Lei vede o veda? (ep. 1068)

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Trascrizione

Trascrizione

Quando si dà del lei a una persona, sapete tutti che in genere si tratta di una persona che non si conosce, oppure di una persona importante, come un professore, un dirigente o anche semplicemente un collega con cui per rispetto o per formalità o abitudine si è deciso di avere un rapporto di questo tipo.

Ai ragazzi normalmente non si dà mai del lei e neanche tra loro i ragazzi si danno del lei, conseguentemente fino all’età si 18-20 anni una persona difficilmente usa lei al posto di tu.

Oggi, in particolare, voglio parlarvi dell’uso del verbo vedere in una precisa circostanza legata proprio al “lei”.

Iniziamo dal “tu”.

Quando si dà del tu (ma anche del lei) e si sta cercando di spiegare bene un concetto, può capitare di usare il verbo vedere in senso figurato. Si usa senza soggetto davanti.

Es:

vedi Giovanni, se ti dico queste cose è solo per darti un consiglio da amico.

C’è da dire che i giovani difficilmente usano il verbo vedere in questo modo. È un modo di esprimersi poco giovanile, e “vedi”, seguito spesso dal nome della persona con cui si parla (vedi Giovanni, vedi amico, ecc.) è qualcosa che si può semplicemente omettere perché ciò che aggiunge alla frase è solamente un tentativo di ingentilire la frase, oppure si usa per fare una battuta ironica o per darsi un tono, per sembrare più colto o superiore al nostro interlocutore. Per questo motivo attenzione al tono che usate.

In effetti a volte a me dà fastidio quando una persona mi parla e inizia la frase con “vedi”. Sembra quasi che si senta il bisogno di spiegarmi meglio un concetto, come se non avessi capito o che io abbia bisogno di riflettere perché sono stato troppo impulsivo o precipitoso. Suona anche un po’ compassionevole a volte, come a dire: te lo spiego meglio….

Comunque non è un “vedi” che è legato alla vista, ma è un Invito all’ascolto o alla riflessione. Un uso simile, nel senso che è sempre figurato, è quando si dice “io la vedo così”, “tu come la vedi?.

Ci siamo già occupati di queste frasi.

Questo, se diamo del tu.

Invece se diamo del lei, “vedi” diventa “vede”, oppure “veda” .

Abbiamo due possibilità quando diamo del lei. Quale delle due forme è corretta? Vedi o veda?In realtà si ritengono corrette entrambe. Anche se “vede” è molto più diffusa.Vediamo qualche esempio con vedi, vede e veda.

Vedi Marco, ti dico questo perché ti voglio bene. Se continui a arrabbiarti sempre così per ogni stupidaggine, può salirti la pressione o anche prenderti un infarto.

Vedi Laura, ciò che voglio dirti è che non è giusto giudicare una persona solo per le sue azioni passate.

Se diamo del lei invece:

Vede signora Bianchi, io mi fido di Giovanni a differenza di lei semplicemente perché mi fido delle persone in generale.

Vede Dottor Rossi, se le dico questo è perché so come sono andate le cose, si fidi.

Veda Signor Presidente, credo che bisogna analizzare la questione da diversi punti di vista.

Come capite, si sta cercando di spiegare bene qualcosa e si invita a “guardare”, a “vedere” la realtà per come la vede chi parla. È anche un modo per sembrare più riflessivi.

Poi c’è anche un altro uso particolare. In questo caso “veda” non si utilizza.

Mi riferisco a quando dico all’interlocutore che le cose stavano o stanno proprio nel modo come dico io. Es:

Vedi che avevo ragione io?Vede? Avevo ragione io.

Vede che in fondo non era cosi difficile?

Anche in questi casi è un vedere figurato.

Poi a volte la vista però sembra entrarci un po’:

Vedi come come sei bella quando sorridi?

In questi casi veda, come ho detto, non si usa.

Poi invece c’è anche un caso in cui, quando si dà del lei, si usa solamente “veda”, ma il contesto è differente.

