Un’occasione nitida – IL LINGUAGGIO DEL CALCIO (Ep. 18)

Un’occasione nitida (scarica audio)

Indice episodi del linguaggio del calcio

nitida occasione

Bentornati nella rubrica di Italiano semplicemente dedicata al mondo del calcio.

Oggi parliamo delle “occasioni nitide“. Parliamo delle occasioni da gol, cioè le opportunità per fare gol alla squadra avversaria. Occasione e opportunità sono termini che si possono usare indifferentemente.

Quando un giocatore o una squadra ha un’occasione nitida, significa che ha la concreta possibilità di segnare, di fare gol. Il pallone probabilmente si trova davanti alla porta avversaria e c’è un calciatore che può calciare con facilità in porta. In questo caso, è molto probabile che il giocatore riesca a segnare un gol.

Ecco alcuni esempi di occasioni nitide:

  • Un attaccante che riceve un passaggio da un compagno di squadra e si trova solo davanti al portiere.
  • Un difensore che recupera il pallone e calcia verso la porta avversaria da una posizione favorevole.
  • Un centrocampista che calcia da fuori area e colpisce la traversa o il palo.

Naturalmente, non tutte le occasioni nitide vengono sfruttate. A volte, il portiere riesce a parare il tiro, o il pallone colpisce il palo o la traversa. Ma quando un giocatore ha un’occasione nitida, ha una grande possibilità di segnare un gol.

“Nitida” significa “chiara”, “evidente”, “lampante”. Qui si usa in senso figurato. Infatti La parola “nitido” deriva dal latino “nitidus”, che significa “risplendere”.

Si usa anche in altre occasioni, al di fuori del calcio.

  • Un’immagine nitida è un’immagine in cui i dettagli sono ben visibili.
  • Un suono nitido è un suono che è chiaro e ben definito.
  • Un colore nitido è un colore che è intenso e vivace.
  • Un’idea nitida è un’idea che è chiara e ben definita.

Ad esempio:

  • In una partita di calcio, anche un passaggio può essere definito nitido: è un passaggio preciso e che arriva al destinatario senza essere intercettato.
  • In un film, un’immagine nitida è un’immagine che è ben definita, che si vede chiaramente, non sfocata, che quindi non presenta sfocature o disturbi.
  • In una canzone, un suono nitido è un suono che è ben definito e che non presenta distorsioni o interferenze. Si sente chiaramente senza problemi.
  • In un dipinto, un colore nitido è un colore che è intenso e vivace e che non presenta sfumature.
  • In un discorso, un’idea nitida è un’idea che è ben espressa e che è facile da capire.

Esiste anche l’avverbio “nitidamente“.

L’avverbio “nitidamente” significa “in modo nitido”, “in modo chiaro”, “in modo evidente”. Si usa per indicare che qualcosa è nitido, cioè chiaro, evidente o ben definito.

Ecco alcuni esempi di utilizzo dell’avverbio “nitidamente”, che può essere usato in diversi contesti, sia concreti che figurati.

  • Ho visto l’immagine nitidamente.
  • Ho sentito il suono nitidamente.
  • Il colore era nitidamente visibile.
  • L’idea era nitidamente espressa.
  • La spiegazione era nitidamente comprensibile.

Nel linguaggio del calcio si usa spesso il verbo “sfruttare” quando si parla di occasioni nitide. Sfruttare un’occasione nitida significa fare gol, concretizzare l’occasione da gol.

Non solo sfruttare però.

Esempio:

  • L’attaccante ha creato un’occasione nitida per il suo compagno di squadra, che ha poi segnato il gol.
  • La squadra ha capitalizzato un’occasione nitida, vincendo la partita per 1-0.
  • L’attaccante ha trasformato un’occasione nitida, segnando il gol della vittoria.
  • La squadra ha concretizzato un’occasione nitida, vincendo la partita per 3-0.
  • Il giocatore non si è fatto sfuggire la nitida occasione avuta nel primo tempo
  • L’attaccante non ha sprecato l’unica occasione nitida da gol che gli è capitata.
  • Non bisogna fallire un’occasione nitida da gol

Ci vediamo al prossimo episodio dedicato al calcio.

