Palese, palesare e palesarsi (ep. 1052)

Palese, palesare e palesarsi

audio mp3

    • Trascrizione

      Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di una parola che sembra un po’ presuntuosa! Sto parlando di “palese” e dei suoi amici “palesare” e “palesarsi“.

      Un proverbio dice:

      Chi si scusa senza essere accusato fa palese il suo peccato

      Cosa significa?

      Immaginate questa situazione: siete fuori, il sole splende, gli uccellini cantano, e improvvisamente… BOOM! Temporale improvviso e inizia a piovere a catinelle! Ecco, in quel momento, direi che è palese che il bel tempo è finito, giusto? Non c’è bisogno di un meteorologo per spiegarlo!

      “Palese”, quindi, si usa quando qualcosa è così ovvia che è evidente senza bisogno di spiegazioni aggiuntive. È come se fosse così chiaro da saltare agli occhi!

      Vediamo altri esempi:

      Era palese che il professore fosse un appassionato della lingua italiana, considerando che passava più tempo a spiegare le origini delle parole che a dare lezioni di grammatica!

      In questo esempio, “palese” indica qualcosa che è chiaramente evidente, ovvero l’interesse del professore per la lingua italiana, manifestato dal suo modo di insegnare.

      Alberico non faceva altro che ascoltare e ripetere e aveva abbandonato il libro di grammatica. Era la prova palese della sua dedizione al metodo di Italiano Semplicemente

      Questa era una prova chiara, evidente, lampante. Palese è un aggettivo simile anche a “nitido“, che abbiamo visto nel linguaggio del calcio ma che si usa anche in altri contesti.

      Usare l’aggettivo “palese” può però dare un’idea di presunzione, come ho accennato all’inizio. Questo perché quando si dice che qualcosa è palese, è quasi come dire: lo vedi anche tu no? E’ impossibile non vederlo! Come fai a non vederlo? E’ chiaro ed evidentissimo.

      E che dire di “palesare“? Beh, pensate a quel momento in cui vi rendete conto che il vostro amico ha un debole segreto per quella persona in particolare. Magari non l’ha mai detto esplicitamente, ma i suoi occhi brillano ogni volta che la vede. Ecco, potremmo dire che ha palesato i suoi sentimenti senza dire una parola! È come se il suo viso gridasse “Sì, mi piace!” più forte di un annuncio pubblicitario in TV!

      “Palesare” si riferisce all’azione di rendere evidente qualcosa che prima era nascosto o non chiaro. È come tirare fuori un coniglio da un cappello magico, solo che al posto del coniglio, c’è la verità!

      Tante cose si possono palesare. Le intenzioni innanzitutto.

      Le intenzioni sono un ottimo esempio di ciò che può essere palesato o che possono “palesarsi“.

      Immagina di trovarti in una situazione in cui qualcuno mostra comportamenti che suggeriscono un determinato scopo o desiderio, anche se non lo esprime apertamente. Questi segnali possono far emergere le intenzioni di quella persona, rendendole chiare o “palesi” agli altri.

      Le intenzioni possono anche palesarsi, cioè diventare evidenti, mostrarsi chiaramente, attraverso il linguaggio del corpo, le espressioni facciali e persino il tono della voce. Quindi le intenzioni sono sicuramente una delle cose che possono essere palesate o che possono palesarsi, e spesso lo fanno in modo sottile ma significativo!

      Ho usato “palesarsi” nel senso di rendersi palesi, come se le intenzioni facessero tutto da sole. In effetti si usa soprattutto in questo modo il verbo palesare.

      Per capire bene ricorro all”immagine di qualcosa che emerge dal buio o dal nulla all’improvviso.

      Tipo, immaginate di essere alla ricerca disperata di una soluzione a un problema, e all’improvviso, bam! La soluzione si palesa davanti ai vostri occhi come un flash di illuminazione improvvisa. È come se il vostro cervello dicesse: “Ecco, finalmente mi è venuta un’idea geniale!”

      “Palesarsi” dunque esprime qualcosa che diventa visibile o evidente da solo, senza bisogno di intervento esterno. È come se si rivelasse da sé, senza bisogno di essere spinto o forzato.

      Sicuramente questi tre termini: palese, palesare e palesarsi possono aiutarci a comunicare in modo più colorato e divertente. Quindi la prossima volta che qualcosa è così ovvia ed evidente ricordatevi di farli entrare in gioco!

      Anche una persona può palesarsi e lo può può fare in diversi modi.

