La montatura

La montatura (ep. 1127) (scarica audio)

Trascrizione

Tu che stai ascoltando o leggendo questo episodio, indossi gli occhiali?

Se indossi gli occhiali, allora quasi certamente i tuoi occhiali hanno, oltre alle lenti, anche una montatura.

La montatura degli occhiali è la struttura che sostiene le lenti. Le “lenti” chiaramente servono per vedere.

La montatura ha una funzione pratica, ma anche estetica, poiché influenza l’aspetto e lo stile di chi la indossa. Può essere realizzata in vari materiali, come metallo, plastica o legno.

Ci sono comunque anche occhiali senza montatura. Si chiamano occhiali con montatura a giorno.

Comunque sia, il termine “montatura” indica anche qualcos’altro.

Innanzitutto non si deve confondere la montatura con il montaggio. Quest’ultimo è un termine tecnico, usato principalmente nel cinema, televisione e audio, che si riferisce all’assemblaggio delle varie parti di un film, programma o registrazione, per creare il prodotto finale.

Consiste nel mettere insieme scene, suoni o immagini in modo coerente e narrativo. Poi posso anche occuparmi personalmente del montaggio di un mobile Ikea… In questo contesto, montaggio si riferisce all’assemblaggio fisico di parti, come nel caso di un mobile Ikea.

Significa mettere insieme i vari componenti seguendo le istruzioni. Quindi, oltre al montaggio audiovisivo, il termine si applica anche a operazioni pratiche come montare mobili o oggetti meccanici.

Ma torniamo alla montatura. Oltre a quello legato agli occhiali, una montatura può essere anche un “inganno” o una “messa in scena” o una falsificazione, spesso elaborata per far credere qualcosa che non è vero.

La “messa in scena” è una modalità comunemente usata nel contesto teatrale, cinematografico e televisivo per riferirsi all’insieme degli elementi visivi e tecnici che danno vita a una rappresentazione. Include la disposizione degli attori, l’ambientazione, le luci, i costumi, le scenografie e la regia. Con la messa in scena si rappresenta qualcosa ed è costruita per creare un certo effetto o atmosfera.

La stessa espressione la possiamo usare come sinonimo di “montatura“.

Ad esempio, si potrebbe dire che una notizia falsa è una “montatura” se è stata creata ad arte per ingannare le persone. Potremmo ugualmente dire che è una “messa in scena“.

Si tratta di qualcosa di elaborato, di pensato, di una storia che qualcuno ha montato per l’occasione, con l’obiettivo di far credere qualcosa, quando la verità è un’altra.

In generale, “montatura” in questo senso ha ovviamente una connotazione negativa, legata alla manipolazione della verità o alla costruzione di una realtà fittizia. C’è sempre malafede in questi casi.

Possiamo usare anche un’altra modalità meno informale: una montatura o una messa in scena è una realtà o un’operazione “costruita ad arte” per ingannare o trarre in inganno. Costruire ad arte è interessante, perché significa creare o organizzare qualcosa con grande abilità, attenzione e cura, spesso con l’intento di ottenere un risultato specifico. L’espressione può avere una connotazione sia positiva che negativa, a seconda del contesto: positivo quando si riferisce a un’opera ben fatta, creata con maestria o professionalità (ad esempio, un progetto ben eseguito o una soluzione ingegnosa). Negativo quando implica che qualcosa è stato orchestrato in modo elaborato e artificioso per ingannare o manipolare (ad esempio, “una trappola costruita ad arte”).

In entrambi i casi, l’accento è sulla precisione e sull’intenzionalità del processo di costruzione. Ho citato anche il verbo “orchestrare”. E’ chiaramente un’immagine figurata. Così come fa un direttore d’orchestra, ma con l’intento di trarre in inganno o di nascondere la verità.

Tornando alla montatura, tra gli ambiti in cui si usa comunemente il termine c’è indubbiamente il giornalismo. Si sente spesso parlare di “montatura mediatica” quando un evento o una notizia viene ingigantito o distorto dai media (TV, internet, radio, giornali) per attirare attenzione, spesso per creare scandalo o manipolare l’opinione pubblica. Spesso si sentono commenti come:

Non è vero niente, è tutta una montatura!

Chiaramente si usa molto spesso parlando di politica, per riferirsi alla creazione di false accuse o scandali per screditare un avversario, alterando deliberatamente i fatti per influenzare il consenso o l’immagine pubblica.

Si allude a un complotto o a false prove costruite per incastrare qualcuno, ad esempio in processi o indagini.
Nel linguaggio comune, si può usare il termine “montatura” per indicare una situazione personale o sociale in cui qualcuno crea una falsa apparenza o costruisce un inganno a danno di altri, come nel caso di pettegolezzi o storie un po’ esagerate.

Concludo con una serie di alternative da usare al posto di “montatura”, oltre a quelle già viste: truffa, falsificazione, manipolazione, bluff, frode e raggiro.

Ci sono chiaramente alcune sfumature di differenza. Un raggiro ad esempio è un inganno più personale e spesso per ottenere piccoli vantaggi, sfruttando la buona fede di qualcuno. Se poi la questione è meramente economica, si tende ad usare la truffa e la frode. La manipolazione invece si riferisce più ad una forma di controllo o influenza subdola su persone o fatti per ottenere un risultato desiderato. Infine la falsificazione si preferisce usare quando si tratta di alterazione di un oggetto, spesso di un documento o per farlo apparire autentico.