– – – –

Sai che puoi ascoltare gli episodi anche su Spotify? Puoi abbonarti se vuoi e avrai accesso a tutti gli episodi pubblicati!https://open.spotify.com/show/6LCTjWrtOSQfmCzyC9TfJh

Mettere sul piatto (ep. 942)

Mettere sul piatto (scarica audio)

Giovanni: oggi vediamo l’espressione “mettere sul piatto“, che è un modo di dire comune in italiano che significa offrire o presentare qualcosa, di solito riferendosi a una proposta o a un’opportunità.

Spesso viene utilizzata in contesti negoziali (cioè accordi commerciali, negoziazione di contratti, accordi finanziari o qualsiasi altra situazione in cui due o più parti cercano di raggiungere un accordo vantaggioso per entrambe) o più in generale nelle trattative, ma può essere usata anche in situazioni più informali. Ecco alcuni esempi che illustrano l’uso di questa espressione:

  1. Negoziazione di un contratto:

Mario: Sono interessato ad acquistare la tua auto. Quanto la vendi?

Luca: Beh, considerando le condizioni e l’anno di produzione, vorrei almeno 10.000 euro.

Mario: Capisco, ma posso mettere sul piatto 9.000 euro?

Luca: Hmm, la tua offerta è interessante. Ci devo pensare.

Dunque quando si mette sul piatto qualcosa, ci si aspetta che qualcuno accetti la tua proposta, la tua offerta, che però può anche essere rifiutata. Il piatto si usa di solito per mangiare, ma questo chiaramente è un uso figurato.

  1. Offerta di lavoro:

Alessia: Sono rimasta molto colpita dal tuo curriculum. Abbiamo un’opportunità di lavoro aperta nella nostra azienda. Sei interessato?

Giovanni: Assolutamente! Sono pronto a mettere sul piatto le mie competenze e la mia dedizione per questa posizione.

Alessia: Fantastico! Possiamo fissare un colloquio per discutere i dettagli?

Anche in questo caso si sta offrendo qualcosa: le mie competenze e la mia dedizione. Ci siamo occupati della dedizione parlando della locuzione “avere cura” di qualcosa.

  1. Pianificazione di una serata tra amici:

Laura: Ho deciso di organizzare una serata a casa mia sabato. Ognuno può portare qualcosa da mangiare o da bere.

Marco: Posso mettere sul piatto una deliziosa torta fatta in casa e una selezione di vini italiani.

Laura: Wow, sembra ottimo! Non vedo l’ora di assaggiare la tua torta!

Questo caso sembra un po’ forzato, perché quando si mette sul piatto qualcosa, in genere ci sono altre persone che stanno mettendo sul piatto altre cose. Ognuno fa la sua offerta e una persona deve scegliere quale accettare. La torta fatta in casa e i vini italiani che offre Marco saranno sicuramente accettati la sua è una semplice offerta e non ci si aspetta che ci sia concorrenza perché ognuno può portare qualcosa senza necessariamente scegliere un “vincitore”.

  1. Trattativa per l’acquisto di una casa:

Paolo: Questa casa è esattamente ciò che stiamo cercando, ma il prezzo è un po’ al di sopra del nostro budget.

Sara (agenzia immobiliare): Capisco la tua situazione. Il proprietario è disposto a negoziare, ma dobbiamo mettere sul piatto un’offerta seria.

Paolo: Siamo disposti a mettere sul piatto il 10% in meno rispetto al prezzo indicato. Possiamo discutere ulteriormente?

Sara: Mi sembra un punto di partenza ragionevole. Posso parlare con il venditore e vediamo cosa possiamo fare.

Quest’ultima in effetti è una vera trattativa, dunque “mettere sul piatto” è assolutamente un’espressione adatta in questo caso perché alla fine il proprietario dovrà decidere se accettare l’offerta o se rifiutarla, magari per accettare una migliore offerta che ha ricevuto.

Come potete vedere dagli esempi, “mettere sul piatto” implica offrire qualcosa di valore o di significativo in una determinata situazione. Può riguardare denaro, beni materiali, abilità o altre risorse che possono influenzare una trattativa o un’opportunità.

Cosa potete mettere sul piatto come argomento del giorno per ripassare gli episodi passati?

