901 Il verbo scappare

Scappare (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: il verbo scappare lo conoscete?

Sì, certo, molto simile a “fuggire“, ma vale la pena come sempre spiegare le differenze.

Scappare infatti significa darsi alla fuga in modo rapido e precipitoso, talvolta in modo furtivo.

Abbiamo già discusso in passato su questo verbo, ma non fa mai male fare il bis aggiungendo qualcosina, soprattutto parlo di una espressione che vedremo alla fine dell’episodio.

Quindi scappare si preferisce a fuggire in tutte quelle occasioni in cui si vuole sottolineare non semplicemente la velocità nell’allontanarsi da qualcosa, ma quando siamo in una situazione pericolosa, o quando c’è una colpa o una responsabilità, quindi si scappa per sfuggire dalle responsabilità o per non subire le conseguenze di una colpa.

Si può scappare di prigione ad esempio, e questo si dice anche “evadere”.

Ogni volta che ci si sottrae a una situazione negativa o pericolosa, si vuole evitare qualcosa.

Ma ci sono altri usi comuni di questo verbo di cui vi voglio parlare.

Si usa ad esempio anche quando ci si allontana dalla famiglia o, come si suol dire, dal tetto coniugale: il marito di Maria è scappato di casa.

Anche un figlio può scappare di casa:

E’ scappato di casa alle 20 e anche la polizia lo sta cercando

Passiamo a: “di qui non si scappa!

Questa è una espressione che si usa spesso in situazioni che non si possono evitare. Non ci sono alternative o vie d’uscita.

Potrei dire a mio figlio che è inutile che cerca di evitare le interrogazioni, perché per superare l’anno scolastico bisogna studiare prima o poi: di qui non si scappa!

Si usa anche con le occasioni, le opportunità che non vengono colte e che quindi sono sfuggite, scappate:

Questa è un’occasione unica, non lasciartela scappare!

Questo mi ricorda anche l’espressione “!cogliere un’occasione al volo” di cui ci siamo già occupati.

Non solo una persona può scappare, e non solo un’occasione. Anche una battuta che non volevamo fare o una frase che non volevamo dire. Quando ormai è tardi, perché l’abbiamo pronunciata, possiamo dire:
Ops, scusa, mi è scappata!
Cioè: mi è uscita inavvertitamente, spontaneamente, senza pensarci. Si usa anche quando si fanno errori grammaticali.
Lo so, ho scritto un po’ senza apostrofo, Mi è scappato!
Se dite qualcosa di sconveniente o volgare o di maleducato e poi vi pentite:
Mi è scappato! Scusate!
Anche il verbo “sfuggire” (c’è un episodio in merito) si può usare in questi casi ma scappare è più colloquiale. Anche un colpo di fucile può scappare.
Stavolta però è più grave la disattenzione!
Se dimentico qualcosa posso ugualmente dire:
Lo so, dovevo chiamarti ma mi è scappato di mente!
Equivale a dimenticarsi in tal caso.

Può scappare da ridere, può scappare la pipì, può scappare una risata: Si tratta di impulsi emotivi o bisogni fisiologici che non si riescono a frenare o che sono impellenti.

Si usa anche nella forma scapparci (abbiamo già un episodio intitolato “ci scappa“) e in questo caso si indica una conseguenza inevitabile, specie se negativa, ma non è detto:

In Italia è sempre la stessa storia: finché non ci scappa il morto non si affronta mai un problema con serietà.
Nelle situazioni potenzialmente pericolose tipo risse, manifestazioni pubbliche, proteste di piazza eccetera, a volte capita che ci scappa il morto!
In senso positivo potrei dire ai mie figli:
Quest’anno se vi comportate bene e fate sempre i compiti, potrebbe scapparci un bel I-Phone per tutti e due.
Oppure durante una partita di calcio:
La squadra sta giocando bene, e ci può anche scappare la vittoria
In questi casi si indica una possibilità perlopiù insperata precedentemente.
C’è poi una bella espressione: “essere uno scappato di casa“.
Scappare da/di casa, come ho detto prima, sta per lasciare la casa, allontanarsi di casa fisicamente, ma essere uno “scappato di casa” (si usa solo la preposizione “di” in questo caso) sta ad indicare una persona che non ha un’immagine positiva. Un modo colloquiale per dire che questa persona è poco affidabile, poco organizzata, che vive in modo approssimativo. L’immagine di una persona appena scappata di casa è abbastanza chiara: improvvisazione, emergenza, trasandatezza. Uno scappato di casa  dà l’idea di una persona che non ha ben chiara nella vita la propria identità, il proprio mestiere, il proprio futuro.
Si può anche usare per indicare l’incompetenza, ma soprattutto la impresentabilità (anche dal punto di vista del modo di vestire), il fatto di essere inappropriati in un dato contesto.
E’ abbastanza offensivo.
Notate che “scappato” è usato come sostantivo, non come participio passato del verbo scappare, nonostante la frase funzioni lo stesso a volte anche se lo usiamo come verbo:
Sei uno scappato di casa!
Sembra uno scappato di casa!
Viene al lavoro vestito come uno scappato di casa
Non vogliamo scappati di casa a dirigere la nostra azienda!
Lionel Messi vincerebbe sicuramente lo scudetto in Italia anche se giocasse in una squadra di scappati di casa!
Non scappate adesso perché c’è il ripasso delle espressioni precedenti a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente.
Albèric: Non me la sento proprio oggi di fare un ripasso ma mica voglio deludere Gianni non fosse altro che per dargli manforte.
Ulrike: Io non ho la stoffa di creatività. Forte però dell’esempio di Albèric, oso farmi viva con queste 4 espressioni della nostra famosa rubrica dei due minuti.
Anne Marie: Anch’io sono a corto di idee, non sia mai detto però che sia così nullafacente da tirarmi indietro!
Edita: inventarsi un ripasso è diventato obbligatorio? Neanche ne avessimo bisogno come il pane! Ma va!
Peggy: ti sei appena tolta un sassolino della scarpa o sbaglio?
Karin: Si dà il caso che io debba prima recuperare tutte le lezioni per rimettermi al passo. Abbiate pazienza!
Marcelo: Neanch’io voglio che mi sia dato del nullafacente, preferisco pararmi il sedere con questa breve frase piuttosto che fare la figura del menefreghista.

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Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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423 Ci scappa

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Trascrizione

Giovanni: Anche oggi ci scappa un episodio di due minuti con Italiano Semplicemente.

Ho appena usato il verbo scappare.

Tutti voi conoscete il verbo scappare, che significa lasciare un luogo velocemente. Questo è il modo più comune di usare questo verbo:

Scusate ho un impegno, devo proprio scappare.

Appena abbiamo sentito la scossa di terremoto siamo scappati tutti di casa.

Un ragazzo è scappato dalla scuola.

Eccetera.

Scappare ha anche sensi un po’ diversi e non sempre ha a che fare con la velocità. Come nel caso di scappare dalla scuola.

Si può anche scappare dalle proprie responsabilità.

Il verbo si può usare ancora in senso diverso.

Posso dire ad esempio che mi è scappato il cane. Dico che “mi” è scappato perché magari è colpa mia, oppure è scappato da casa, è fuggito, o semplicemente perché è il mio cane che è scappato.

Però può scapparmi anche un film al cinema che invece volevo vedere. Questo significa che non mi sono accorto che al cinema davano quel film ma me ne sono accorto tardi. Quindi mi è scappato.

Anche in senso proprio, un ladro può scappare alla polizia. Il senso è simile.

In questo caso si può usare anche sfuggire allo stesso modo.

Hai visto il film in TV ieri sera?

No, mi è sfuggito.

In fondo il senso non è molto diverso. Se dico che:

Il ladro è sfuggito alla polizia.

C’è sempre l’idea del breve tempo a disposizione, come in scappare.

Io invece il film non me lo sono lasciato scappare. Era da tempo che volevo vederlo.

Anche qui c’è il senso di prendere qualcosa velocemente, quando ad esempio abbiamo poco tempo ma non ci riusciamo.

Anche le occasioni possono scappare ad esempio. Infatti non capitano tutti i giorni in quanto occasionali.

Inoltre può scappare anche una parolaccia o una qualsiasi parola dalla bocca. Non volevo dire quella parola ma mi è scappata involontariamente. Qui c’è il senso della mancanza della volontà.

Anche uno schiaffo può scappare.

Non volevi dare uno schiaffo a tua moglie vero? Ti è scappato?

Si, giuro che mi è scappato, non volevo!

Poi c’è un modo particolare di usare scappare (o scapparci).

All’inizio ho detto che anche oggi ci scappa un episodio. È come dire che anche oggi riusciamo a fare un episodio, troviamo il tempo di farlo.

È come dire riuscire a ottenere, ad avere, venire fuori, anche con sforzo e fatica.

Quando qualcosa di non programmato, o di poco probabile, diventa probabile, posso dire che “ci scappa”.

In questo caso quindi “ci scappa” significa che si riesce a fare qualcosa o a ottenere qualcosa di inaspettato e spesso di piacevole.

Se è bel tempo oggi forse ci scappa una partita a calcetto.

Siamo andati a vedere un film e ci sono scappate anche due risate.

È simile a rimediare ma c’è maggiormente il senso della piacevole sorpresa inaspettata.

Siamo andati a Roma, abbiamo visto 5 musei in un giorno e ci è scappata anche una visita al Colosseo.

Quest’anno sono riuscito a risparmiare molto denaro, quindi a Natale ci scappa forse anche la macchina nuova.