E’ tutto per oggi, Oggi, Aspetto il ripasso del giorno da parte dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

– – –

Ripasso in preparazione

– – –

Marcelo: Sapete che l’ultima volta che ho comprato degli occhiali, mi hanno fatto spendere troppo. Speravo in una modica cifra, ma anche “eccessiva” a me sembra un eufemismo. Poi, dulcis in fundo, mi accorgo che la montatura faceva acqua da tutte le parti! Gliel’ho riportata con tanto di faccia arrabbiata!

Julien: Un bis di fregature allora! Anche a me è accaduto comunque. Prima occhiali costosi che non ti dico, e poi mi hanno rifilato una montatura che non mi stava nemmeno aderente al viso.

Anne Marie: Neanche io scherzo! Ho comprato una montatura da un ottico che giurava e spergiurava fosse di marca. Poi mi accorgo che era solo una pallida imitazione. Stendiamo un velo pietoso su questa storia…

Ulrike: da parte mia mi è rimasta sul groppone una ingente spesa comprando occhiali online. Erano perfetti in teoria, ma la nota dolente è che non mi è mai arrivato niente! E dire che mi avevano avvertito e invece ci sono ricascato. Tanto tuonò che piovve, tanto per cambiare!

Khaled: Io, stando da sempre in fissa per gli occhiali di vari colori, mi sono fatto una scorpacciata di montature economiche su un sito sconosciuto. Era l’unico sito ma ho voluto rischiare, anche a costo di prendere una fregatura. Apparentemente andò tutto a meraviglia, ma quando sono arrivate, le montature erano talmente leggere che sembravano pronte a frantumarsi al primo utilizzo!

montatura occhiali

699 La fuffa

La fuffa (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: Tra i termini italiani più curiosi rientra sicuramente la “fuffa“.

Si usa soprattutto quando qualcosa crediamo che non abbia alcun valore, specie se pretende di averne.

Questa cosa che stiamo giudicando molto male, è la maggioranza delle volte qualcosa che si mostra, come ad esempio un tipo qualsiasi di arte. Potrei dire ad esempio, se non mi piace per niente l’arte contemporanea, che l’arte contemporanea è tutta fuffa.

Si parla sempre di qualcosa che si vorrebbe “vendere”, tra virgolette. Metto le virgolette perché si può trattare di merce, di oggetti, di prodotti che valgono poco, ma la maggioranza delle volte si tratta di parole, di cose dette da qualcuno che non valgono nulla, e che spesso vengono pronunciate con lo scopo di imbrogliare le persone.

Quando si tratta di vera merce, la fuffa è merce cosiddetta anche “dozzinale”, di scarsissimo o nessun valore. In questi casi si parla anche di ciarpame, di paccottiglia. Roba che non vale niente e che invece viene spacciata per roba di valore. Ma in realtà è tutta fuffa.
Se parliamo di cose che si dicono, come dichiarazioni, affermazioni o argomentazioni varie, il loro scopo è convincere le persone per qualche motivo ma fatte con l’intento di ingannare.
Si tratta di cose anche dette inconsistenti, senza capo né coda oltre che ingannevoli.
Nel momento in cui si dice che si tratta di fuffa, o di “tutta fuffa”, è come dire:

Questa roba non ha alcun valore, non lasciatevi ingannare,

Non ha detto nulla e quello che ha detto sono solo chiacchiere

Vuole ingannarci con tutti questi paroloni.

Non c’è sostanza nelle sue parole

Sono solo chiacchiere, non credete a queste cose

In pratica non c’è alcun fondamento nella fuffa, oppure non ha alcun significato, o sono cose prive di sostanza.

Lui una persona competente? Ma è tutta fuffa!

Un termine che si può usare per commentare una dichiarazione pubblica di un politico, o tutte le cose che teniamo in soffitta e che sono da gettare.

Oppure le promesse che fa un ragazzo a una ragazza (o viceversa) se non crediamo per niente che si tratti di cose credibili.

Un termine che sicuramente dà colore alla nostra affermazione ma che risulta molto offensivo se lo utilizziamo per commentare ciò che ha detto o scritto una persona.

Potremmo chiamarle anche sciocchezze, stupidaggini, amenità, chiacchiere, stronzate, luoghi comuni e chi più ne ha, più ne metta. Ma nella fuffa, se si parla di cose dette, c’è la componente dell’imbroglio che è prevalente e che la rende unica nel suo genere.

Allora cosa ha detto il direttore? Ci aumenterà lo stipendio come ha promesso? Oppure è stata la solita fuffa di fine anno?

In campagna elettorale tutti promettono meno tasse. Fuffa! Solo fuffa.

Sveglia! E’ tutta fuffa!!

A me ad esempio in quest’ultima frase dà molto fastidio la parola “sveglia”, che si sente spessissimo sulla bocca di persone che cercano sempre di venderci fuffa!

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Peggy: scusate la parola “uffa” ha qualcosa a che fare con la fuffa? Ha ugualmente il senso di imbroglio o giù di lì?

Rauno: Per quanto mi risulti, se dici “uffa” stai semplicemente sbuffando! Ti stai forse annoiando?

Marcelo: Aspettate che controllo… dunque dunque… il dizionario non lo trovo. Mi sa che si fa prima a vedere su internet!

Sofie: mi sa di sì, ma attenti ai siti farlocchi, ché ce ne sono svariati. C’è un sacco di fuffa nella rete!

Ulrike: Uffa! Non ti ci mettere pure tu con le parole nuove adesso!