720 D’emblée

D’emblée (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: dopo aver visto tout court, visto che ci siamo continuiamo con i francesismi cioè con le parole o elementi o di origine francese che sono entrati nella lingua italiana ma restando in lingua francese. Stavolta tocca a d’emblée.

Si usa, analogamente a quanto avviene nella lingua francese, quando c’è qualcosa che avviene in modo rapido e inaspettato, quindi è abbastanza simile a all’improvviso, di colpo e di primo acchito. Quest’ultima locuzione la ricorderete tutti scommetto.

D’emblée, che un italiano non riesce a scrivere senza controllare come si scrive esattamente, rende bene l’idea della cosa improvvisa perché nella pronuncia è molto veloce e poi fa anche abbastanza figo perché si usa qualcosa di francese.

Potremmo anche dire che tout court e d’emblée a volte, possono essere usati nelle stesse occasioni con senso abbastanza simile.

Es:

Sono stato licenziato d’emblée

Quindi sono stato licenziato all’improvviso, su due piedi, senza preavviso.

Hanno cambiato le regole sul Green pass, e il mio Green pass è scaduto d’emblée.

La mia ragazza mi ha lasciato. Mi ha detto: non ti amo più. Così, proprio d’emblée.

Ecco, soprattutto in quest’ultimo esempio, ci sta bene sia d’emblée, che trasmette il senso di una cosa improvvisa, sia tout court, cioè in breve, senza tanti preamboli. Due concetti diversi ma ciò che arriva all’improvviso, spesso non è preceduto da alcun preambolo, alcuna premessa. Ecco perché i due francesismi finiscono per somigliarsi.

In genere quando si usa d’emblée è perché si vuole attirare l’attenzione sulla cosa che è arrivata di colpo.

Ho litigato con un ragazzo, e d’emblée mi sono ritrovato a terra immobilizzato. Era campione di judo!

Purtroppo questa pandemia ormai è diffusissima. Non può essere cancellata d’emblée da un vaccino.

Adesso ripassiamo qualche episodio passato. Ho dato tempo ai membri per prepararlo, quindi non dovete pensare che sia uscito così, d’emblée.

Peggy: Accidenti! Mi si è impallato di nuovo il cellulare. Visto che oramai io e il cellulare siamo un binomio inscindibile, sono soggetta a disorientamento quando le funzioni di questo oggettino vengono meno. D’altronde, mia madre ancora non ha tenuto fede alle parole di comprarmene uno nuovo. Oh! Come sono combattuta ora: me lo compro subito o aspetto mia madre che me lo regala?

Albéric: Non fare così. Cerca di tenere a bada tutta questa amarezza. Magari tua madre oggi è indisposta, e domani quando si ristabilirà, te lo comprerà in men che non si dica.

Ulrike: Su! Peggy, non cincischiare con il pretesto del cellulare malfunzionante. Continua a fare i tuoi compiti adoperando il mio computer, altrimenti ti perverrà qualche cazziatone da tuo padre. Non hai molte scelte. O così o Pomì.

Marcelo: Giusto! Rompi gli indugi e completa i compiti, cosi dopo vediamo insieme il programma “Ulisse – Il piacere della scoperta” di Alberto Angela, che ha debuttato in TV nel 1990.
Quanto mi sconfinfera! Un conduttore eccezionale, ha un fare sapiente e, tra l’altro, un certo non so che di affascinante. Dunque, ragazzi, ho accesso la TV sul giusto canale. Lo guardiamo, ok?

Rauno: Hai fatto una domanda retorica! Inutile dirti di no, tanto mi pare che tu ti sia già prefisso di guardarlo. Ti risparmio una mia risposta perché sarebbe sibillina e pertanto poco valevole di seria considerazione. Non mi pare comunque che il tuo comportamento sia molto rispettoso.

Leonardo: infatti, fai sempre cose del genere. Non vedo come possa farti capire che sei un dritto bell’e buono cercando ad ogni costo di ottenere tutto ciò che vuoi. Vai a capire quante volte mi hai tirato un tiro mancino! Secondo me ti servirebbe un bel rovescio come si deve sul viso!

Anthony: Smorziamo i toni, per favore! Siamo alle solite, litigate sempre. Dai, comportiamoci conformemente al principio del nostro incontro di oggi: ARMONIA.

