Pronti via – IL LINGUAGGIO DEL CALCIO (Ep. 28)

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Oggi parliamo di una breve espressione: “pronti via” che si usa spessissimo nel linguaggio del calcio, ma per qualche ragione, non da molto tempo. Non ricordo infatti che in passato – intendo solo qualche anno fa – venisse utilizzata.

A farlo sono prevalentemente i giornalisti radiofonici e i commentatori sportivi, nel calcio come anche in altri sport. Non si usa granché in altri contesti, intendo al di fuori del mondo dello sport.

Con “pronti via” si intende “all’inizio”, “subito”, con riferimento prevalentemente all’inizio di una gara.

Vediamo qualche esempio. Parliamo di un calciatore e della sua prestazione nel corso di una partita:

Pronti via, il calciatore ha la palla giusta sul mancino dal limite dell’area.

Con l’espressione “pronti via”, si vuole indicare in questo caso il momento immediatamente successivo all’inizio della partita.

Significa che appena iniziata la partita o nei primi istanti di gioco, il calciatore si trova già in una posizione favorevole per tentare un tiro col piede sinistro.

L’idea è quella di un’azione rapida, quasi fulminea, che arriva subito dopo il calcio d’inizio.

È una locuzione colloquiale che deriva dal comando di partenza in una gara.

Infatti l’espressione deriva dal comando “pronti, partenza, via!”, oppure ” “ai vostri posti, pronti, via!”. Queste sono formule utilizzate nelle competizioni sportive per dare il via alla gara. Parliamo non di calcio però.

il comando “pronti, partenza, via” (o “ai vostri posti, pronti, via”) è tipico degli sport che richiedono una partenza da fermo e una reazione immediata a un segnale, come l’atletica leggera (corse), il nuoto (gare in piscina) o il ciclismo su pista (gare di velocità).

Nel calcio si usa invece per sottolineare l’immediatezza rispetto al calcio d’inizio di una gara, ma anche rispetto all’inizio di una stagione o del secondo tempo di una gara. A volte si usa per sottolineare la mancanza di tempo apparentemente necessaria per qualcosa, che invece avviene subito.

Es:

Pronti via, la squadra è sembrata subito molto amalgamata, nonostante i molti calciatori cambiati nel corso del mercato.

L’espressione “pronti via” in questa frase sottolinea l’immediata coesione e intesa mostrata dalla squadra, nonostante i cambiamenti significativi nella sua composizione dovuti al mercato dei calciatori.

Vediamo altri tre esempi:

La partita di preannuncia emozionante, infatti, pronti via e l’attaccante si guadagna un bel calcio di rigore.

Pronti via e gol della Roma!

Stagione 2024-25: Pronti via e la squadra inanella 10 vittorie consecutive.

Un esempio fuori dal calcio?

Ve ne do subito uno preso da Google news:

Pronti via e il Governo è già senza maggioranza!

In questo caso si sottolinea l’istantaneità con cui si verifica un evento negativo e inatteso. L’uso di “già” rafforza ulteriormente questa idea di immediatezza. Sembra che la crisi di maggioranza si sia manifestata in un batter d’occhio, subito dopo l’inizio del mandato governativo o di una nuova fase politica.

Al prossimo episodio di Italiano Semplicemente dedicato al linguaggio del calcio

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911 Incorniciare

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Trascrizione

Incorniciare

Giovanni: episodio n. 911 della rubrica due minuti con Italiano Semplicemente. Adesso che abbiamo fatto la nostra foto, dopo aver ben inquadrato il soggetto da fotografare (ricordate l’ultimo episodio?) potete finalmente stampare la foto e, se siete soddisfatti del risultato, potete anche incorniciarla e appenderla al muro per mostrarla a tutti.

Se invece non è una foto da incorniciare, allora fatene un’altra!

Willemijn: Tutto questo per farvi capire come si usa il verbo incorniciare, che come abbiamo anticipato nell’episodio scorso, significa inserire in una cornice, come si fa con un bel quadro o appunto con una fotografia.

Giovanni: avete appena ascoltato la voce di Willemijn, membro dell’associazione Italiano Semplicemente, che mi aiuta oggi in questa spiegazione. Allora, l’uso che ne ha fatto Willemijn nell’esempio sopra è nel suo significato proprio: una foto da incorniciare, cioè che merita di essere incorniciata, che vale la pena incorniciare.

Willemijn: Ma è l’utilizzo figurato che come al solito ci piace di più.

L’uso figurato di questo verbo è intuibile facilmente, poiché non solamente i quadri e le foto si possono incorniciare.

Nello sport si usa spessissimo per indicare una prestazione splendida, una performance eccezionale, una gara perfetta, una partita, una vittoria coi fiocchi. In tutti questi casi possiamo dire:

La Roma ha fatto una prestazione da incorniciare.

La performance della ballerina è stata da incorniciare.

Veramente una gara da incorniciare da parte dello sciatore italiano. Non ha sbagliato niente.

La finale del campionato del mondo è stata una partita da incorniciare da parte dell’Argentina e della Francia.

Una vittoria da incorniciare per l’Italia.

Giovanni: anche in questi casi si parla di qualcosa degno di essere mostrato e ricordato, di una prestazione in cui non è stato sbagliato nulla. Qualcosa di perfetto. Si può trattare, ma più raramente, anche di una bellissima partita, di una gara da ricordare per la sua bellezza o emozioni che ha suscitato.

