La misura (ep. 960)

La misura (scarica audio)

La misuraGiovanni: come promesso nell’episodio dedicato alla parola “modico” oggi ci occupiamo della cosiddetta “misura“.

L’importante è misurare le parole Giovanni, e cerca anche di misurare il tempo che impieghi, perché questa è la rubrica dei due minuti

Giovanni: Sì, lo so, facciamo una cosa alla volta però!

Con il termine “misura” si può far riferimento a cose diverse. Viene subito in mente la misura della lunghezza o del peso eccetera. Si tratta di misurare qualcosa. La misura è infatti un valore numerico (un numero) che rappresenta la grandezza di un oggetto o di un fenomeno fisico. Può essere espressa in diverse “unità di misura“, come ad esempio il metro (l’unità di misura della lunghezza), il chilogrammo (pari a mille grammi, per misurare il peso), il secondo (l’unità di misura del tempo), il volt, ecc.

Quanto misura la vostra altezza? La mia misura 187 cm. L’altezza infatti si misura in cm, il volume si misura in litri, il peso si misura in grammi eccetera.

Comunque oggi ci occupiamo di una misura diversa, quella relativa al comportamento.

In senso figurato, la misura è un criterio di giudizio o di comportamento o anche, più spesso, un limite conveniente o tollerabile.

Per questo motivo la misura è legata al termine “modico“. Abbiamo ancora una volta il senso della moderazione o, possiamo anche dire, della misura.

Non hai il senso della misura

Questa esclamazione può essere rivolta a chi non sa moderarsi, a chi esagera.

Hai oltrepassato i due minuti da un pezzo! Non hai mai il senso della misura!

Giovanni: Bravo! Avere il senso della misura significa avere la capacità di giudicare e agire in modo equilibrato, senza eccedere nei comportamenti o nelle parole. Chi invece non ha il senso della misura non si sa regolare (si dice anche così). E’ come se non si rendesse conto di quando sia il caso di fermarsi e finisce per esagerare.

Se ad esempio una persona beve due litri di vino rosso, chiaramente poi si sente male. Si potrebbe dire che questa persona non ha avuto il senso della misura, come se non fosse stato in grado di misurare la quantità di vino bevuta. Chiaramente questo è un uso figurato.

La misura è dunque una qualità di una persona. Non la tua però!

Giovanni: che antipatico! La misura è dunque da intendersi come una moderazione nel comportamento e indica la capacità di agire in modo equilibrato e controllato, evitando gli eccessi. In altre parole, significa saper dosare le proprie azioni, evitando di eccedere nell’uno o nell’altro senso.

Ci sono molte espressioni che contengono la parola “misura” oltre a “avere il senso della misura”. Ad esempio abbiamo visto “nella misura in cui” e anche “la misura è colma“.

La misura si può anche oltrepassare o superare:

Hai superato/oltrepassato la misura” è un modo più elegante per dire “hai esagerato“. Chi invece non supera la misura allora “sta nella misura“: si tratta di una prova di gusto e di stile estremamente contenuta e sorvegliata.

La sua risposta è stata molto equilibrata, dimostrando una grande misura.

Nonostante le difficoltà, ha sempre agito con misura e buon senso.

Il politico ha mostrato una misura impeccabile nel gestire la situazione di crisi.

Ha dimostrato una grande misura nel trattare con pazienza le opinioni diverse dalle sue.

Nonostante le provocazioni, è riuscito a mantenere la misura e non cadere nel confronto violento.

Si può anche dire:

La sua risposta alle critiche è stata calma e misurata.

Agire in modo misurato” è quindi equivalente a “agire con misura”, “comportarsi con misura”, cioè dimostrare misura.

Allo stesso modo “essere persone misurate” significa essere persone che agiscono con misura.

Attenzione perché si dice “dimostrare misura“, e non “misurazione”: la parola “misurazione” è utilizzata per riferirsi solamente all’azione di misurare qualcosa.

Misura le parole!

Questo è un altro modo di usare la parola “misura” (lo avete ascoltato anche all’inizio dell’episodio).

Misurare le parole” significa stare attenti alle parole che si utilizzano, quindi non esagerare. Significa scegliere attentamente le parole da utilizzare al fine di comunicare in modo appropriato, evitando di dire qualcosa di offensivo o inopportuno.

Anche questa è una modalità più elegante rispetto ad altre tipo: “attento a quello che dici“, e frasi simili.

Va bene, è tutto per oggi. Adesso ripassiamo:

Ulrike: Ciao ragazzi, come state? Vorrei sapere se avete mai affrontato problemi economici, come vi siete sentiti di fronte a essi e come li avete risolti.

