piace e a chi non piace.

La politica quindi, usata in questo modo, esprime un modo di operare, un metodo, ma più in generale deriva da un modo di pensare.

Tutti noi, abbiamo una politica comportamentale in tutti gli ambiti.
Vediamo altri esempi. Parlando di calcio, un allenatore potrebbe dire, dopo una sconfitta:

Sono veramente amareggiato dopo questa sconfitta ma continuo a non guardare la classifica, perché non fa parte della mia politica di tecnico. Preferisco pensare al prossimo avversario.

Non appartiene alla politica di Mario lamentarsi, anche se ultimamente gli sono accadute un sacco di disgrazie

La mia politica in cucina è quella di pulire subito dopo che ho usato ogni ingrediente

La mia politica è di contare sempre fino a cinque quando qualcuno mi fa arrabbiare

Vedete allora che possiamo usare questo “ingrediente” – passatemi il termine – per arricchire la nostra conversazione in ogni aspetto, quando parliamo del nostro personale modo di fare, del nostro abituale comportamento. Spesso c’è, alla base, un convincimento (ad esempio, l’ordine e la pulizia sono importanti per me se la mia politica in cucina è di pulire subito), un’idea, di una regola, dunque si tratta sempre di un insieme di comportamenti tutti conformi a un’idea di base che guida le azioni.

La nostra politica a tavola è che “non si butta niente”, quindi ognuno deve finire il proprio piatto

La giusta politica da adottare per un uomo politico dovrebbe essere quella dell’onestà sempre e ad ogni costo.

Qual è la giusta politica da mettere in atto per gestire il riscaldamento globale?

La politica da perseguire è quella della riduzione dell’inquinamento e della salvaguardia delle risorse.

Ai miei figli dico sempre: non vi è consentito rientrare a casa dopo mezzanotte. Questa è la politica personale mia e di mia moglie e ed è applicata rigorosamente.

Bene, adesso vediamo il ripasso, perché come sapete la politica adottata all’interno degli episodi di “due minuti con Italiano Semplicemente” è questa: imparare qualcosa di nuovo e ripassare qualche episodio passato.

Ulrike: sai, con la politica italiana vi è qualcosa che non mi torna, anzi mi va proprio di traverso. Sembra che la politica sia come un gioco di carte truccato. Ed è possibile mai, che tutti sappiano che le carte sono false, ma continuino a giocare lo stesso?

Peggy: hai detto niente! Tra l’altro poi sono sempre gli stessi giocatori che hanno la meglio, mentre siamo sempre noi poveri cittadini a pagare lo scotto.

Danielle: Ma sapete cosa mi manda ai matti? Che gli italiani sono sempre di diverso avviso su tutto! Come se fossero tifosi di due squadre di calcio rivali.

Marcelo: Senz’altro! Tuttavia, tutto il mondo spesso e volentieri ci invidia per le peculiarità della nostra cultura culinaria o per il nostro patrimonio artistico e culturale. Di contro quando parliamo di politica, con ogni probabilità finiamo sempre per fare figuracce. Solo per usare un eufemismo

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Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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ITALIANO PROFESSIONALE (Principianti) – La Costituzione Italiana (domande & risposte) – Art.10

Descrizione

Lettura, domande & Risposte sull’articolo 10 della Costituzione italiana.

File audio disponibile per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente dell’associazione Italiano Semplicemente (ENTRA)

Se non sei membro ma ami la lingua italiana puoi registrarti qui

    Costituzione italiana – Art. 10

    L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

    La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

    Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.

    Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici

7 – CONFORMITÀ – 2 minuti con Italiano Semplicemente

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Trascrizione

Cesar (Argentina): Il ritratto che hai fatto è poco conforme all’originale.

Giovanni: cosa significa conforme? E cos’è la conformità?

Qualcuno potrebbe trovare qualche vicinanza con l’uguaglianza: se due cose sono uguali, allora sono conformi? Bella domanda!

Non esattamente, perché nella conformità c’è una gerarchia. Abbiamo sempre due cose che confrontiamo, ma non hanno la stessa importanza. Una cosa è più importante dell’altra.

Facciamo alcuni esempi:

Bogusia (Polonia) e Hartmut (Germania): Il ritratto che hai fatto è poco conforme all’originale.

C’è un artista quindi che fa un ritratto, e ha un viso davanti a sé, che prova a ritrarre, cioè a RIPRODURRE, prova a copiarlo. Riuscirà l’autore a fare un ritratto conforme all’originale?

L’autore del ritratto, almeno in teoria, dovrebbe puntare a fare un ritratto somigliante all’originale. Si dovrebbe riconoscere, guardando il ritratto, la persona ritratta. Quindi più o meno il ritratto deve essere corrispondente nella forma o nell’aspetto all’originale.

Dunque il ritratto può essere conforme ma può anche essere non conforme all’originale, cioè al viso.

Non posso dire però (questa è la cosa importante) che il viso è conforme al ritratto, ma solo che il ritratto è conforme al viso. Il viso è più importante. L’originale è più importante. Posso dire che il viso è stato conformemente riprodotto, o conformemente copiato dall’artista, che quindi ha realizzato un ritratto conforme all’originale, oppure no.

La conformità quindi è diversa dall’uguaglianza, e dalla similitudine, e dalla somiglianza, che sono concetti simmetrici. io sono uguale a te e tu sei uguale a me.

Quindi conforme è più come coerente, rispecchiante.

Per farvi capire ancora meglio, esiste, nel linguaggio amministrativo, la copia conforme, che è un documento che è esattamente identico all’originale. Ed ha la stessa validità. Ma è la copia ad essere conforme all’originale, e non viceversa.

Bene, vediamo per finire altri esempi:

Ho agito conformemente ai tuoi desideri.

Quindi li ho rispettati, mi sono comportato tenendo conto dei tuoi desideri.

La legge italiana deve essere conforme alla normativa europea.

Quindi la normativa europea è qualcosa a cui occorre conformarsi.

Agirò in conformità alla legge.

Quindi la legge va rispettata. Ed io ho agito secondo quanto previsto dalla legge.

Esercizio

Domande:

1. Il plurale maschile dell’aggettivo conforme è conformi. Il plurale femminile è …….. ?

2. Quale preposizione si usa per dire che qualcosa è conforme … un’altra cosa ?
a) di
b) a
c) con

3. Se due cose sono conformi sono uguali?

4. Completa la frase: fra due cose conformi c’è una g…..ia (una cosa è più importante dell’altra)

5. Se fra due o più cose c’è una gerarchia, significa che sono ugualmente ……anti. Vero o falso?

6. Se la riproduzione di un viso è riuscita bene, c’è …….ità, allora il viso è conforme al ritratto. Vero o falso?

7. Se le tue azioni non fossero conformi alla legge, potrebbe significare:
a) che quello che fai non corrisponde alla legge,
b) che non hai capito cosa richiede la legge,
c) che fai qualcosa contro la legge,
d) che ti trovi in sintonia con la legge.

Risposte:

1. conformi
2. b) a
3. no
4. gerarchia
5. importanti. Falso.
6. conformità. Falso.
7. a), b) c)