560 Non sia mai detto

Non sia mai detto (scarica l’audio)

 

Trascrizione

Giovanni: adesso che abbiamo iniziato a parlare dell’avverbio “mai“, non sia mai detto che lasciamo la discussione a metà senza esaurire tutti i suoi utilizzi.

Non sia mai detto.

Questa espressione è praticamente equivalente a “non sia mai“, di cui ci siamo già occupati.

Una differenza è che “non sia mai” è più spesso usata ironicamente, mentre “non sia mai detto” si utilizza maggiormente in contesti meno scherzosi, anche parlando di sé stessi.

Ma iniziamo da “non è detto che“, in cui usiamo il verbo ESSERE all’indicativo. Questa locuzione si usa per non escludere una possibilità, per eventi che si possono verificare, ma più che altro che non si può escludere che non si verificheranno in futuro.

Es:

Il cielo sembra sereno, sgombro dalle nuvole, ma non è detto che domani non pioverà.

Quindi stiamo considerando come possibile una precipitazione piovosa per domani, sebbene oggi sembri che non sarà così.

Se invece usiamo il congiuntivo “sia” piuttosto che “è”, il significato cambia completamente, perché stiamo sempre parlando di qualcosa che potrebbe accadere, ma questo qualcosa è negativo, qualcosa che non ci piace, che ci potrebbe creare problemi in futuro, e allora noi, per allontanare questo pericolo, facciamo qualcosa che scongiuri questa possibilità.

Il verbo scongiurare lo conoscete perché abbiamo già visto insieme “scongiurare un pericolo“.

Quindi per scongiurare, per allontanare questa possibilità oppure per minimizzarne le conseguenze future, facciamo qualcosa oggi.

Quindi:

meglio prendere l’ombrello, non sia mai detto che piove.

Ecco, questa è una prima differenza rispetto a “non sia mai“, che invece si usa prevalentementema non solo, in senso ironico. La seconda differenza è che questa cosa negativa che potrebbe arrivare potrebbe essere un giudizio, qualcosa di “detto” che non voglio sia detto.

Quindi “non sia mai detto” è un augurio, un desiderio, esattamente come “non sia mai” ma si usa soprattutto per scongiurare il pericolo di un giudizio negativo.

Es:

Andiamo al ristorante stasera. Offro io per tutti. Non sia mai detto che sono uno spilorcio.

Cioè: offrirò io la cena perché non vorrei che qualcuno dicesse che sono una persona attaccata al denaro.

Uno degli invitati potrebbe rispondere:

Va bene, facciamo come dici tu, non sia mai che diventi nervoso.

In questo caso non si tratta della paura di un giudizio, quindi l’espressione da usare è preferibilmente “non sia mai“, infatti c’è anche dell’ironia.

Spero sia tutto chiaro. A proposito di congiuntivo. Ho saputo che c’è un bel ripasso in proposito.

Khaled: Ho appena scoperto un’interessante uso del congiuntivo che ha fatto venire a galla le mie lacune grammaticali…

André: Mi sa che con questo modo verbale, imparare tutte le regole lascia il tempo che trova.

AlbéricMa dimmi tu, perché mai vorresti imparare tutto a memoria. C’è qualcosa che non torna con te quando cerco una logica in ciò che dici

UlrikeHo sentore che vogliate fare una capatina nel mondo della grammatica. Io non vi accompagnerò, non perché non me la senta, tanto per chiarire che sono qua per divertirmi.

EmanueleChe classe! Ti sei appena contraddistinta per l’uso del congiuntivo di cui si parlava!!!

IberêVuoi che non provo a cimentarmi con le difficoltà della lingua? Mi sembra di essere a cavallo con l’apprendimento.

Irina: Forse dovrei tatuarmi le sette regole d’oro in modo tale che non le dimentichi mai.

Emma: Non dire sciocchezze! Non bisogna andare a questi estremi ma il tuo impegno comunque è degno di nota.