      In senso letterale può mostrarsi fisicamente, quindi può palesarsi fisicamente, uscendo allo scoperto o presentandosi in un luogo specifico. Oppure può, in senso figurato, confidarsi, cioè può aprirsi e condividere i propri pensieri, sentimenti o esperienze con un’altra persona. Può anche manifestare la propria opinione, il proprio carattere o la propria personalità. E’ un altro modo questo di palesarsi, di uscire allo scoperto. Oppure può dichiararsi, cioè rivelare i propri sentimenti o intenzioni verso un’altra persona.

      Vediamo qualche esempio di persone e di altre cose che si palesano o che vengono palesate:

      Stavo nel parco a passeggiare, quando all’improvvso la mia ex moglie si palesa davati a me!

      oppure:

      L’allenatore era arrabbiatissimo per l’arbitraggio. All’inizio non ha detto nulla, ma poi ha palesato tutta la sua rabbia davanti alle telecamere.

      Era scomparsa una ragazza a Roma due giorni fa, ma fortunatamente ieri si è palesata spontaneamente e è voluta tornare a casa.
      Scusami, ma se la ami, non capisco cosa aspetti a palesarti con lei!
      Appena andato in carica, il Governo ha reso subito palesi le proprie intenzioni
      Allora, riprendendo il proverbio iniziale:
      Chi si scusa senza essere accusato fa palese il suo peccato
      Sta a significare che questa persona, che si scusa nonostante non sia stato neanche accusato, rende evidente, chiaro, lampante, che sia colpevole, che abbia fatto qualcosa di sbagliato!
      Allora, vi ricordate che adesso è il momento del ripasso? Verrebbe da chiedersi a cosa serva fare domande la cui risposta dovrebbe essere palese.
      Certo che vi ricordate! Allora palesatemi le vostre idee a riguardo.

      – – –

      Segue una breve canzone dal titolo “palese

      – – –

      Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

      Albéric: Avete presente la locuzione francese «Parlare della pioggia e del bel tempo?» Questo binomio inscindibile si riferisce a un dialogo che verte su cose banali della vita. Come “parlare del più e del meno” in italiano. Sebbene io possa sembrare un tipo restio a questo tipo di discorsi, in realtà dipende. A volte bisogna solo armarsi di pazienza quando un tizio ci attacca bottone parlando di nulla. Poi però, è palese che se a fare questo fosse una bellissima ragazza, vi direi: non me ne volete ma che me ne frega delle sue parole, la sua bellezza di per sè dice già abbastanza.

      Marcelo: Una volta, un amico mi ha domandato: “Sai qual è il viaggio più lungo che fai con uno sconosciuto?” Ovviamente io non lo sapevo ed era palese guardando la mia espressione. Così mi ha detto: “È quello che fai nell’ascensore ogni mattina prima di andare al lavoro con un vicino che non conosci per niente“. Poi aggiunge: “L’aria a volte si può tagliare con un coltello tanto è palpabile l’imbarazzo, perché si deve parlare anche se non si ha voglia! Il rovescio della medaglia però è che può nascere una nuova amicizia! Hai visto mai!

Indice, indicativo e emblematico (ep. 1051)

Indice, indicativo e emblematico

audio mp3

  • Trascrizione

    Emanuele: Come si chiamano le dita di una mano?

    C’è il pollice, l’indice, il medio, l’anulare e il mignolo.

    L’unico che serve ad indicare indovinate qual è?

    Chiaramente parlo dell’indice!

    Questo è un termine che si usa molto nella lingua italiana con diversi significati, ma tutti fanno riferimento in qualche modo al dito della mano. Tutti derivano dall’associazione con il dito della mano che usiamo per indicare, puntare o segnalare qualcosa.

    Ho detto “segnalare” e questo è, se vogliamo, il collegamento con l’ultimo episodio, in cui abbiamo parlato di “fare presente“, sebbene non fosse richiesto.

    Con il vostro Indice potete quindi far presente qualcosa a una persona. Ma il termine dicevo ha altri usi e significati legati al dito della mano.

    Infatti “Indice” può riferirsi a un segnale o un’indicazione di qualcosa. Ad esempio, l'”indice di pericolo” indica la presenza di un pericolo in un’area specifica.

    Quindi quando qualcosa è indice di pericolo, allora ci fornisce questa informazione, ci indica che c’è una forma di pericolo.

    Es:

    È aumentato il livello di inquinamento dell’aria in città, e questo è indice di pericolo per chi abita o lavora al centro.