È molto simile all’espressione “coi fiocchi” che abbiamo spiegato, ma molto più adatta nel caso di prestazioni, performance, vittorie e comunque meno informale.

Willemijn: Posso ugualmente dire che sto parlando di qualcosa di memorabile.

Questo aggettivo però può essere usato anche in senso inverso. Ad esempio:

La sconfitta dell’Italia contro la Macedonia del Nord del marzo 2022 è sicuramente un evento memorabile.

Giovanni: Se infatti si può dire che una sconfitta è memorabile, di contro, non esiste una sconfitta da incorniciare.

Memorabile è un evento contrassegnato da eccezionalità o importanza, qualcosa di grandioso, il cui ricordo è destinato a durare nel tempo. Molto simile a indimenticabile, che a sua volta direi che è più romantico come aggettivo ( molto più utilizzato). Un viaggio può essere descritto come indimenticabile, soprattutto se fatto col proprio partner. Memorabile forse è troppo in questo caso.

Willemijn: Si tratta di eventi ritenuti degni di essere ricordati, ma ci deve essere una prestazione di qualche tipo, dove emerge la qualità di una persona o di una squadra.

Non posso dire ad esempio che il Natale è una festa da incorniciare o che il mondiale di calcio è un evento da incorniciare.

Posso anche riferirmi a delle pagine di un libro che mi sono particolarmente piaciute e che mi piacerebbe, idealmente, metterle in mostra come un quadro per guardarle e trarre ispirazione.

Giovanni: Esiste anche la locuzione “da manuale“, abbastanza simile. “Da manuale” dà più l’idea di un esempio tipico di qualcosa eseguito in modo perfetto: un’operazione da manuale, un goal da manuale (il manuale del calcio).

Come se ci fosse ogni volta un manuale delle istruzioni (non sempre esiste in realtà) su come si deve fare qualcosa e adesso sto parlando di qualcosa eseguito perfettamente, proprio come c’è scritto sul manuale. Anche in questo caso si apprezza l’operato di una persona che nonostante le difficoltà, ha eseguito alla perfezione una qualche attività. Abbastanza simile a “da incorniciare” ma forse più adatto a questioni tecniche.

Poi, a dirla tutta, anche una rapina in banca può essere condotta “da manuale” (sarebbe il manuale del perfetto rapinatore!). Usare da “incorniciare” in questo caso non è adatto perché generalmente non si usa nel caso di azioni moralmente o eticamente scorrette come una rapina, ancorché perfette nella sua esecuzione.

Nell’uso figurato di “da incorniciare” si usa sempre la preposizione “da”. (ma proprio a me deve toccare parlare di grammatica?). Comunque, in questo caso indica un’azione che merita qualcosa.

Accade la stessa cosa con altri verbi e a volte la frase fornisce un’indicazione simile.

Altre volte cambia un po’: può indicare qualcosa che vale la pena fare, o qualcosa di obbligatorio, o qualcosa che non si può evitare (siamo lì), una conseguenza o anche una specifica particolare o una possibilità.

Es:

Una macchina da esibire (vale la pena, merito, una possibilità)

Un compito da fare (obbligatorio, inevitabile)

Vorrei qualcosa da mangiare e da bere (una specifica)

Io non ho null’altro da aggiungere (una specifica)

Tu hai qualcosa da dire? (una specifica)

Mi piaci da morire, sei bella da impazzire (una conseguenza, un merito)

Un tramonto da ammirare (una possibilità, un merito)

Willemijn: E adesso un bel ripasso da ascoltare e da incorniciare realizzato da Peggy.

Hartmut: Ragazzi, avete anche voi sentito dire che la nostra fabbrica è sull’orlo del precipizio? Penso abbia un fondamento di verità, tant’è vero che ci hanno chiesto di consumare le ferie in questo periodo, qualora ne avessimo ancora, il che non è mai avvenuto in passato. Anzi, abbiamo sempre dovuto fare gli straordinari, persino di domenica, non solo nei giorni infrasettimanali.

Marcelo: risulta anche a me! Quest’anno i nostri ordini sono quasi ridotti ai minimi termini. Senza contare che è imminente la scadenza del finanziamento da parte dell’unione europea per il nostro nuovo progetto. Numerosi clienti insolventi non saldano i conti in sospeso, e, dulcis in fundo, il caro bolletta ora ci sta anche uccidendo.

Anne Marie: sei sempre al corrente di tutte le notizie. Che tu sappia, il nostro capo ha deciso sul da farsi? Ha trovato qualche accorgimento per ovviare a questa difficoltà finanziaria?

Edita: A questo punto, non posso esimermi dall’informarvi che il direttore ieri ha adottato la decisione di ricorrere ai licenziamenti per contenere le spese, segno che vuole liquidare qualche dipendente che rende poco, tra cui ci sarà Peggy di sicuro. A breve il capo detterà ufficialmente le sue disposizioni. Dunque, siate discreti, mi raccomando, e in questo periodo cercate di comportarvi come si deve.

Peggy: Ah! Veramente? Non avevo realizzato la gravità di questa terribile situazione. Ma, mi stai predisponendo al peggio? Per favore, non dirmi “donna avvisata mezza salvata”. Cosa devo fare ora? Chiamare in causa la speranza, scomodare Dio, o mi attacco al tram? Aiuto!

Segue una veloce spiegazione orale del ripasso

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Gli esercizi su questo episodio (con soluzione) sono disponibili per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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