Parliamo della locuzione “vedere di”. Attenzione perché in questo caso non ci rivolgiamo con gentilezza. Ce ne siamo già occupati in un episodio, ma in quella occasione non ho fatto esempi dando del lei.

Esempio:

Veda di stare zitto!

Veda di sbrigarsi se non vuole essere licenziato!

Veda un po’ di farsi gli affari suoi!

Si tratta della forma imperativa presente del verbo vedere. Però stiamo dando del lei.

Riassumendo, quando si usa il “lei”, sia “vede” che “veda” sono corretti quando si dà una spiegazione, ma “vede” è più comune e si usa in situazioni più o meno formali, mentre “veda” è più letterario e ancora più formale.

Entrambe le forme sono considerate corrette nella lingua standard ma “vede” è decisamente più utilizzato.

Non si usa “veda” ma solo “vede”, però, quando invito una persona a osservare che qualcosa era proprio come dicevo io.

Infine si usa solamente “veda” nella locuzione “vedere di”.

Adesso vedete di fare un ripasso come si deve.

Parliamo dell’Italia. Quale luogo dell’Italia preferite e perché.

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

– – –

Marcelo: Scegliere il mio posto preferito dell’Italia, nevvero, è la decisione più difficile per un innamorato del bel paese. Quanto è vero Iddio che quest’estate prendo un aereo e ci vado! Però, se mi vedessi costretto a scegliere un posto, sceglierei la Toscana. È un posto che mi fa impazzire, perché? Per la belleza dei suoi tramonti, i suoi vigneti, la qualità del vino, i crostini di fegatini, il tartufo nero, il pecorino, e chi più ne ha più ne metta! E voi, che ne dite, mai stati in Toscana?

Jennifer: Vedi Gianni, per noi che amiamo l’Italia è difficile scegliere un posto specifico. L’Italia è gremita di posti bellissimi. Se mi permettete di predicare un po’, sceglierei il luogo dove vivo ora, l’Aruzzo. Fuori dalla finestra vedo gli infiniti uliveti punteggiati di case isolate. All’orizzonte c’è il Corno Grande, che fa parte del Grand Sasso, ancora innevato e ad est si vede il mare. Oggi sulla schiena sento il calore del sole. Scrivendo questo ignoro che il giardino è un disastro e che la schiena non vuole affrontare il lavoro che è un dovere. Nel momento in cui dovessi scegliere tra qui e Manchester non ci sarebbero dubbi, rimarrei qui. Ho già dato e sono felice in pensione.

Vederci giusto (ep. 1010)

Vederci giusto

DURATA MP3: 8 min. circa

Descrizione: benvenuti nell’episodio numero 1010 della rubrica due minuti con Italiano Semplicemente.

“Vederci giusto” indica la capacità di fare valutazioni o previsioni accurate su una situazione o un argomento specifico.

Proponiamo anche una serie di esercizi per testare il grado di comprensione di questo episodio.

A partire dal numero 1001, gli episodi di questa rubrica sono solamente per i membri dell’associazione.

Alla fine dell’episodio proponiamo delle frasi di ripasso degli episodi precedenti formulate e registrate dai membri dell’associazione, dedicate proprio all’intuizione.

Marcelo: grazie Gianni, ogni episodio arricchisce il nostro lessico ed è un prezioso viatico per affrontare le sfide del nostro apprendimento. avevo intuito che avresti spiegato questa locuzione, ma solo perché me ne avevi accennato ieri durante la videochat

Ulrike: Mio marito ha un aspetto malaticcio oggi, nonostante mi dica di sentirsi bene. Qualcosa non mi torna però, anzi, ho sentore che non me la racconti giusta. Penso che faccia il duro per non mancare allo stadio per la partita della sua squadra del cuore. Valli a capire i tifosi di calcio!

Se volete, saremo felici di avervi tra noi. Guardate tutti i vantaggi sulla pagina dell’associazione.

ENTRAADERISCI

Constatare – VERBI PROFESSIONALI (n.68)

Il verbo CONSTATARE

Descrizione

Il verbo constatare è il numero 68 dei verbi professionali.