Open sidebar
Divertimento responsabile tra amici

Peggy: Ragazzi, che ne dite di organizzare una serata divertente tra amici? Ho un amico che ha tante cose da bere e mi risulta che porti anche un paio di ragazze amiche sue.

Marcelo: va bene ma chi le conosce queste? Dobbiamo assicurarci solo di non farci coinvolgere in qualche situazione di malcostume.

Ulrike: tra l’altro con troppo alcol difficile evitare comportamenti indebiti.

Estelle: alla vostra età? Ragazzi occhio, ché ammesso e non concesso che queste ragazze siano pienamente (come si suol dire)accondiscendenti“, non vorrei che qualcuno di voi avesse una tachicardia.

Irina: se fossi in voi, piuttosto che alla tachicardia starei attento alle vostre mogli, che potrebbero sbucare quando meno ve lo aspettate!

André: io ci sto, me ne frego di cosa ne pensará mia moglie! Casomai me la vedo ioragazzi vi prego, non lasciate che mia moglie ascolti questo episodio!

Donazione personale per italiano semplicemente

Se vuoi e se puoi, aiuta Italiano Semplicemente con una donazione personale. Per il sito significa vita, per te significa istruzione.

€10,00

– – – – –

Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

ISCRIVITIENTRA

Propizio (ep. 921)

Propizio (scarica audio)

 

Giovanni: Parliamo dell’aggettivo “propizio” che significa favorevole. Questo è l’agettivo più simile. HA un senso abbastanza vicino comunque anche a adatto, opportuno, buono.

Il termine “propizio” si riferisce a qualcosa che favorisce o promuove un evento o una situazione positiva. Si usa principalmente per indicare che le circostanze sono favorevoli o vantaggiose per qualcosa o qualcuno.

Ad esempio, si può dire “Le condizioni meteorologiche sono propizie per una passeggiata in montagna” per indicare che il tempo è favorevole per fare una passeggiata in montagna. Oppure, “Questa è una propizia occasione per consolidare il nostro rapporto” per indicare che la situazione attuale è vantaggiosa per rafforzare un rapporto interpersonale.

In generale, il termine “propizio” viene utilizzato quindi per descrivere una situazione che è favorevole e che può essere sfruttata a proprio vantaggio.

Vediamo altri esempi usando anche qualche espressione già imparata:

  • “Dai, vedi che Francesca adesso sta da sola, L’occasione è propizia per attaccare bottone con lei!” In questo caso si sta invitando a cogliere l’occasione al volo, per non farsi scappare l’opportunità di andare a parlare con Francesca. 
  • Laddove le condizioni del mercato siano propizie, si possono ottenere profitti significativi”. La parola “laddove” (che abbiamo già visto insieme) viene utilizzata per indicare una situazione in cui le condizioni del mercato sono favorevoli, e il termine “propizie” indica che tali condizioni favoriscono l’ottenimento di profitti.
  • “La posizione della casa, a ridosso della valle, è propizia per godere di una vista panoramica”: quindi la posizione della casa è favorevole per godere di una vista panoramica perché si affaccia sulla valle.
  • “Il mercato azionario era in teoria propizio per gli investimenti nel settore tecnologico, ma vai a capire perché, qualcosa ha determinato il crollo del mercato in serata”. Dunque il mercato azionario era teoricamente favorevole per gli investimenti nel settore tecnologico, ma per un motivo che non si conosce c’è stato un crollo.
  • “Questa è una propizia occasione per mostrare il tuo talento artistico. Hai tutte le carte in regola, quindi non lasciartela scappare, mi raccomando“: La situazione è pertanto vantaggiosa per mostrare il proprio talento artistico in quanto si dispone delle capacità per mostrarle, si ha la stoffa giusta e occorre approfittarne.

Ci vediamo al prossimo episodio di Italiano Semplicemente. 

Donazione personale per italiano semplicemente

Se vuoi e se puoi, aiuta Italiano Semplicemente con una donazione personale. Per il sito significa vita, per te significa istruzione.

€10,00

– – – – –

Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

ISCRIVITIENTRA

Lo sbocco – ITALIANO PROFESSIONALE

Lo Sbocco

tutte le lezioni di italiano per il lavoro

i verbi professionali (audio-libro)

Descrizione

Questo approfondimento di italiano professionale riguarda gli sbocchi.