Irina: Per quanto mi riguarda mi lascio spesso prendere dall’ansia e normalmente li per li resto in bambola, il che rende i problemi ancora più gravi.

Edita: di sicuro questo non aiuta. Devi affrontarli con determinazione, o, come si suol dire devi “prendere il toro per le corna”, scrutare tutte le possibilità, passare all’azione e agire senza remore.

Paul: la fai facile tu con “passare all’azione”, ma non è mica facile.

Estelle: e dai, un po’ di iniziativa! Questo atteggiamento la dice lunga sul tuo coraggio. Passami il termine: non te la devi fare sotto. Basta affrontare i problemi uno alla volta, senza temere che tutto vada a rotoli.

Marcelo: quanto al mio pensiero, che volete che vi dica, l’importante è valutare attentamente le opzioni, vagliarle e agire prontamente, considerando tutti gli annessi e connessi.

Peggy: mmm… Sarà! Secondo me chi non ha mai avuto problemi economici non può parlare, altro che storie!

Donazione personale per italiano semplicemente

Se vuoi e se puoi, aiuta Italiano Semplicemente con una donazione personale. Per il sito significa vita, per te significa istruzione.

€10,00

– – – –

Modico (ep. 959)

Modico (scarica audio)

Giuseppina: probabilmente i non madrelingua italiana non usano mai l’aggettivo “modico” (modica al femminile).

Voglio spiegarvelo cosicché non sia più un aggettivo ad appannaggio dei soli madrelingua.

“Modico” deriva dal latino, somiglia all’aggettivo “moderato”, tanto è vero che l’origine “modus” significa misura, limite.

Il concetto è interessante. Modico è simile a “basso”, ma c’è il senso di qualcosa di “adeguato“.

Non parliamo di persone però. Non è un aggettivo che si può usare per descrivere le persone.

Vediamo qualche esempio e poi spiego meglio:

I prezzi del ristorante sono abbastanza modici, puoi permettertelo senza problemi.

Ho trovato un appartamento con un affitto modico, perfetto per il mio budget limitato.

Quel compito che ti hanno affidato richiede una modica quantità di lavoro, potrai gestirlo senza troppi sforzi.

Per quel tipo di prodotto c’è una modica domanda rispetto alle altre proposte simili sul mercato.

La quantità di cibo servita al ristorante era modica, non eccessiva ma abbastanza soddisfacente. Avrei gradito qualcosa in più.

Il costo del biglietto del concerto era piuttosto modico considerando gli artisti in programma.

Il termine “modico” quindi si riferisce a qualcosa che è moderato, misurato, ragionevole o adeguato in termini soorattutto di quantità, prezzo o importo.

Aggettivi simili sono modesto, accessibile, contenuto e abbordabile.

Non è però la stessa cosa che dire “giusto“, ma si riferisce ad una quantità.

Viene quindi utilizzato per indicare una quantità o un livello che non è né troppo elevato né troppo basso, ma comunque si colloca più vicino al basso.

Detto in altre parole, indica un livello in una fascia medio-bassa o accettabile. Si usa quando si vuole descrivere qualcosa che è equilibrato o adeguato alle aspettative o alle necessità di una persona.

Se un prezzo è modico ce lo possiamo permettere, è alla nostra portata.

Se parliamo di una modica quantità di qualcosa, è una quantità moderata, accettabile.

Un uso particolare avviene a proposito della quantità di droga posseduta da una persona e della relativa legislazione.

Si dice ad esempio:

Una modica quantità di sostanze stupefacenti

Questa è una quantità piccola, quindi non elevata, perciò considerata accettabile, tanto che nel caso se ne possiede una modica quantità (definita per legge) si è considerati solamente consumatori e non spacciatori di quella sostanza stupefacente.

Lo spacciatore è colui che vende la droga, mentre il consumatore la consuma, cioè la utilizza per sé e basta. È chiaro quindi che chi possiede una modica quantità di droga, non ne posso possiede abbastanza per venderla,o meglio, è considerata una quantità adatta ad essere consumata e quindi probabilmente se la polizia ti trova con una modica quantità di marijuana in tasca non ti considera uno spacciatore e non verrai perseguito dalla legge come tale.

Se venite in Italia e cercate un ristorante poco caro, allora state cercando un ristorante con prezzi modici.

Si usa spesso anche la “modica cifra“.

Es:

Vicino al Colosseo potete affittare delle biciclette ad una modica cifra.