Durata: 11:26 minuti

Testo e audio MP3 sono disponibili solo per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente (ENTRA)

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491 Vedi di

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Quando diamo un consiglio ad Vedi di (scarica audio)

Quando diamo un consiglio ad una persona, come possiamo iniziare? Soprattutto se vogliamo spingere una persona, magari un amico, a fare qualcosa, ci sono diversi modi. Dipende un po’ da ciò di cui stiamo parlando e anche se questa cosa influisce su chi parla. E come facciamo a seconda che si tratti di qualcosa di simile a una richiesta, un favore, e meno di un consiglio?

Cerca di smettere di fumare!

Secondo me dovresti andare più piano con la macchina

Posso dirti una cosa? Perché non smetti di lamentarti?

Mi permetto di dirti che, secondo me, dovresti chiedere scusa a tua madre.

In queste frasi prevale a volte la cortesia, altre volte la stanchezza di vedere una situazione negativa che non cambia, o anche la curiosità.

Se questa cosa ci dà fastidio, possiamo decidere di essere gentili, oppure no, e allora il consiglio diventa un rimprovero:

Ma perché non smetti di fumare? Mi dà fastidio che ti fai del male così!

Che aspetti a rallentare? Vai troppo forte!

E piantala di lamentarti!!

Dai, che pizza che sei, smettila!

Chiedi scusa a tua madre e basta! Non ti sopporto.

Se vogliamo essere brevi, sintetici, categorici (cioè che non vogliamo una replica, una risposta a ciò che diciamo) e nello stesso tempo irritati perché la cosa riguarda anche noi, uno dei modi è usare il verbo “vedere” in questo modo:

Vedi di smetterla di parlare, mi dai fastidio!

Ehi, vedi di star zitto!

Vedi di rallentare, se non vuoi che io alzi la voce.

Vedete di fare silenzio mentre dormo, ok?

Vedete di finire il lavoro entro domani! Mi raccomando!

Vedi di toglierti da davanti alla TV!

Avevo fatto un accenno a questo uso di vedere in un episodio passato in cui si parlava di “vedi un po’ e vediamo un po’. Ma in questo caso c’è la preposizione “di”.

Il modo più corretto per chiamare una frase di questo tipo è “esortazione” . In effetti esiste il verbo esortare, che non è offensivo.

Esortare significa indurre a un certo comportamento, spingere a fare qualcosa facendo leva sugli affetti o sulla ragione; incitare, spronare.

Vedi di andare piano!

Equivale a:

Ti esorto alla prudenza (o a essere prudente).

Una prima differenza è che esortare vuole la preposizione “a”.

La differenza più importante è che usare “vedere di” è molto colloquiale come modalità, e chi la usa in qualche modo è in una condizione di superiorità, come un genitore o un datore di lavoro. C’è irritazione sicuramente.

Se non siete in una condizione simile non è consigliabile usare il verbo vedere in questo modo. Infatti sarebbe come dire che se non segui il mio consiglio puoi immaginare cosa potrebbe succedere. Suona come una minaccia!

Anche un po’ sgarbato e maleducato come “consiglio”. Senza dubbio. Dipende anche dal tono.

Spesso si usa proprio sotto forma di minaccia. Attenti al tono e alla differenza tra una minaccia e una frase arrabbiata:

Vedi di star zitto…

Vedi di andartene…

In casi estremi può anche sostituire o integrare la parolaccia italiana più famosa:

Vedi di toglierti dalla mia vista!

Vedi di andare a quel paese!

E adesso, non dovrei dirlo, ma vedete di fare un bel ripasso!!

Anthony: Questa mattina AVEVO proprio SENTORE che SAREBBE TOCCATO A ME scrivere un ripasso. Allora non ELUDO alle mie responsabilità IN QUALITÀ DI membro del gruppo e VEDO DI SFODERARNE uno CON I FIOCCHI. Era nessun altro che la capa Ulrike ad esortarmi a darmi da fare. PAVENTANDOMI la sua reazione se sono VENUTO MENO a questa sua esortazione, mi sono messo all’opera DI BUONA LENA.