Anthony: Il nostro ripasso in gruppo ha preso forma. Abbiamo sfoderato e rispolverato qualche espressione precedente proprio come si deve. Gianni potrebbe dire: qui vi volevo!

559 Perché mai?

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Trascrizione

Giovanni: continuiamo ad esplorare il mondo del “mai“, questo avverbio che può essere accoppiato con tante altre parole assumendo significati diversi.

Tra queste accoppiate c’è anche “perché mai“.

E perché mai io non dovrei spiegarvi il significato?

Sapete bene tutti che “perché” si usa prevalentemente per fare domande.

A volte, per dare alla domanda un tono di opposizione, per esprimere un disaccordo o anche solo stupore, si può mettere davanti a “perché” la congiunzione “e” oppure ci si mette un “ma“.

Se l’opposizione o lo stupore sono ancora maggiori di fronte a un comportamento o a qualcosa che abbiamo appena ascoltato, possiamo unirlo anche a “mai“:

Perché mai?

E perché mai?

Ma perché mai?

Es:

Ieri sei venuto a Roma? E perché mai non mi hai avvisato? Ti avrei offerto un caffè e potevamo fare due chiacchiere.

Ma perché mai avrei dovuto disturbarti, sono venuto con la mia famiglia, e eravamo 8 persone! Non volevo crearti fastidi.

Ma perché parli di disturbo e di fastidi?

Quindi si ha una domanda, a volte retorica, che oltre a essere una domanda esprime una reazione, un disaccordo, una opposizione, un contrasto o anche un semplice stupore:

Perché mai hai deciso di fare 6 figli?

Risposta: ho acquistato dei contraccettivi tutti non funzionanti. Io vorrei sapere perché mai non li controllano prima di metterli in vendita?

Ricordate che per esprimere semplice curiosità meglio usare “come mai” in vere domande in cui non c’è ostilità e quindi non c’è la pretesa, l’obbligo di una risposta. Obbligo che invece sussiste con “perché”, come si è detto nell’ultimo episodio.

In “perché mai” spesso non c’è quest’obbligo perché spesso si tratta di esclamazioni sotto forma di domanda. Non c’è neanche troppa curiosità, ma semplicemente contrasto, opposizione, diversità di vedute. Anche il semplice stupore è raro, perché quel forte stupore nasce da un’idea contraria.

L’episodio finisce qui, adesso un breve ripasso di quelli precedenti.

Mariana:
Ma ditemi voi ragazzi se è mai possibile che il nostro presidente Bolsonaro non faciliti le persone nel prendere il vaccino contro il Covid.

Ulrike: Credi che lui cambierà atteggiamento nel futuro? O terrà fedeai suoi principi?

Mariana: Ma ti pare che cambierà! Queste persone sono indisposte a qualsiasi cambiamento.

Iberê : Si, certo. Pare che il nostro presidente abbia chiesto una tangente di un dollaro per dose di vaccino e sembra abbia anche ignorato 57 email della Pfizer. Ma nonostante questo non sarai un po’ prevenuta nei suoi confronti?

Hartmut: da che mondo è mondo, i dittatori non cambiano mai idea!

Irina: ognuno ha la sua idea, siamo in democrazia. Io sono del suo stesso avviso, ragion per cui, chiunque sia insofferente alla sua politica se ne faccia una ragione.

557 Quando mai

Quando mai (scarica l’audio)

Trascrizione

Giuseppina: ecco un altro episodio dedicato a “mai“.

Ieri abbiamo visto quanto mai, in un episodio quanto mai interessante; oggi vediamo “quando mai“, locuzione molto diversa, sebbene cambi solamente una lettera.

Infatti quando mai è molto colloquiale, molto più colloquiale rispetto a quanto mai, e si utilizza per fare una negazione con una certa sicurezza oppure per esprimere incredulità, o per mostrare sorpresa.

