Il presente, la presente,  il qui presente, la qui presente (ep. 1049)

Il presente, la presente, il qui presente, la qui presente

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  • Trascrizione

    Presente!

    Questa è la risposta che si dà normalmente quando si fa un appello. Ricordate quando la maestra faceva il vostro nome alle scuole elementari o i professori alle scuole medie e alle superiori?

    Chiaramente questa è la risposta dei presenti, cioè di coloro che sono presenti, cioè che ci sono al momento dell’appello. Gli assenti chiaramente non possono rispondere.

    I presenti invece rispondono proprio così: presente!

    Quando dico “i presenti” sto usando presente come sostantivo chiaramente. Al femminile diventa “la presente” e “le presenti”.

    Anche al singolare si usa il sostantivo, ma “il presente” e “la presente” non si usano mai in questo modo (a differenza del plurale) per indicare una persona fisicamente presente in un luogo, ad esempio durante un appello.

    Invece ci sono occasioni in cui si usa “il qui presente” e “la qui presente“.

    “Qui” indica un luogo, quello in cui una persona si trova, cioè quello in cui è presente.

    “Il qui presente” e “la qui presente” sono modalità che si usano per riferirsi alla persona attualmente presente in un determinato contesto o situazione. Ad esempio, in un documento legale si potrebbe scrivere “il sottoscritto, il qui presente Giovanni Rossi”, per indicare la persona che sta firmando il documento in quel momento.

    Es:

    Il sottoscritto, il qui presente Giovanni Rossi, dichiara che quanto segue risponde al vero.

    Questa modalità si può usare anche al plurale:

    Es

    Alla mia email hanno risposto solamente i qui presenti Paolo Rossi e Mario bianchi.

    Parlando di oggetti o comunque non di persone si potrebbe invece leggere:

    La presente relazione analizza i risultati ottenuti durante il periodo di ricerca.

    Non si usa indicare il luogo (“qui”) nel caso di cose.

    Il presente documento è da considerarsi a tutti gli effetti, parte integrante del modulo sopraindicato.

    In questi due ultimi casi, sto specificando: “la presente relazione”. “il presente documento”. Parlo della relazione, parlo del documento, cioè mi riferisco a questo documento, a questa relazione. E’ come dire quindi, più informalmente: “questa relazione”, “questo documento”.

    Oppure, in una comunicazione, come una email, si potrebbe leggere:

    Si allega alla presente il contratto firmato per la vostra revisione e approvazione.

    Oppure:

    Con la presente, desidero informarvi della mia decisione di revocare il contratto.

    Non c’è bisogno di specificare quando si tratta di indicare la comunicazione che si sta facendo. Si usa la forma femminile in questi casi.

    In tutti questi esempi, “la presente” viene dunque utilizzata per riferirsi al testo o all’oggetto in questione in modo formale e rispettoso.

    Si tratta solitamente infatti di modalità formali, quindi non si utilizzano in famiglia o tra amici.

    Ora, “il presente”, unicamente al maschile, è anche un’altra cosa. Direi anche più di una.

    Prima di tutto il presente indica il tempo attuale. Il presente è posto tra il passato e il futuro. Il sostantivo “presente” però indica anche un regalo.

    Un qualunque tipo di regalo?

    Diciamo di sì. È un regalo, Un dono, un oggetto che serve a “far presente” cioè a ricordare chi lo invia. Per questo si chiama così.

    Spesso per “presente“, comunque, si intende un regalo simbolico e spesso di valore limitato , ad esempio:

    Gli ho portato un presente per non andare alla cena a mani vuote.

    Più informalmente in questi casi si dice anche “una sciocchezza“.

    Che bello, cosa mi hai portato?

    Risposta: No, niente di che, solo una sciocchezza!

    Come regalo simbolico non sempre è detto però che il valore sia limitato. È il caso in cui “un presente” è un anello prezioso.

    Ad esempio, come regalo di laurea, un anello può essere il giusto presente per augurare un futuro radioso e brillante.

    Non voglio dilungarmi troppo su tutti i significati di “presente” in un unico episodio. In uno dei prossimi comunque voglio parlarvi di “far presente“, di cui ho fatto solo un breve accenno qualche frase addietro.

    Ora è il momento del ripasso. Parlatemi di qualunque cosa, ma evitando di usare l’indicativo presente. Ce l’avete presente?

    Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

    Ulrike: Evitare l’indicativo presente, hai detto? Un compito bellamente escogitato direi. Sulle prime pensavo fosse una presa in giro bell’e buona. Ma no, a pensarci bene, più che altro dovrebbe trattarsi di una sfida grammaticale. Non ti ci facevo, Gianni, proprio no.

    Albéric: Questa sarà una sfida vera e propria, targata senza dubbio Italiano Semplicemente? A raccogliere questa provocazione ci potrei anche stareSe dovessi fare a meno dell’indicativo, ci metterei senz’altro la faccia attraverso l’uso quantomeno del congiuntivo, sebbene questo potrebbe essere teatro di tanti dibattiti, essendo il modo supremo della lingua del Sì.
    Però, come direbbe Kierkegaard: «La mia vita è purtroppo fatta al congiuntivo: fa’, o mio Dio, ch’io abbia una forza indicativa!»

    Marcelo: Ieri, mentre passeggiavo, mi sono imbattuto in un posto di blocco della polizia stradale. Stavano facendo i controlli della revisione annuale obbligatoria. Delle persone mostravano al poliziotto il libretto dove doveva stare il timbro del 2023 ma non appena scoperta la mancanza del rinnovo annuale, il posto di blocco è diventato presto teatro di scontri e malumori, e qualcuno ha anche pronunciato bestemmie! Non è bello essere colti in flagrante dalla polizia.

    Jennifer: Mi è venuto in mente un incidente accaduto qualche anno fa. Stavamo tornando da una bella serata in cui mio marito aveva bevuto un bel po’ di vino. Due carabinieri ci hanno fermato e hanno voluto vedere la sua patente. Mio marito non l’aveva portata ma non era per niente preoccupato mentre il giovane carabiniere gli ricordava la legge Italiana. Tra l’altro, sapendo che di recente avevamo fatto il tagliando e la revisione, non eravamo preoccupati. Il giovanotto carabiniere continuava imperterrito a ribadire cosa dovesse la legge in Italia, pensando che non capissimo bene l’Italiano. Alla fine mio marito, con tono rilassato, gli ha spiegato che ero io che stavo guidando e che la nostra macchina inglese aveva il volante a destra, qualcosa di cui i carabinieri non si erano resi conto.… Poi dice perché le barzellette coinvolgono le forze dell’ordine!

    Zhao: Sul serio: non avrei mai pensato che fosse possibile vietare l’uso dell’indicativo presente, e inoltre senza preavviso, di punto in biancoTi sarà dato di volta il cervello, egregio presidente! Ma sappilo, questa volta, la tua richiesta non sarà mai accolta da parte mia. Piuttosto, potrei vedermi costretto a parlarne con il mio avvocato. Lo farò appena potrò, e senza remore… 😉

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    Sigla musicale dedicata a questo episodio dal titolo: “hai presente il presente?”

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    Photo by Porapak Apichodilok onPexels.com