Ulrike: apprezzo il tuo entusiasmo IN QUANTO mio collaboratore. Però molte volte nel passato, erano sia la scarsa qualità del tuo lavoro sia la tua inclinazione ad usare le parolacce davanti ai clienti a farmi CADERE LE BRACCIA. Non voglio che esca di nuovo un OBBROBRIO come il tuo ultimo tentativo.

Anthony: agli ordini, capo. MI MUNISCO di attenzione e con questo ripasso ambisco a farne uno che piacerà IN TOTO ai nostri clienti (cioè i nostri amici membri del gruppo). persona, come possiamo iniziare? Soprattutto se vogliamo spingere una persona, magari un amico, a fare qualcosa, ci sono diversi modi. Dipende un po’ da ciò di cui stiamo parlando e anche se questa cosa influisce su chi parla. E come facciamo a seconda che si tratti di qualcosa di simile a una richiesta, un favore, e meno di un consiglio?

Cerca di smettere di fumare!

Secondo me dovresti andare più piano con la macchina

Posso dirti una cosa? Perché non smetti di lamentarti?

Mi permetto di dirti che, secondo me, dovresti chiedere scusa a tua madre.

In queste frasi prevale a volte la cortesia, altre volte la stanchezza di vedere una situazione negativa che non cambia, o anche la curiosità.

Se questa cosa ci dà fastidio, possiamo decidere di essere gentili, oppure no, e allora il consiglio diventa un rimprovero:

Ma perché non smetti di fumare? Mi dà fastidio che ti fai del male così!

Che aspetti a rallentare? Vai troppo forte!

E piantala di lamentarti!!

Dai, che pizza che sei, smettila!

Chiedi scusa a tua madre e basta! Non ti sopporto.

Se vogliamo essere brevi, sintetici, categorici (cioè che non vogliamo una replica, una risposta a ciò che diciamo) e nello stesso tempo irritati perché la cosa riguarda anche noi, uno dei modi è usare il verbo “vedere” in questo modo:

Vedi di smetterla di parlare, mi dai fastidio!

Ehi, vedi di star zitto!

Vedi di rallentare, se non vuoi che io alzi la voce.

Vedete di fare silenzio mentre dormo, ok?

Vedete di finire il lavoro entro domani! Mi raccomando!

Vedi di toglierti da davanti alla TV!

Avevo fatto un accenno a questo uso di vedere in un episodio passato in cui si parlava di “vedi un po’ e vediamo un po’. Ma in questo caso c’è la preposizione “di”.

Il modo più corretto per chiamare una frase di questo tipo è “esortazione” . In effetti esiste il verbo esortare, che non è offensivo.

Esortare significa indurre a un certo comportamento, spingere a fare qualcosa facendo leva sugli affetti o sulla ragione; incitare, spronare.

Vedi di andare piano!

Equivale a:

Ti esorto alla prudenza (o a essere prudente).

Una prima differenza è che esortare vuole la preposizione “a”.

La differenza più importante è che usare “vedere di” è molto colloquiale come modalità, e chi la usa in qualche modo è in una condizione di superiorità, come un genitore o un datore di lavoro. C’è irritazione sicuramente.

Se non siete in una condizione simile non è consigliabile usare il verbo vedere in questo modo. Infatti sarebbe come dire che se non segui il mio consiglio puoi immaginare cosa potrebbe succedere. Suona come una minaccia!

Anche un po’ sgarbato e maleducato come “consiglio”. Senza dubbio. Dipende anche dal tono.

Spesso si usa proprio sotto forma di minaccia. Attenti al tono e alla differenza tra una minaccia e una frase arrabbiata:

Vedi di star zitto…

Vedi di andartene…

In casi estremi può anche sostituire o integrare la parolaccia italiana più famosa:

Vedi di toglierti dalla mia vista!

Vedi di andare a quel paese!

E adesso, non dovrei dirlo, ma vedete di fare un bel ripasso!!