Parliamo soprattutto degli sbocchi lavorativi e professionali.

Per leggere e ascoltare l’episodio occorre essere membri dell’associazione Italiano Semplicemente. 

485 Prendere spunto

File audio disponibile per i soli membri dell’associazione Italiano Semplicemente (ENTRA)

Se non sei membro puoi registrarti qui

Video YouTube

Sapete cos’è uno spuntino?
È semplicemente un piccolo pasto. In inglese si direbbe uno snack. In italiano potremmo anche dire “una leggera refezione al di fuori o in sostituzione dei pasti principali”.
La refezione è, per dirlo in parole più semplici, un pasto.
Bene, allora si potrebbe pensare che lo spuntino sia il diminutivo di spunto.
Secondo questa logica anche lo spunto sarebbe un pasto. Sarebbe persino più grande dello spuntino!
Invece no. Lo spunto è un’occasione iniziale da cui si prende ispirazione.
Cosa significa? Posso usare il termine spunto in diversi modi. Oggi però mi interessa in particolare parlare della locuzioni prendere spunto (o trarre spunto) e offrire lo spunto.
Il primo modo per usarlo è quando si parla con una o più persone e si introduce un argomento di discussione collegandosi a qualcosa di cui si è già parlato. Questo però si fa quasi esclusivamente durante una lezione o una spiegazione o anche una conferenza, una riunione. Un po’ accademico e formale come contesto.
Quindi si prende l’occasione di introdurre un’idea, un progetto, un piano, a partire da qualcosa di già detto.
Es: se stiamo parlando di lingua italiana e di Dante Alighieri io potrei dire:

Vorrei prendere spunto da questo argomento per parlarvi del periodo storico in cui è stata scritta la divina commedia.

Spesso quando si fa questa operazione si può cambiare anche completamente discorso. L’importante è trovare un legame tra le due questioni. Trovare lo spunto, l’occasione, cogliere l’opportunità per agganciarsi.
Quando si prende spunto, spesso si aspetta l’occasione giusta per farlo. Si aspetta che si abbia una ragione, per trovare un collegamento che mi dia questa possibilità.

Vorrei prendere spunto da quanto detto poc’anzi da Giovanni sulla divina commedia per parlarvi di un aspetto particolare…

È un po’ come dire:

Colgo l’occasione per parlarvi di un aspetto particolare della divina commedia…
Vorrei collegarmi a quanto detto da Giovanni a proposito di Dante Alighieri…
Visto che si è parlato di Dante Alighieri, approfitto per parlarvi di…

Si può prendere spunto da qualcosa anche per fare una domanda:

Mi scusi, prendo spunto da quanto appena detto per farle una domanda…

È un linguaggio, come detto, che appartiene più al mondo accademico. Non dico che sia molto formale, ma neanche colloquiale.
Un secondo modo di usare prendere spunto è nel senso di imitare e ispirarsi.

Un pittore per dipingere un quadro può prendere spunto da un altro quadro, o dalla tecnica usata da un altro pittore.

È una sorta di punto di partenza, punto iniziale per trarre ispirazione, per prendere ispirazione, per prendere spunto, qualcosa da cui partire.
I due quadri potranno alla fine avere qualcosa in comune.
Ma il pittore può prendere spunto anche da un sogno, o da una persona o un’immagine che gli è rimasta impressa. Anche questa è più un ispirazione che un’imitazione.
L’imitazione e l’ispirazione vanno bene entrambe comunque per usare l’espressione.
Una squadra di calcio che vive un momento di difficoltà perché le vittorie non arrivano può prendere spunto da un’altra squadra che, in un momento simile, è riuscita a superare il problema.

Prendiamo spunto da loro!

È come dire:

Facciamo come loro, imitiamoli.

Si può anche prendere più di uno spunto:

Ti piace il dolce che ho fatto? Ho preso qualche spunto da una ricetta vista in TV.