Harjit: Al di là di tutto, sono d’accordo con Ulrike nel guardare questo il programma di Alberto Angela, che ci aiuta a capire qualcosa circa le meraviglie del mondo.

Sofie: Eh certo! Tuttavia, il rovescio della medaglia è la rinuncia a una bella festa all’insegna degli anni ’90 che si sta tenendo a casa di Anna.

Peggy: Raga, finalmente ho finito i compiti. Ahh! Tra 3 secondi inizia il programma. Faccio io il conto alla rovescia! 3. 2. 1, si parte!
Mannaggia! La pubblicità ha sforato il tempo anche questa volta.

425 Di primo acchito

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Trascrizione

Buongiorno a tutti e benvenuti nella rubrica due minuti con Italiano Semplicemente.

Oggi, prima di iniziare la spiegazione di una locuzione italiana, ascoltiamo un breve ripasso degli episodi precedenti dove viene usata l’espressione “di primo acchito“, che vi spiegherò dopo. Ascoltiamo un dialogo telefonico tra un ragazzo e i suoi genitori. Si parla del Natale 2020.

Emanuele (figlio): uè papino! ciao mammina!
Sedetevi che ho una domanda da farvi e non sarà una RETORICA. . . Non è che CI RESTERETE MALE se non scendo per Natale?

Anthony (padre) : Ao! ma sei scemo?! O magari ti è DATO DI VOLTA IL CERVELLO? Il Natale e stare tutti insieme in famiglia sono un BINOMIO INSCINDIBILE. Questa tua idea LASCIA IL TEMPO CHE TROVA!

Xiaoheng (madre) : eh sì, non dire STUPIDAGGINI! A suggerire una cosa del genere NON È COSA! TANTO COMUNQUE se non scendi, salgo io!

Emanuele: ma, mi state CAZZIANDO? Del fatto che sono giovane e IN QUANTO TALE eventuale portatore asintomatico del virus NON VE NE RENDETE minimamente CONTO? Se pensate che SGARRÒ alle disposizioni del governo così facilmente, correndo il rischio di infettarvi, STATE FRESCHI!

Anthony: di primo acchito, la tua proposta mi ha lasciato di STUCCO. Ma forse deve prevalere IL BUON SENSO.

Emanuele: eh già. Non ѐ che voglio stare lontano da voi. Ma il paese è di nuovo allo stremo. E A MALI ESTREMI, ESTREMI RIMEDI!

Xiaoheng: Mi arrendo. Non PUNTO I PIEDI. Al di sopra di tutto, l’importante è che sopravviviamo a questo brutto periodo. E così, FORTI DI questa esperienza, saremo una famiglia ancora più compatta. Allora ciao carciofino, ché devo chiudere. Ho una lasagna da prepararti. Te la porterà zio Ciro che salirà domani per lavoro.

Giovanni: dunque avete ascoltato questo breve e divertente dialogo tra un ragazzo, molto saggio e i suoi genitori. Il papà dice che di primo acchito, la proposta del figlio l’ha lasciato di STUCCO.

Di primo acchito è un’espressione che significa inizialmente, all’inizio. Si tratta della primissima impressione che si ha. Spessissimo la si usa con due t (acchitto), ma la forma corretta è acchito, con una sola t.

Possiamo usare questa espressione in tantissime occasioni, ogni volta che a seguito di una prima impressione, la sensazione o l’opinione cambia: inizialmente si pensa una cosa e poi un’altra.

Ad esempio:

Ho visto una ragazza che di primo acchito sembrava la mia fidanzata, poi in realtà ho visto che non era lei.

Avevo gli occhiali appannati per via della mascherina, e stavo calpestando un topo che di primo acchito mi sembrava un pezzo di legno.

Andare ad abitare sulla luna potrebbe di primo acchito sembrare un’assurdità, eppure qualche scienziato ci sta pensando!

Appare di primo acchito incomprensibile imparare l’italiano senza concentrare troppo l’attenzione sulla grammatica, eppure questi episodi di Italiano Semplicemente mi stanno facendo cambiare idea.

Un’espressione che si può usare anche allo scritto, ma non in contesti troppo formali. La forma con due t, sebbene scorretta (acchitto), nella forma orale è comunque più diffusa.