Anthony: Questa mattina AVEVO proprio SENTORE che SAREBBE TOCCATO A ME scrivere un ripasso. Allora non ELUDO alle mie responsabilità IN QUALITÀ DI membro del gruppo e VEDO DI SFODERARNE uno CON I FIOCCHI. Era nessun altro che la capa Ulrike ad esortarmi a darmi da fare. PAVENTANDOMI la sua reazione se sono VENUTO MENO a questa sua esortazione, mi sono messo all’opera DI BUONA LENA.

Ulrike: apprezzo il tuo entusiasmo IN QUANTO mio collaboratore. Però molte volte nel passato, erano sia la scarsa qualità del tuo lavoro sia la tua inclinazione ad usare le parolacce davanti ai clienti a farmi CADERE LE BRACCIA. Non voglio che esca di nuovo un OBBROBRIO come il tuo ultimo tentativo.

Anthony: agli ordini, capo. MI MUNISCO di attenzione e con questo ripasso ambisco a farne uno che piacerà IN TOTO ai nostri clienti (cioè i nostri amici membri del gruppo).

n. 165 – COME LO VEDI – 2 minuti con Italiano semplicemente

File audio

Trascrizione

Giovanni: Ciao amici, come la vedete se in questo episodio n. 165 della rubrica due minuti con italiano semplicemente, parliamo del verbo vedere?

Come la vedi, come lo vedi, come la vedete, eccetera sono un modo per chiedere un parere, un modo informale per chiedere a una persona di esprimere il proprio punto di vista. È come dire che/cosa ne pensi? Dimmi la tua opinione in proposito.

Usare il verbo vedere rende bene l’idea del diverso punto di vista, di occhi diversi che osservano la stessa situazione.

Si usa molto nella lingua parlata, tra amici soprattutto, ciò non toglie che si possa usare anche con i colleghi di lavoro, ma di sicuro non nello scritto.

È uno dei tantissimi modi in realtà che ci sono per chiedere l’opinione altrui.

Guarda un po’ questo bel vestito che ho acquistato, come lo vedi addosso a me?

In questo caso dico “come lo vedi” usando “lo” perché parlo del vestito, ma se parlo di cose femminili o di idee o punti di vista si usa normalmente il femminile.

La mia nuova fidanzata è carina vero? Come la vedi?

– la vedo bene, è carina, abbiamo gli stessi gusti.

Ho intenzione di sposarmi con lei sai? Come la vedi questa cosa?

– Questa non la vedo bene invece. Sei sicuro?

Quando uso questa espressione spesso si fa una previsione per il futuro, come si capisce in questo ultimo esempio, ma forse è più chiaro nel prossimo.

Domani giochiamo contro la Juventus, tu come la vedi?

Non la vedo bene per niente, la vedo malissimo anzi!

In questi casi di previsione del futuro si usa, quando non è buona, anche “la vedo brutta” (e non solo la vedo male), oppure “la vedo proprio brutta“, che è il contrario di “la vedo bene”. Non si dice invece “la vedo bella”.

Come la vedete adesso una frase di ripasso?

Ulrike (Germania 🇩🇪):

Accidenti, il gasolio del riscaldamento è esaurito anzitempo, temo sia sufficiente appena appena per una manciata di giorni. Spero in un rifornimento prima delle feste o almeno subito dopo Santo Stefano. Domani non appena avrò finito la colazione, mi metto a tallonare il fornitore del gasolio telefonicamente. Casomai mi dicesse di no, non risponderei più di me stessa 😵. Però non voglio accusare il colpo anzitempo. Fra poco vado a tranquillizzarmi con una buona pizza, funzionerà senzaltro.

Camille (Libano 🇱🇧): ‘Inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con italiano semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!

24 – NON VEDO – 2 minuti con Italiano semplicemente

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Trascrizione

Emanuele: PAPÀ, vai più veloce con questa macchina! andiamo! Non cincischiare!

Giovanni: Non vedo come possa riuscirci, con questo traffico.

Non vedo come possa riuscirci.

Se io “non vedo” qualcosa non sempre significa che i miei occhi non funzionano o che ho dei difetti alla vista.

