Uso di “Ce ne” per esprimere quantità con enfasi

Uso di “ce ne” e “ne” (ep. 1185)(scarica audio)

Trascrizione

Ciao a tutti e benvenuti!

Oggi vediamo insieme un’espressione molto usata dagli italiani, specialmente quando vogliono sottolineare una quantità rilevante, o un livello elevato di qualcosa. In generale si può usare per evidenziare qualsiasi cosa di esagerato.
Parliamo dell’uso di “ce ne”.

Ne abbiamo parlato altre volte, ad esempio nell’episodio dedicato a “ce ne vuole” e anche in quello dedicato a “ce ne fossero“. Riguardo alla singola particella “ce”, non dimentichiamo poi l’episodio dedicato, che risale al 2017.

L’episodio di oggi è vicino al primo di questi tre episodi.

Vediamo cosa intendo per utilizzo nel caso di esagerazione e quantità:
Es:
Ce ne manca ancora di tempo alla riunione dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente!

Qui l’idea è che “ce ne” anticipa una quantità non specificata ma rilevante, grande. In questo caso parliamo di tempo che manca alla riunione dei membri, che sarà a settembre e si terrà in Umbria.

Ce ne manca di tempo! = manca ancora tanto tempo!
Versione neutra o meno enfatizzata:
Manca ancora molto tempo.
Altro esempio:

Ce ne sono di ragazze da queste parti!

Qui “ce ne sono” mette l’accento sulla quantità. È come dire: “altroché se ce ne sono!”.
Versione meno enfatica:

Ci sono molte ragazze qui.

Quella con “ce ne” spesso può assumere la forma di una domanda retorica quasi a chiedere una conferma a qualcuno.

Es:
Certo che ce ne vuole di pazienza per sopportarti! No?

Cioè: ne serve davvero tanta!
Versioni neutra:
Serve molta pazienza.

Ce n’è di gente al mare oggi!

Cioè: c’è tantissima gente!

Versione neutra: c’è tanta gente al mare!

Insieme, “ce ne” si usa quindi per introdurre con forza la quantità di qualcosa, prima del verbo.

Ce ne sono di problemi in quella famiglia!

Sottintende: molti e seri!

Versione neutra: Ci sono molti problemi in quella famiglia.

Ce ne vuole di coraggio per fare una cosa del genere!

Cioè: ci vuole tantissimo coraggio.

Versione neutra: Serve molto coraggio per fare una cosa del genere.

Ce n’è di traffico oggi!

Cioè: ce n’è tantissimo, troppo!

Versione neutra: C’è molto traffico oggi.

Ce ne metti di tempo a rispondere ai messaggi, eh!

Allude ironicamente al fatto che ci metti tanto tempo.

Versione neutra: Impieghi molto tempo a rispondere ai messaggi.

Vediamo adesso:
Eh sì, ne hai di fantasia!
Ne hai tanta, magari anche troppa!

Non vi sarà sfuggito che stavolta manca la particella “ce”.

“Ne” a volte da sola può bastare, dipende dal verbo che segue e se si parla in modo impersonale o meno. Ci sono casi in cui si usano entrambe le forme, anche se non ci sarebbe bisogno di “ce”.

Es:
Ce ne metti di tempo a rispondere ai messaggi, eh!
Ne impieghi di tempo a rispondere ai messaggi, eh!

Ce ne vuole di tempo!
Ne serve di tempo!
Ne occorre di tempo!

Ce ne manca di tempo ancora!

Ne manca di tempo ancora!

Ne hai di coraggio, eh!
(ce) ne metti di parmigiano sulla pasta tu! Non ti farà male?

Certo che ne mangi di carne tu!

Avrete notato anche che spesso la frase inizia con “certo che…“.

Questo serve a rafforzare ulteriormente il tono, dando un tocco di sorpresa, ammirazione, incredulità o anche rimprovero.
Oppure serve per far suonare l’esclamazione più viva.

Certo che ce ne vuole di pazienza con te!

Certo che ne hai di fantasia!

Certo che ce ne sono di persone strane al mondo!

“Certo che…” qui non significa davvero “è sicuro che…”, ma è più un modo per introdurre un commento colpito, ironico, a volte anche un po’ critico.