Vediamo qualche cosa esempio:

Hai visto che gol che ha fatto Ronaldo? Quando mai s’è vista una cosa simile?

La sorpresa, l’incredulità nel vedere un gol incredibile si esprime con questa locuzione in cui si usa “quando” e “mai” perché si parla di tempo in qualche modo.

Si sta parlando del passato, in cui non si è mai visto un gol simile.

Se ci pensate di tratta di una domanda retorica, non di una vera domanda di cui si aspetta una risposta.

Se togliamo “quando” il senso non cambia, ma la frase somiglia di più ad una affermazione.

Mai s’è vista una cosa simile

Cioè:

Un gol del genere non si è mai visto

Come dicevo, si usa anche per affermare qualcosa con decisione, per negare qualcosa con decisione, per l’esattezza.

È vero che una volta hai picchiato tuo figlio?

Risposta: cosa? Ma quando mai!!

Come a dire: assolutamente no, non è mai accaduto, non è mai successo, non farei mai una cosa del genere.

Ciao Giovanni, come stai? Ti vedo bello in salute!

Vuoi dire che mi trovi ingrassato? Ma quando mai, sono perennemente a dieta!

Ma quando mai avrei detto che sei ingrassato. Ho solo detto che ti trovo in piena salute!

Molto semplice da usare, molto comune nel linguaggio quotidiano, mentre non si usa nel linguaggio formale e in conversazioni di lavoro. In questi casi si preferisce esprimere questa decisione in altri modi:

Decisamente mai

Assolutamente mai

Non è mai accaduto

Una curiosità è che usiamo questa locuzione, noi Italiani spesso facciamo il tipico gesto con le dita della mano unite rivolte verso l’alto, un gesto molto popolare e poco elegante che viene associato a molte altre espressioni in realtà, tipo:

Cosa vuoi?

Perché mi stai guardando?

Ma che stai dicendo?

Adesso però ripassiamo perché quando mai si è visto un episodio della rubrica due minuti con Italiano Semplicemente senza un ripasso?

Anthony: Buongiorno cara, hai ben dormito? Ti vedo ancora nel dormiveglia!

Sofie: Dai Anto non fare il finto tonto. Sai benissimo che sono stata di turno stanotte.

Anthony: Eccome se lo so! Per questo vorrei prepararti un buon caffè. Gradisci un Nespresso o un IIly? Ero un po’ combattuto su quali marche comprare. Ma poi un mio amico mi ha detto che queste due si distinguono da tutte le altre per il loro gusto intenso.
Capacitatomi della verità del suo consiglio, di queste due marche ne ho fatto incetta.

Sofie: Ah si? E se vengono annoverate tra le marche migliori in commercio, perché il tuo amico non ti ha fatto sapere che avresti dovuto scegliere la qualità arabica invece di quella robusta? Solo la arabica è contraddistinta dalla sua delicatezza, la sua dolcezza e la sua piacevole acidità.

Anthony: Ma cosa mi fai? una pappardella di prima mattina sul caffè? . . . Scusami, hai ragione amore, non volevo apostrofarti. Comunque te la senti di mangiare qualcosa?Abbiamo cornetti vuoti o cornetti al cioccolato.

Sofie: Ma che ti prende?Mi fa stranoche tu sia così attento.

Anthony: Stai tranquilla cara, niente di trascendentale. Comunque che stasera si giocano i quarti di finale degli europei lo sapevi già?

Sofie: Come sarebbe a dire “Lo sapevi già”?? L’unica cosa che io so è che stasera hai invitato i tuoi a cena.

Anthony: Dai Cara, smorziamo i toni. Mi sono prefisso di aiutarti in cucina.

Sofie: Ci mancherebbe! Non è mica stata un’idea mia di invitare i tuoi dopo una notte di turno!!

Anthony: Non ti preoccupare. Non faremo bisboccia stasera. Tra l’altro a mio padre piace tantissimo il calcio. Possiamo goderci la partita tuttti insieme!