In quel caso avrei detto “non ci vedo“, nella maggioranza dei casi. Se invece dico “non vedo” , spesso quello che non c’è non è la vista ma è una soluzione ad un problema.

Se tolgo la negazione invece significa che si cercherà una soluzione. Si usa anche “vedere di” in questo caso.

Tu vedi soluzioni a questo traffico?

Io no. Io non vedo alcuna soluzione. Ma adesso vediamo di farci venire qualche idea ok?

Quindi “non vedo” è come dire: non riesco a trovare soluzioni, oppure non ho nessuna idea di come fare.

Non vedo come”: Spesso “come” segue subito dopo. Infatti “come” si usa, tra le altre cose, sempre quando si devono risolvere problemi. Come facciamo? Come si può fare? Mi spieghi come hai fatto?

Emanuele: Allora papà, come facciamo? Non vedo proprio come uscire da questo traffico.

Giovanni: Ok, ok, però adesso vedi di fare un po’ di silenzio ok?

Emanuele: OK ok, vedrò di riuscirci altrimenti questi due minuti non finiranno mai.

Giovanni: ok, vedi come puoi fare.

Emanuele: papà, è finito il tempo! Abbiamo sforato un’altra volta!

Esercizi

24 – NON VEDO

1. in generale se dico “non ci vedo” (a) non vedo me stesso (b) non vedo come risolvere un problema (c) ho dei difetti alla vista.

2. “non vedo come…” è spesso come dire: non riesco a trovare _ _ _ _ _ _ _ _ _.

3. “non vedo” spesso viene seguito da _ _ _ _ sovente per riferirsi al fatto che non ho nessuna _ _ _ _ di come fare.

4. invece “vedi di” si usa per chiedere a qualcuno o dare _ _ _ _ _ _ a qualcuno.

5. frase: non ce la faccio più. Vedi _ _ spegnere quella musica e lasciarmi in pace.

6. Mannaggia! non _ _ vedo quasi niente, devo assolutamente fare una visita da un oculista.

7. Mamma mia! Non vedo _ _ _ _ uscire da questa situazione disastrosa.

Soluzioni:

1. a) e c)

2. “non vedo come…” è spesso come dire: non riesco a trovare SOLUZIONI.

3. “non vedo” spesso viene seguito da Come, e sovente per riferirsi al fatto che non ho nessuna IDEA di come fare.

4. invece “vedi di” si usa per chiedere a qualcuno o dare ORDINI a qualcuno.

5. frase: non ce la faccio più! Vedi DI spegnere quella musica e lasciami in pace.

6. Mannaggia! non CI vedo quasi niente, devo assolutamente fare una visita da un oculista.

7. Mamma mia! Non vedo COME uscire da questa situazione disastrosa.

 

 

 

Guardarsi da

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LINK UTILI

Trascrizione

Ciao a tutti da Giovanni, italianosemplicemente.com.

Oggi voglio parlarvi dell’espressione “guardarsi da”, molto usata nel linguaggio di tutti i giorni da tutti gli italiani. È interessante però aprire una parentesi sul verbo guardare.

Conoscete tutti il verbo guardare che significa utilizzare gli occhi. È simile a vedere. Per guardare occorre usare i nostri occhi, ma guardare non sempre implica il vedere. Non è chiaro?

Dove stanno le scarpe? Ho guardato nella scarpiera ma non le ho viste, eppure erano lì.

Per guardare è sufficiente dirigere lo sguardo in un punto, senza necessariamente essere consapevoli di ciò che si guarda. Quello è vedere.

Il verbo guardare è anche simile ad osservare.

Ci sono molti verbi simili a guardare, a dire il vero, dipende dal modo in cui guardiamo qualcosa, dal modo in cui usiamo i nostri occhi.

Osservare ad esempio indica il guardare con attenzione, esaminare, scrutare. Anche per osservare ci vogliono gli occhi. Ne abbiamo bisogno quasi sempre. A meno che non sto osservando il tuo comportamento, oppure se osservo una regola, cioè se la rispetto.