Quindi, la prossima volta che vuoi dire che qualcosa abbonda o che scarseggia, puoi farlo usando questa forma, con “ne” o “ce ne” , a seconda del caso. Provateci, fa molto italiano!

Adesso ripassiamo.

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Marcelo: Sapete che tra due giorni inizia il conclave per eleggere il nuovo pontefice? Speriamo che esca presto la fumata bianca! Comunque io so chi vincerà!

Estelle: Meglio non iniziare a far nomi già da adesso perché quando si comincia a pontificare senza cognizione di causa si rischia di passare il segno.

Anne Marie: Facciamoci il segno della croce comunque, perché ci manca poco. I politici cominciano già a esprimere preferenze e questo non è un buon segno per niente.

Julien: infatti, non dico che da qualche parte vorrebbero eleggere un papa guerrafondaio ma poco ci manca!

Ulrike: Io, intanto, smanetto con Twitter per capire cosa bolle in pentola, ma questa elezione è tutto un programma!

Khaled: Sfido io! Con questi chiari di luna in tutto il mondo! Con tutto che Papa Francesco si è speso profusamente in appelli alla pace.

Angela: Vedremo. Poi noi a bocce ferme potremo commentare.

– — –

Donazione personale per italiano semplicemente

Se vuoi e se puoi, aiuta Italiano Semplicemente con una donazione personale. Per il sito significa vita, per te significa istruzione.

€10,00

Il verbo combinare

Il verbo combinare – (ep. 1184) (scarica audio)

>

Trascrizione

Cari amici di Italiano Semplicemente, oggi parliamo di un verbo che si usa moltissimo: il verbo combinare!

Già dal suono capiamo che c’entra qualcosa con l’unione, con il mettere insieme. E infatti, “combinare” significa proprio “mettere insieme”.

Ma attenti, perché questo verbo è come un attore: ha tanti ruoli diversi. Vediamoli uno per uno, con esempi, ovviamente.


1. Combinare = mettere insieme

Questo è l’uso più “innocente” del verbo.

  • Giovanni e Marcelo hanno dovuto combinare bene tutti gli appuntamenti, altrimenti rischiavano di accavallarli.

Qui “combinare” è usato nel suo senso organizzativo e armonizzante: mettere insieme le cose in modo ordinato, senza creare confusione o sovrapposizioni. Il verbo “accavallare” è perfetto come controparte: vuol dire mettere una cosa sopra un’altra, in questo caso appuntamenti sovrapposti, un classico da agenda impazzita! Esempio alternativo:

Se non avesse combinato bene gli orari, Giovanni si sarebbe trovato a parlare con due persone contemporaneamente… e magari in due lingue diverse!

Altro esempio:

La combinazione dei colori usata non è di mio gradimento.

Qui invece “combinazione” è un sostantivo e si riferisce all’accostamento, cioè come i colori sono stati messi insieme.
È un uso molto comune in ambito estetico, nel design, nella moda. E sì, anche quando ti fanno indossare quella camicia a fiori gialla su pantaloni verdi…

In questi casi si usa anche abbinare.

Possibile alternativa:

Chi ha scelto questa combinazione cromatica? Era bendato forse?

Insomma, quando unisci cose diverse in modo possibilmente armonico, stai combinando.

2. Combinare = organizzare

Quando gli italiani organizzano qualcosa, “combinano”

Hai combinato tu l’incontro tra Angela e Albéric? Che bel colpo!

Frase perfetta e molto naturale! Qui “combinare” è usato nel senso di organizzare un incontro (in modo quasi strategico), ed è anche leggermente ammiccante, come se tra Angela e Albéric potesse esserci qualcosa di più… magari un interesse comune… magari qualcosa di romantico?

Il finale “Che bel colpo!” rafforza l’idea che l’incontro sia stato ben riuscito o addirittura astuto, come se fosse stato un colpo da maestro.

Insomma, sembra quasi che tu abbia fatto da cupido diplomatico!

3. Combinare = fare un guaio
Combinare si usa anche per dire che hai fatto un pasticcio, un disastro, un errore!

Cosa hai combinato stavolta?

Frase classica da mamma, insegnante o collega esasperato.

Giovanni ha combinato un disastro con il muretto del giardino! Ora l’inferriata è legata con la corda…

Abbiamo combinato un bel casino con le foto del calendario di marzo. Abbiamo messo la bandiera sbagliata!