    Con riferimento ai libri o a un testo di un documento, l’indice di un libro è una lista di argomenti o voci, solitamente situata all’inizio, che fornisce riferimenti numerici alle pagine dove possono essere trovati. Questo indice ci fornisce anch’esso un’informazione, ci indica le voci più importanti.

    Indice” può anche riferirsi a un numero o un valore utilizzato come punto di riferimento. Ad esempio, l'”indice di massa corporea” è un valore utilizzato per valutare il peso corporeo in rapporto all’altezza. Anche questo indice ci indica qualcosa.

    In ambito finanziario o economico, l'”indice” può indicare una misura statistica che rappresenta il valore di un gruppo di titoli o di un mercato nel suo complesso. Ad esempio, l'”indice azionario” rappresenta il valore medio di un gruppo di azioni. Anche questa è una indicazione.

    Insomma, il termine “indice” ha una vasta gamma di significati che ruotano attorno al concetto di indicazione, segnalazione, riferimento o misura.

    Qualunque informazione in realtà ci può indicare qualcosa, fornire qualche informazione, senza la necessità di voler misurare qualcosa o usare informazioni tecniche.

    Il concetto di “indice” può essere usato anche in contesti discorsivi più informali. In questo caso può essere utilizzato per introdurre un argomento o un aspetto che suggerisce o indica la presenza o la natura di qualcos’altro.

    Es:

    Le loro occhiate sospettose erano un chiaro indice di tensione tra di loro

    Questo esempio potrebbe essere utilizzato in una conversazione per indicare un comportamento o un atteggiamento che suggerisce la presenza di tensione o conflitto.

    L’aumento delle vendite è un buon indice di successo per la nostra nuova strategia di marketing.

    Questo è un modo per indicare un segnale o un elemento che suggerisce il raggiungimento di un obiettivo o di un risultato positivo.

    Oppure:

    Il suo sorriso mentre parlava dell’Italia è stato un chiaro indice di interesse per il Bel Paese.

    Se non vogliamo usare il termine “Indice“, informalmente possiamo usare diverse modalità: “questo vuol dire che”, “ciò significa che”, “è un segno che”, “è un indizio che”, “sembra indicare che” e così via.

    Queste espressioni sono più colloquiali e flessibili e adatte a conversazioni informali o situazioni meno formali rispetto all’uso di “indice di”.

    Si può usare anche “indicativo di” qualcosa, allo stesso modo di “indice di”, ma spesso il termine indicativo si usa da solo, senza preposizione seguente. In questo modo può avere due significati diversi.

    Può significare qualcosa che ci dà delle informazioni, che indica qualcosa, senza specificare cosa (dovrebbe essere scontato) oppure si utilizza per una misura approssimativa, solo indicativa, appunto, quindi non precisa. È simile a “più o meno” e “pressappoco”.

    Vediamo esempi di diverso tipo:

    Una temperatura del corpo è più alta o più bassa di 36-37 gradi può essere indicativa di una qualche problematica.

    Rispetto a “indice di”, questo utilizzo di “indicativo“, molto spesso si trova in ambiti più tecnici o comunque meno informali.

    Oppure:

    Un valore molto alto del livello di colesterolo nel sangue può essere indicativo di una cattiva alimentazione.

    Anche essere troppo magri può essere indicativo di una cattiva alimentazione, o di un metabolismo accelerato, o di una malattia o di un disturbo alimentare.

    Altro esempio, stavolta senza preposizione seguente:

    Negli ultimi anni le temperature medie sono state molto più alte del normale in tutta l’Italia e questo è indicativo secondo gli esperti, perché conferma la teoria del riscaldamento globale.

    Non posso usare “indice” in questo caso, perché indice è sempre seguito da “di”, “che” o una preposizione articolata, del, dello, della eccetera.

    Nell’ultimo esempio potrei dire, usando indice anziché indicatore:

    …questo è indice che la teoria del riscaldamento globale ha un fondamento di verità.

    Oppure:

    … questo è indice di come la questione del cambiamento ambientale sia un grande problema di tutti.

    L’uso di “indicativo” quindi, se non seguito da alcuna preposizione, non prevede di specificare: indicativo di cosa?

    Diciamo che è scontato, che si capisce dal contesto di quale indicazione stiamo parlando.

    Es:

    Non so se sia meglio, per vedere l’aurora boreale, andare in Finlandia a agosto oppure a ottobre. Certo, è indicativo che i prezzi degli aerei siano molto più alti a ottobre.

    Quindi sto dicendo che ho una indicazione importante. È Indicativo che i prezzi siano molto più alti a ottobre. Evidentemente, come è risaputo, per vedere l’aurora boreale è decisamente meglio andare a ottobre.