Vale a dire: mi sono lasciata ispirare da una ricetta in TV. Ho visto una ricetta in TV e ho imparato due o tre cose che non conoscevo. Magari mi riferisco alla tecnica usata, o magari solo che la farina da usare è quella tipo 0 e che la temperatura del forno è di 180 gradi. Non è detto che io abbia copiato interamente la ricetta.
Queste sono le due modalità per usare prendere spunto.
Prendere spunto a volte si scrive con l’articolo: prendere lo spunto.
Si può fare sempre in realtà, ma si fa soprattutto per dare più importanza a ciò che si vuole dire, quindi ridurre il senso di “approfittare dell’occasione”, “agganciarsi a un discorso” e dare maggiore enfasi in discorsi più seri. Si avvicina al senso approfittare dell’occasione per riflettere.

L’essere umano dovrebbe prendere lo spunto dalla pandemia che stiamo vivendo per riflettere maggiormente su un modo di vivere più consapevole.
Le donne vittime di violenza da parte di uomini crescono sempre di più. Si dovrebbe prendere lo spunto da questo fatto per affrontare seriamente il problema.

Esiste anche offrire lo spunto. Non è difficile capire come si usa:

La pandemia che stiamo vivendo dovrebbe offrire lo spunto all’essere umano per riflettere maggiormente su un modo di vivere più consapevole.
L’aumentare de casi di violenza sulle donne ci deve offrire lo spunto per affrontare seriamente il problema.

Offrire lo spunto si usa sempre con l’articolo. Si può usare lo spunto o uno spunto o qualche spunto.

Questo di cui lei ha appena parlato mi offre lo spunto per introdurre un argomento interessante…
Vorrei offrire a tutti voi uno spunto di riflessione adesso…
Magari qualcuno può anche trarre spunto da questo episodio per una frase di ripasso.

Stavolta ho usato “trarre spunto” (anche con l’articolo se si dà enfasi) che è analogo a prendere spunto.
Che ne dite allora? Ripassiamo?

Bogusia:

Buonasera ragazzi, oggi voglio parlarvi pane al pane, vino al vino, perché stamattina, sentendomi in vena, ho messo a punto un ripasso con una caterva di espressioni di due minuti. L’ho subito spedito a Giovanni, ma è passato un pezzo prima di ricevere un suo riscontro. Questo non mi va per niente a genio perché non vi dico quanto mi sono scervellata fino a quel momento. Di volta in volta ho la sensazione che ciò che scrivo non sia abbastanza degno di nota. A volte perdo persino il lume della ragione , perché qualcosa non mi torna. Allora, memore di tutti questi miei interventi che restano senza nessun commento da parte sua per lungo tempo ci resto male . Questo è quanto. Ma non mi sono lamentata invano perché alla fine Gianni ha accolto le mie preghiere. Magari a voi non vi tange, ma mi farebbe specie, perché se fosse così non vi sareste sorbiti questo mio tentativo di ripasso.

Buttarsi a pesce

Buttarsi a pesce 

Buttarsi a pesce

Buttarsi a pesce. Un’espressione molto usata in tutta Italia.

Il motivo?

Perché si parla di occasioni, di ottime occasioni, spesso irripetibili, cioè di occasioni che non capitano molto spesso.

Un’occasione, sapete, è un’opportunità, qualcosa a volte che può dare grossi vantaggi se si approfitta immediatamente. Quando capitano cose di questo tipo, subito cerchiamo di approfittarne, perché l’occasione potrebbe scomparire. In questi casi ci buttiamo a pesce su questa occasione.

Significa fare qualcosa di getto, senza pensarci troppo, con grande entusiasmo, proprio come fanno i pesci quando accorrono sul cibo gettato loro in acqua.

Ho trovato una casa bellissima ad un prezzo molto conveniente e mi ci sono buttato a pesce!

Appena vede una ragazza carina, Giuseppe ci si butta a pesce!

Perché usiamo il verbo buttarsi? In realtà possiamo anche usare gettarsi. Ma non parliamo di buttare o gettare via qualcosa che non serve più. Non è questo il senso.

Il verbo è buttarsi, quindi siamo noi che ci buttiamo.

Questo verbo si usa spesso in realtà per indicare qualcosa che si fa velocemente, senza pensare, tipo approcciare una ragazza, fare un esame senza pensarci troppo, senza pensare ai rischi e ai problemi eventuali, senza aver paura, perché la ricompensa potrebbe essere molto alta!
Su questa occasione mi ci butto a pesce!