Ti do la mia macchina per la modica cifra di 10 euro al giorno

Cioè si tratta di una spesa moderata, una cifra ragionevolmente accettabile e conveniente. Si parla di prezzi in questo caso.

A Roma si trovano anche alberghi e ristoranti a prezzi modici. Non aspettatevi un’alta qualità però.

Anche i “prezzi modici” si usano molto spesso.

Nel prossimo episodio approfondiamo il concetto parlando della “misurazione” e delle cose misurate. Come la vedete? Nel frattempo potete cimentarvi un po’ con l’utilizzo dell’aggettivo di oggi.

Questo è quanto.

Oggi abbiamo anche ripassato qualche episodio passato, tanto per non perdere l’abitudine. Infatti ne abbiamo ripassati qualcosa come una decina, se non di più. Ho sentore però che se non faccio terminare questo episodio con ogni probabilità aumenteranno ancora di più. È che quando mi prende la mano…

Va bè, vi saluto. Alla prossima.

Donazione personale per italiano semplicemente

Se vuoi e se puoi, aiuta Italiano Semplicemente con una donazione personale. Per il sito significa vita, per te significa istruzione.

€10,00

– – – –

535 Nella misura in cui

Nella misura in cui (scarica audio)

Video YouTube

Nella misura in cui - locuzione italiana

Trascrizione

Ecco una locuzione che i non madrelingua non usano mai: nella misura in cui.
Oggi vediamo quando possiamo usarla e vi do anche una bella notizia perché si può usare spessissimo. Infatti si potrebbe tradurre in:

nella proporzione in cui
tanto quanto
in rapporto al fatto che

ed anche al posto di:

se

Il termine misura serve a introdurre qualcosa che può essere tanto o poco, debole o intenso, alto o basso. Insomma qualcosa di misurabile che però dipende da qualche altra cosa.

Es:

Mi aiuterai a studiare l’italiano?

Certo che ti aiuterò

Quanto potrai aiutarmi?

Non so esattamente. Ti aiuterò nella misura in cui potrò.

Ti aiuterò nella misura in cui avrò tempo.

Ti aiuterò nella misura in cui il mio lavoro non si prenderà tutto il tempo.

Quindi ti aiuterò ma il mio aiuto dipende da qualcosa, è in relazione con qualcosa quindi non so indicare esattamente quanto potrò aiutarti.

Posso anche dire:

Il risultato del tuo esame sarà buono nella misura in cui avrai studiato.

Il professore sarà disposto ad aiutarmi nella misura in cui noterà un miglioramento da parte mia.

L’Italia uscirà dalla crisi economica nella misura in cui saprà utilizzare le opportunità offerte dal Recovery Plan.

Vedete che è simile anche a “tanto quanto” di cui ci siamo già occupati. Anche in quel caso si facevano confronti.

Vedete, potrei dire, che il vostro vocabolario e la vostra capacità di usare la lingua italiana al meglio aumenta nella misura in cui si prosegue con l’ascolto e la lettura degli episodi di Italiano Semplicemente.

A volte non c’è una quantità o qualcosa di misurabile, ma solo un confronto, proprio come “se”

Potrò invitare i miei amici a cena nella misura in cui i miei genitori se ne andranno a cena fuori e mi lasceranno casa libera.

Niente di strano in questo, cioè nonostante l’uso della locuzione in questo caso faccia parte di un linguaggio meno informale è comunque accettato anche in questioni della vita di tutti i giorni. Ad ogni modo è più facile sicuramente vederlo usato in un contesto lavorativo.

Va bene, allora adesso ripassiamo un po’. Lascio la parola ai miei studenti. È la prima volta che li chiamo così. Devo dire che mi fa un po’ strano.

Anthony: avete visto cosa sta succedendo in medio oriente? Speriamo non si metta male.

Hartmut: io sono per la pace ad ogni costo, non so voi.

Ulrike: figurati, sfondi una porta aperta, ma pare che le cose siano molto complicate da risolvere.

Albéric: Quante persone dovranno rimetterci la pelle ancora?

Mariana: ogni tanto sembra che il conflitto sia terminato una volta per tutte, per poi riprendere qualche tempo dopo.

Irina: infatti. Quante volte abbiamo cantato vittoria?

Emma: è un conflitto iniziato illo tempore e non se ne vede la fine. Però stavolta sono più preoccupato del solito

Sofie: e ne hai ben donde visto che di mezzo c’è anche la questione delle armi nucleari.

Bogusia: sarà pure un’ipotesi da considerare in extrema ratio, ma anche a me preoccupa molto.