834 Annoso e annosa

Annoso e annosa (scarica audio)

Trascrizione

Avete un problema annoso che si trascina da anni? E una questione annosa l’avete mai affrontata?

Scommetto che questo aggettivo non l’avete mai usato!

Ovviamente mi rivolgo ai non madrelingua.

Beh, allora non avete neanche mai detto che avete un problema o una questione che si trascinano da molto tempo.

Parliamo sempre della stessa cosa, cioè di un problema annoso o di una questione annosa, che poi sono più o meno la stessa cosa.

Un problema annoso è un problema che abbiamo da molto tempo, ma non solo questo. Non è solo un vecchio problema, un antico problema, ma si tratta di qualcosa che non si riesce a risolvere, che da molto tempo crea difficoltà e che per qualche ragione non si riesce a venirne a capo.

Si dice che questo problema si trascina da molto tempo, probabilmente da anni. Per questo si dice “annoso“.

Un aggettivo che si usa spessissimo soprattutto parlando di questioni sociali e di problemi della comunità.

Quando usiamo questo aggettivo vogliamo sottolineare la complessità della questione, complessità che in genere si deve a una moltitudine di fattori che hanno influenza.

Volete un esempio di annoso problema?

La lentezza della giustizia italiana è un annoso problema.

Analogamente possiamo riferirci alla lentezza della giustizia come una questione annosa.

Difficile risolvere questo problema, difficile affrontare la questione: troppe cause, pochi magistrati, poche aule, procedimento da cambiare, molte cause arrettrate, eccetera.

Vogliamo parlare del precariato? Anche questo è un annoso problema che si trascina da anni: anche il lavoro precario dipende da tanti fattori. Questa dei numerosi fattori non è una caratteristica obbligatoria, ma generalmente questo accade nelle questioni annose, che si trascinano da anni.

Usiamo il verbo trascinare in senso figurato ma è particolarmente adatto per descrivere l’annosità di una questione.

Un problema che si trascina da anni

Una questione che si trascina da molto tempo

Se qualcosa si trascina nel tempo significa che si protrae nel tempo (un verbo più formale), che si prolunga (altro verbo interessante), quindi va per le lunghe. Questa è un’espressione informale. C’è anche il verbo perdurare, molto simile a protrarsi.

Il problema perdura da molti anni

Con trascinare si vuole trasmettere il senso del movimento faticoso, proprio come quando si trascina un oggetto perché troppo pesante. La fatica è quella che si fa cercando di affrontare, senza successo, la questione annosa.

Ho fatto esempi su questioni politiche, ma tutti noi possiamo avere questioni personali che possiamo definire annose.

Ad esempio potrei avere un appartamento ereditato da tanti anni che per diversi motivi non posso vendere. Questo è un annoso problema personale.

Un mio amico invece potrebbe avere da sempre un cattivo rapporto con la suocera per via del suo carattere. Un bel problema, annoso anche questo.

Vi ho detto tutto, adesso ripassiamo qualche episodio precedente.

Hartmut: ho letto che le problematiche che durano molti anni senza trovare conclusione, possiamo anche rispolverarle, oltre che trascinarle.

Marcelo: è frustrante però riportare alla memoria questioni annose.

Edita: già, e oltretutto a che pro?

Segue una spiegazione del ripasso

 

Esercizi

10 domande per mettervi alla prova sull’episodio. Seguono le risposte.

Disponibili ai membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

I file PDF si trovano nella cartella di Google Drive degli episodi 801-900

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408 – Non si pone

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  • Trascrizione

    Giuseppina: Vi siete mai posti il problema di conoscere il significato del verbo porre?

    Ne abbiamo parlato nella lezione 19 del corso di Italiano Professionale, dove si è parlato di porre una domanda.

    In quel caso porre è analogo a fare, che è più informale: “fare una domanda” è come “porre una domanda”.

    Anche un dubbio si può porre, e la cosa è del tutto simile alla domanda.

    Porre in questo caso ha un senso simile a mostrare, esporre, far vedere, presentare, far emergere, verificarsi.

    State ponendo una questione, la state cioè mettendo all’attenzione delle persone con cui parlate.

    Oggi però vorrei parlarvi di “si pone” e di “non si pone“, quando parliamo di problemi e di questioni, cioè con le cose di cui parlare.
    Il senso è: ha senso parlare di una cosa? Il problema esiste veramente? E’ il caso di parlarne? Cioè il problema si pone o non si pone?

    Signori, si pone un problema a questo punto.

    Significa che c’è un problema, che è emerso un problema, che bisogna affrontare un problema. E’ il caso di parlarne.

    Se invece dico:

    Il problema non si pone

    Significa che non c’è alcun problema. Non è il caso di parlarne. Facciamo qualche esempio:

    E’ una bella giornata. Se oggi avesse piovuto, non saremmo potuti andare al mare. Ma il problema non si pone.

    Quindi vedete che quando usiamo “non si pone” è perché non siamo in quel caso, non siamo in quell’eventualità. Infatti oggi è una bella giornata, non piove, quindi il problema che è stato posto, in realtà non si pone.

    Si pone una questione a questo punto:

    Quando uso “si pone” e “non si pone” posso anche parlare di una persona.

    Ad esempio “Giovanni si pone dei limiti” oppure “Francesca si pone in contrasto con Giovanni” o “Giuseppe si pone in contrapposizione con l’azienda” eccetera.

    Ma in realtà in questo episodio volevo parlarvi solamente di problemi e questioni che si pongono oppure che non si pongono, cioè problemi o questioni che emergono e quindi di cui si deve parlare oppure no.

    Questo è quanto. Ah no, manca ancora il ripasso del giorno:

    Ulrike:
    Datemi manforte con un consiglio amici. Ieri mi sono trovata a tu per tu con una mia amica. Lei mi ha colto/a alla sprovvista dicendo che il Covid 19 non esiste. Al che ho perso la pazienza e le ho risposto duramente cioè le ho dato dell’l’imbecille senza mezzi termini. Lei c’è rimasta malissimo.

    Irina:
    Può darsi che tu abbia calcato troppo la mano, il che sarebbe del tutto comprensibile però. Come si fa ad ignorare le notizie giornaliere su un continuo crescendo dei nuovi casi di contagio col virus? Ma dimmi tu!

    Lia:
    Tant’è vero che c’è anche un crescendo del numero dei pazienti ricoverati in ospedale, ragion per cui si paventa un collasso del sistema sanitario. Urge una svolta sennò ne pagheremo uno scotto mortale.

    Doris:
    Torniamo a bomba amici. Ulrike ci hai chiesto un consiglio. Allora io penso proprio che la tua amica sia da prendere con le molle con le sue fesserie sul Covid, ma secondo me devi comunque smorzare i toni nei suoi confronti. È sempre un’amica.

    Sofie:
    Hai proprio ragione Doris. Ci basta che il Covid stia rovinando la salute e l’economia dei paesi. Sarebbe troppo dover annoverare fra i suoi postumi anche la perdita di amicizie.