880 Tanto di

Tanto di (scarica audio)

Trascrizione

L’episodio di oggi, come promesso, è dedicato a “tanto di“.

È interessante perché questa può avere un significato simile a persino, anche, addirittura.

Es:

La Francia è proprio brava a giocare a calcio. Quando la vedo in tv mi levo tanto di cappello!

Cioè: mi tolgo persino il cappello davanti a loro, per rispetto, per ammirazione. C’è spessissimo ironia in queste occasioni.

Tanto di cappello” è un’espressione abbastanza nota e utilizzata. Non è detto ci sia sempre ironia quando si usa. Può trattarsi anche di semplice ammirazione.

Se parliamo di rispetto non siamo affatto ironici comunque:

Es

Tanto di rispetto per chi dedica la propria vita a fare assistenza ai poveri.

Quindi più in generale, “tanto di” può essere seguita da un sostantivo allo scopo di sottolineare qualcosa con enfasi.

Il mio capo è proprio di estrema destra! Oggi sono stato nel suo ufficio e sulla sua scrivania c’era tanto di foto di Benito Mussolini!

Come vedete ha un significato simile a persino, anche, addirittura, ma si può usare anche insieme.

Spesso si usa la preposizione “con“:

Da babbo natale ho ricevuto un bel pacco con tanto di fiocco!

Io sono un cuoco con tanto di diploma!

Oppure: ho (anche) tanto di diploma.

È stata una festa bellissima, con tanto di ballerine, camerieri e champagne! (c’erano tanto di ballerine ecc.)

Notate che in questo caso stavolta non ho usato “con” ma “c’erano) e ho usato il plurale (c’erano tanto di ballerine e camerieri…) che è la forma corretta se ci sono più elementi che seguono.

Ora, bisogna anche saper riconoscere, in una frase, se veramente è questo il senso di “tanto di“. Non sempre è così

Es:

C’era tanto di quel sale nella pasta che non era mangiabile.

Questo è ancora un altro modo di usare “tanto di” seguito da un sostantivo. Si riconosce facilmente non solo perché c’è “tanto di quel, tanto di quei, tante di quelle” ma anche perché c’è “che” nella seconda parte della frase.

Non basta quindi che ci sia la preposizione “di”, affinché la frase abbia un unico significato. Posso farvi anche altri esempi:

Non importa se non c’è nulla da mettere sotto i denti, tanto di mangiare non ne ho proprio voglia.

C’è tanto di buono, di nobile e di vero, nel tuo carattere!

Dietro quel sorriso innocente c’è tanto di più di quanto si pensi!

C’è tanto di Giovanni in queste sue poesie.

Bisogna accontentarsi di quello che abbiamo trovato, non c’è tanto di meglio sul mercato.

Vi lascio soli perché immagino abbiate tanto di cui parlare

Qui fa freddo tanto di notte quanto di giorno (in questo caso posso sostituire “tanto” e “quanto” con “sia”)

Come avete visto, non è neanche sufficiente che ci sia un sostantivo, purtroppo.

Vediamo un ultimo esempio:

Hanno licenziato Giovanni perché pare che abbia rubato il portafogli ad un collega. C’è tanto di video a dimostrarlo!

A volte, come in questo caso, il sostantivo che segue serve a dimostrare qualcosa. Ricordate l’esempio precedente del diploma da cuoco? Anche in quel caso c’è una prova, una dimostrazione, e infatti il diploma dimostra che sono un cuoco, come il video del furto è a dimostrazione della colpevolezza di Giovanni.

Lo stesso si può dire, in misura più o meno evidente, in quasi tutti gli esempi: il fiocco è ciò che caratterizza un pacco regalo; se mi tolgo il cappello è segno che esprimo ammirazione.

Sono sicuro che l’episodio di oggi darà tante buone occasioni per mettersi alla prova durante i prossimi ripassi.

A proposito, eccovi quello di oggi.

Irina: tenetevi forte ché vi racconto cosa mi è accaduto.

Hartmut: Dai, raccontamelo, non tenermi sulle spine!

Irina: dunque, facevo due passi nel bosco per prendere una boccata d’aria come sono solita fare di sera. Di punto in bianco è sbucato nientepopodimeno che un cinghiale! Mi ha preso una fifa blu che non vi dico! Sembrava avermi presa di mira e stavamo a tu per tu. Mi guardavo intorno ma non c’era un rifugio. Avevo sentore che fossi spacciata. Avevo a portata di mano solo un bastone. Ero decisa di prendere il toro per le corna come non mai! Fortuna ha voluto che il cinghiale è scappato e così ho buttato via il bastone, che sì è rotto in una caterva di pezzi. Era proprio marcio!

Hartmut: Dai, che sciocchezze ci racconti! Non ci credo neanche per sogno.

Irina: macché sciocchezze! È tutto vero, altro che storie!

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