Infine, posso usare “ci scappa”, non solo quando scappa la pipi (quando è urgente!) e non solo per qualcosa di inaspettato e piacevole, ma anche con qualcosa di non voluto, cioè di involontario:

C’è stata una rissa fuori dal ristorante e c’è scappato il morto.

In Italia si dice spesso che a volte i problemi non vengono mai affrontati se non ci scappa il morto.

Adesso però parliamo di qualcosa di più piacevole.

Probabilmente sono passati due minuti (aivoglia!) ma ci facciamo scappare anche un bel ripasso.

Mariana: Giovanni ha dimenticato di dire che fare una scappata in un luogo è come fare una capatina.

Bogusia: giusto, un suggerimento però che potevi anche fargli prima. Ma meglio tardi che mai.

Ulrike: il buon senso però vuole che non si debbano alzare i toni.

Rafaela: Qualcuno potrebbe restarci male.

n. 173 – SFUGGIRE – 2 minuti con Italiano semplicemente

File audio

Trascrizione

Il ladro è riuscito a sfuggire alla polizia!

Mi è sfuggito un particolare!

Oh, scusa, ti ho dato un calcio ma giuro che mi è sfuggito!

Davvero ieri era il tuo compleanno? Scusa mi è sfuggito!

Avevo un appuntamento alle 12 ma mi è sfuggito di mente!

Mi deve essere sfuggito qualcosa

C’è qualcosa che mi sfugge!

A te invece non sfugge niente vero?

Ieri mi è sfuggita di bocca una parolaccia

Giovanni è un tipo sfuggente

Sono passato a casa solo di sfuggita

Sono riuscito a sfuggire un pericolo

Il condannato è sfuggito alla morte

Il bicchiere mi è sfuggito di mano

L’affare mi è sfuggito per un soffio

Queste sono alcune frasi di uso molto comune in cui si usa il verbo sfuggire, simile a fuggire, cioè scappare, correre via velocemente, e si tratta sempre di qualcosa di pericoloso o di rischioso.

Il ladro è riuscito a sfuggire alla polizia! (posso usare anche “scappare”)

Sono sfuggito all’inseguimento dei mie studenti

L’attore sfugge dai giornalisti (che lo inseguivano)
Il condannato è sfuggito alla morte (posso usare anche “scampare” in questo caso)
Luigi è riuscito a sfuggire dal pericolo dell’interrogazione

Si usa anche al posto di dimenticare, per rappresentare un pensiero che esce dalla mente:

Davvero ieri era il tuo compleanno? Scusa mi è sfuggito!

Avevo un appuntamento alle 12 ma mi è sfuggito di mente!

Altre volte quando non ci si accorge di qualcosa, magari per distrazione:

Credo ti sia sfuggito un particolare!

Mi deve essere sfuggito qualcosa

C’è qualcosa che mi sfugge! Non capisco!

A te invece non sfugge niente vero?

Si usa spesso dire: non gli sfugge niente!

Questo accade quando una persona è molto attenta, molto concentrata alle cose che accadono e si accorge di tutto ciò che succede attorno a lei.

Se qualcosa sfugge di mano, può essere un oggetto:

il bicchiere mi è sfuggito ed è caduto

Oppure in senso figurato, un affare, un’occasione positiva:

Quell’affare mi è sfuggito di mano, accidenti!

Se invece una cosa sfugge di bocca, spesso è qualcosa di cui dopo ci si pente di aver detto:

Ops! Mi sfuggita di bocca una parolaccia cazzo! Ops! Scusa mi è sfuggita ancora una volta!

Poi quando si fa qualcosa “di sfuggita“, questa cosa avviene velocemente, di corsa.

Ho visto che mi hai scritto una mail ma solo di sfuggita. Poi la guardo con calma.

Sono passato a casa di sfuggita per prendere un libro.

Ho mangiato di sfuggita per non fare tardi.

Infine se sei un tipo sfuggente, le cose sono due: o è difficile intrattenerti, perché tendi a sfuggire, oppure più in generale sei una persona che avita il confronto diretto, non guardi mai negli occhi chi ti sta davanti.

Ciao come stai?

Bene, ah scusa ho un po’ da fare!

…che tipo sfuggente!

Adesso non vi sarà sicuramente sfuggito che bisogna fare una frase di ripasso:

andre

Andrè (Brasile): buongiorno ragazzi, vorrei aprire una parentesi e commentare una notizia che mi è balzata agli occhi! Le forze americane hanno ucciso a Baghdad il generale iraniano Qassem Soleimani, una delle persone più importanti dell’Iran! Secondo me, hanno preso proprio una brutta piega gli Stati Uniti, o dovrei dire il President Trump! Una nuova guerra potrà essere messa a punto in men che non si dica! Abbiamo fede che tutto sia risolto in ambito diplomatico!

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L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!