Sofie: Lascia stare Anto. Passi che ti dimentichi del mio lavoro, passi pure che inviti i tuoi a mia insaputa però se pensi di goderti la partita insieme a tuo padre mentre io mi sto sorbendo le lamentele di tua madre stai fresco.

Anthony: Dai, sii un po’ più accondiscendente. Se vuoi ti accompagno domani a fare lo shopping.

Sofie: No adesso basta Anto. Ne ho fin sopra i capelli. Ti pongo l’aut aut: o io o la partita.

556 Quanto mai

Quanto mai (scarica l’audio)

Trascrizione

Giovanni: questo episodio vi risulterà quanto mai utile perché sarà dedicato a “mai“, questo avverbio che ha tanti utilizzi diversi, tutti molto utili.

Abbiamo già visto insieme qualcosa su “mai”.

Mi riferisco a “hai visto mai” (episodio 109) e “è possibile mai” (episodio 317).

Oggi è la volta di “quanto mai“.

Anche “quanto” è stato oggetto di numerosi episodi (quantomeno, in quanto tale, questo è quanto, in quanto, tanto quanto, per quanto).

È la prima volta che però quanto e mai stanno insieme.

Vediamo qualche esempio:

Oggi mi sento quanto mai pieno di energie.

Mi sono divertito quanto mai

Sono quanto mai convinto che riuscirò a imparare l’italiano in un solo anno

Da questi esempi è facile capire che “quanto mai” è simile a molto, parecchio, un sacco, moltissimo, tanto, veramente tanto eccetera. C’è un lungo episodio dedicato a “molto” e “tanti” se volete approfondire.

Potrei dire anche “come mai prima”, o anche “assolutamente”.

Ad esempio:

Quanto sei convinto di vincere?

Sono convinto quanto mai.

Sono convinto quanto mai che vincerò la sfida.

Sarebbe un po’ come dire che sono convinto quanto non è mai successo prima. Si esprime quindi un alto livello di convinzione, in questo caso.

Ovviamente in questo caso parlo di convinzione. Potrei parlare di sicurezza, ma non cambia nulla.

Posso dire che:

Sono quanto mai sicuro

Oppure

Sono sicuro quanto mai

Non fa alcuna differenza.

Si può anche sostituire quanto con “più che”:

Oggi ho studiato più che mai

Oggi ho studiato quanto mai

Stesso significato.

Se invertiamo quanto e mai, otteniamo “mai quanto” che può avere un significato simile, ma la maggior parte delle volte ha un significato diverso, perché si usa per fare confronti, per marcare delle differenze:

Visto com’è forte la squadra dell’Italia?

Si, molto forte, ma mai quanto il Belgio.

Come a dire: è forte ma non come il Belgio, non arriva a quel livello.

Oppure:

Oggi ha fatto molto caldo, le temperature sono arrivate a 40 gradi, ma mai come il 2003 quando la temperatura arrivò a 43 gradi.

Mi piace l’inglese, ma mai quanto l’italiano.

Adesso un ripasso tutto brasiliano con Mariana e Lia.

Lia: Credo che Gianni abbia fatto una bisboccia come si deve!

Mariana: Cosa? Come sarebbe a dire una bisboccia?

Lia: Hai visto l’esempio dell’episodio 554? Una moglie tradita dà l’aut aut al marito: o io o lei!

Mariana: e allora? Cosa c’entra con la bisboccia???

Lia: dico che evidentemente era ubriaco!!! Perché io non direi mai “aut aut” . Per la cronaca, io direi: sii fedele oppure prendi le valigie e te ne vai via. O così o pomì. Altro che aut aut!

Mariana: Va beh, smorziamo i toni però. Non lo sai che del matrimonio bisogna accettare tutti gli annessi e connessi?

Lia: ma pensa un po’!!! Questo secondo me non significa essere accondiscendente.