4. Combinare = ottenere un risultato (o no)

In questo senso, spesso in frasi negative:

Non ho combinato nulla oggi!

Giornata Improduttiva.

Alla fine, con quel progetto non si è combinato niente.

Un modo più elegante ma sempre informale per dire: tutto inutile, un buco nell’acqua!

Ci sono poi alcune espressioni tipiche. Es:

Ne ha combinata un’altra delle sue!

Cioè: l’ha fatta grossa di nuovo. Evidentemente questa persona è solita combinare guai.

Questa è un’altra frase tipica:

Non combinare guai!

Cioè: stai buono! Non fare pasticci.

C’è anche:

Combinare un matrimonio

Cioè organizzare un’unione, alla vecchia maniera!

Spessissimo si può usare anche il verbo fare. Non cambia il significato:

Combinare/fare guai

Combinarne/farne di tutti i colori

Combinarne/farne di cotte e di crude.

Hai combinato/fatto un casino.

Ho combinato/fatto un affare.

A volte il verbo si usa anche con l’ausiliare essere e ha un significato del tutto particolare, molto colloquiale e spesso ironico. In questo caso, “essere combinato” è uno stato, non un’azione, e funziona come un aggettivo, proprio come dire “sei messo male” o “sei conciato così così”.

Es:

Come sei combinato oggi! Hai i capelli da tutte le parti e due calzini spaiati!

Cioè: Sembri uscito da un uragano!

Dopo la festa eri proprio combinato male…

Avevi un aspetto distrutto, disordinato, magari anche un po’ ubriaco!

Sei combinato proprio bene: tutto elegante e profumato! Dove vai, a un matrimonio?

Qui usato ironicamente al contrario, per sorprendersi di un aspetto curato.

Infine fate attenzione al genere nel participio passato!

  • Ne ho combinata una grossa!
  • Maria ne ha combinata una delle sue!

Si usa “combinata” perché si sottintende “una cosa” (femminile).

Qualche esempio per chiudere:

  • Il collega Paravati ha combinato un incontro con l’ambasciatrice. Poi ha dimenticato di andarci. Classico!
  • Angela ha combinato un guaio col foglio Excel: adesso i conti tornano… ma in lire, non in euro.
  • Ulrike ha combinato un bel casino per la cena dell’associazione: nessuno ha capito dove fosse il ristorante!
  • Giovanni voleva solo sistemare la casa, ma ha combinato un pasticcio che non vi dico.

Facciamo un piccolo quiz finale (per ripassare giocando!)
Completa le frasi con la forma giusta di “combinare”:

  1. Stamattina ho _______ un disastro in cucina: il caffè è finito nel cassetto delle posate!
  2. Che cosa hai _______ ieri con quei file audio?
  3. Speriamo di _______ qualcosa di buono per l’incontro di settembre.
  4. Ne abbiamo già _______ abbastanza, adesso stiamo buoni!

Soluzioni:

  1. ho combinato
  2. combinato
  3. combinare
  4. combinate

Adesso un bel ripasso di qualche episodio passato. Senza combinare casini, mi raccomando!

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Hartmut: mi metto subito all’opera senza aspettare nessun altro associato, col timore di camminare su un crinale pericoloso se venissi criticato.

Marcelo: quando il capo chiama, nessuno può fare a meno di darsi da fare. C’è una rosa di amici che fa parte della nostra associazione pronta a dare il proprio contributo. Poi Gianni dovrà combinarli nel modo giusto.

Karin: a me sembra che qualcuno abbia oltrepassato il segno pensando di fare tutto il ripasso da solo. Alludo a Hartmut se non si fosse capito.

Christophe: io sono disposto a correre il rischio di combinare un guaio, ma non posso farne a meno di partecipare. Per me si tratta di un imperativo categorico.

Julien: anch’io devo dire la mia! Questo dei ripassi è un modo per spronarci a non dimenticare ciò che abbiamo imparato e a ricordare le sette regole d’oro che i più sicuramente ricordano.

– — –

Donazione personale per italiano semplicemente

Se vuoi e se puoi, aiuta Italiano Semplicemente con una donazione personale. Per il sito significa vita, per te significa istruzione.

€10,00