Esaminare poi si usa per fare oggetto di esame, considerare attentamente, analizzare. Per esaminare non sempre si usano gli occhi. Anche un non vedente può esaminare qualcosa. L’obiettivo è verificare se questo qualcosa supera una prova, un esame, appunto. Dicevo di scrutare,

Scrutare significa indagare, esaminare a fondo una cosa, quindi ancora una volta con attenzione, per cogliere aspetti difficilmente osservabili. Quindi devo sforzarmi un po’ per scrutare, se sto guardando qualcosa. Ma non sempre guardo.

Quando guardo, se scruto devo aguzzare la vista (o lo sguardo) a meno che non sto scrutando le profondità del cuore, o l’animo umano o i misteri dell’oceano, o quelli della fede.

Si tratta di una ricerca molto attenta, finalizzata a vedere, ma anche a trovare, identificare qualcosa di non semplice.

Poi c’è sbirciare, molto simile a scrutare, ma molto più legato alla vista.

Sbirciare è guardare con la coda dell’occhio. Si dice anche così per non farsi vedere, per osservare senza farsi notare, stando attento a non essere visto. Come si fa a sbirciare? Posso sbirciare una ragazza guardandola di nascosto, magari la guardo dal buco della serratura di una porta. Oppure uno studente, durante un compito, può sbirciare il compito del vicino di banco per copiarlo. Per sbirciare possiamo anche dare una veloce occhiata, di sfuggita.

Ehi, non sbirciare!

Dai, solo uno sguardo di sfuggita, ti prego!

Si dice anche così: guardare di sfuggita.

Poi c’è anche spiare, cioè guardare di nascosto per curiosità o interesse.

Guardare diventa guardarsi nella forma riflessiva. Attenti però. Per guardarsi occorre essere in due? Volendo si.

Due innamorati possono guardarsi negli occhi. In questo caso una persona guarda l’altra negli occhi: si guardano.

Ma volendo anche da solo posso guardarmi. Ad esempi guardarsi allo specchio la mattina per lavarsi i denti.

Attenzione adesso: guardarsi da qualcuno cosa significa?

E guardarsi da qualcosa?

Quando c’è la preposizione “da”, il senso è quello di difendersi, stare attento a un pericolo, assicurarsi che tutto vada bene. Si può dire anche “stare in guardia da” con lo stesso significato. Ad esempio:

Io mi devo guardare da Franco

Questo vuol dire che devo stare attento a Franco, perché potrebbe essere un pericolo per me.

Guardati dall’ascoltare I consigli di Giuseppe.

Sto dicendo che i consigli di Giuseppe potrebbero essere pericolosi quindi sono una cosa da cui guardarsi.

Spesso, per rafforzare, si usa anche aggiungere “bene” :

Giuseppe si deve guardare bene (o deve guardarsi bene) dal credere alle parole di Lucia.

Quindi guardarsi o guardarsi bene da qualcuno o qualcosa indica lo stare lontano o almeno stare attento a qualcosa.

A volte posso anche togliere la preposizione “da” ma deve essere scontato, sottinteso di quale pericolo stiamo parlando. Esempio:

Se vai in giro di notte a Roma devi guardarti sempre le (o alle) spalle.

Oppure posso dire:

Andare in giro di notte da sola? Me ne guardo bene!

Se dico “me ne guardo bene” voglio dire che sono convinto di non voler fare qualcosa. Anche qui non c’è “da” ma è scontato. La frase completa sarebbe:

Me ne guardo bene dall’andare in giro di notte da sola.

Adesso prova tu a rispondere:

Andiamo in montagna questa estate?

In montagna? Me ne guardo bene! Andrò al mare invece.

Il che equivale a dire :

Me ne guardo bene dall’andare in montagna! Andrò al mare invece.

Vogliamo smetterla di ascoltare gli epusodi di italiano semplicemente?

Cosa? Me ne guardo (bene dallo smettere)..

Spero che ve ne guardiate bene veramente dallo smettere di ascoltare gli episodi di italiano semplicemente.

In questo caso ci “ascoltiamo” nel prossimo episodio!

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