    Infine voglio parlarvi di “emblematico” che è qualcosa di simile a indicativo.

    Emblematico si riferisce a qualcosa che è rappresentativo o simbolico di un concetto più ampio. C’è spesso l’idea di un simbolo. Un emblema in effetti è un simbolo.

    Ma in senso figurato è qualcosa di particolarmente rappresentativo o significativo.

    Ad esempio, si usa spesso il “caso emblematico” o “l’esempio emblematico“. Esso rappresenta qualcosa, dimostra qualcosa, si può considerare a rappresentanza di qualcosa.

    Un caso emblematico è un esempio significativo o rappresentativo di un determinato fenomeno, concetto o situazione. È un esempio che è considerato particolarmente chiaro, rilevante o rappresentativo per comprendere un argomento specifico o illustrare una certa condizione.

    Es:

    è più facile imparare una lingua se si parla e si ascolta oltre a leggere e basta.
    I membri dell’associazione Italiano Semplicemente sono un caso emblematico perché imparano a comunicare molto più velocemente.

    Un altro esempio:

    I ragazzi che crescono dovendo affrontare delle difficoltà economiche sono più determinati quando diventano adulti. È emblematico il caso di Maria, che, partendo da zero, è riuscita a costruirsi una carriera di successo nel settore della moda.

    È possibile utilizzare “indicativo” in sostituzione di “emblematico“, ma solo in contesti in cui si intende indicare qualcosa che fornisce un’indicazione o un segnale di un concetto più ampio, e non tanto nel senso di rappresentare simbolicamente o essere esemplificativo di qualcosa.

    Ad esempio, potremmo dire:

    È indicativo il caso di Maria, il cui successo accademico e professionale suggerisce una forte determinazione e impegno nel perseguire i suoi obiettivi.

    In questo caso, “indicativo” viene utilizzato per sottolineare che il caso di Maria fornisce un’indicazione o un segnale della sua determinazione e impegno e magari la sua esperienza potrebbe anche suggerire che c’è probabilmente un legame tra difficoltà economiche e determinazione. Emblematico quindi è più forte rispetto a “indicativo” come concetto di legame tra una caratteristica e ciò che si vuole rappresentare.

    Indicativo” fornisce solo una indicazione, mentre “emblematico” va oltre, suggerendo che il caso di Maria rappresenta o simboleggia in modo esemplare la relazione tra difficoltà economiche e determinazione.

    Quindi, in effetti, “emblematico” ha una connotazione più forte e rappresentativa rispetto a “indicativo” quando si tratta di legami o relazioni tra caratteristiche e concetti più ampi.

    Giovanni: grazie Emanuele. Certo che episodi di questo tipo, che contengono un sacco di informazioni e soprattutto che durano più di dieci minuti sono emblematici perché in questa rubrica, che si chiama “due minuti con Italiano Semplicemente” quasi mai sono riuscito a rispettare la durata promessa. Questo episodio dunque rappresenta alla perfezione tutta la rubrica. Evidentemente però questo è un chiaro indice che ho sbagliato il nome della rubrica…

    A mia giustificazione, potrei dirvi che il nome della rubrica è solo indicativo della durata degli episodi. Assai indicativo…

    All’inizio Emanuele vi ha detto infatti che “indicativo” si può utilizzare anche per indicare una misura approssimativa, appunto, quindi non precisa. È ciò che ho appena fatto. D’altronde una indicazione ci fornisce solo qualche informazione, non ci dice tutto.

    Indicativo in questo caso è dunque simile a “più o meno” e “pressappoco“. Potrei dire che indicativamente ha questo significato.

    Quindi il nome della rubrica indica una durata solo indicativa.

    Domanda: ma Indicativa di cosa?

    Risposta: Indicativa della vera durata degli episodi.

    In questo caso posso specificare, se necessario, oppure no. Tanto si capisce lo stesso. Chiaramente non posso usare “indice” in questo caso, che non c’entra con l’approssimazione.

    Adesso un brevissimo ripasso dedicato alle indicazioni stradali. Ma prima una piccola canzoncina indicativa del mio livello di creatività.

    – – –

    Segue una breve canzone dal titolo “un amore indicativamente emblematico”

    – – –

    Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

    Marcelo: Io piuttosto che chiedere a qualcuno come raggiungere un luogo, preferisco seguire le indicazioni del mio navigatore. Ci sarà pure c’è il rischio di sbagliarmi ugualmente, ma almeno, evito di rinfacciargli il suo inutile aiuto e mandarlo a quel paese!