Giovanni: questo episodio lo dedichiamo all’aggettivo intonso, sicuramente poco conosciuto e soprattutto usato da voi studenti non madrelingua.
Un aggettivo che si può usare per descrivere pochissime cose, tipo un libro, o qualcosa da mangiare, o i capelli o la barba di una persona. Cosa hanno in comune queste cose?
Intonso deriva dal verbo tosare, e significa “non rosato“.
La tosatura è l’operazione di togliere la lana (il vello) alle pecore, o del pelo di altri animali, e riguarda anche le siepi quando vengono curate e tagliate. Ironicamente si usa anche per i capelli:
Ti sei tosato i capelli?
Quindi qualcosa di non tosato, in senso figurato, può essere rappresentato da qualcosa che non è stato ancora toccato, usato, e non solo tosato o tagliato.
Quindi un libro che non è stato mai letto possiamo dire che è ancora Intonso.
To ho regalato un libro lo scorso anno ma sono sicuro che è ancora intonso
A dire il vero nel caso del libro, quando è intonso è perché il processo di taglio delle pagine non è stato ancora terminato, quindi è impossibile leggere un libro intonso poiché è impossibile sfogliarlo.
In realtà però si usa normalmente quando un libro non è stato ancora letto e in pratica è ancora nuovo, in ottime condizioni.
Infatti non à caso questo aggettivo si può usare anche quando si mette in vendita qualcosa e si vuole assicurare i potenziali acquirenti che il prodotto è integro e mai usato.
Vendesi amplificatore Intonso anni ’80
Vendesi collana di enciclopedia intonsa.
Vendesi 100 quaderni intonsi a quadretti
Eccetera
Anche qualcosa da mangiare, se non l’ha toccato nessuno, possiamo definirlo così:
Questa treccia di mozzarella avanzata dal catering è ancora intonsa.
Quindi non è stata ancora toccata da nessuno e in particolare neanche è stata affettata. È ancora intera.
Direi che l’aggettivo in generale funge da assicurazione per fare in modo che una persona possa essere interessata a questo oggetto.
Anche dei capelli molto lunghi possono definirsi intonsi. Lo stesso per una barba molto incolta.
Sono due anni che i tuoi capelli sono intonsi!
Oppure possiamo usarlo quando ci si potrebbe aspettare che qualcosa sia stato oggetto di modifica ma invece non è così:
Una vettura del 1900 è stata messa a nuovo. Soltanto il sistema di trazione è rimasto intonso.
Cioè è rimasto quello che era all’inizio, quando è stato costruito. Nessuno l’ha mai modificato.
A proposito, se avete un libro di grammatica ancora intonso, mettetelo pure in vendita. Con Italiano Semplicemente non ne avrete mai bisogno.
Spesso un oggetto intonso si intende anche ancora confezionato. Questa è una differenza rispetto all’aggettivo intatto e anche integro. Un oggetto intatto è esente da manomissioni, contaminazioni, danni, ma non è prerogativa dei soli oggetti:
il patrimonio è ancora intatto (cioè nessuno ha speso nulla)
Il mio onore è intatto (nessuno mi ha ancora disonorato)
l’edificio è rimasto intatto dopo il terremoto (non si è danneggiato);
I nostri diritti restano intatti (non sono stati compromessi, sono quelli di prima, non si sono ridotti)
Integro è molto simile a intatto ( si riferisce alla completezza degli elementi relativi alla propria interezza e funzionalità e anche questo aggettivo non è solo per gli oggetti:
conservare integre le proprie forze
Un oggetto integro è invece non rotto, ancora intero è funzionante.
In definitiva in generale, se parliamo di oggetti, intatto e integro non dà garanzia di non utilizzo.
Adesso ripassiamo:
Allora facciamolo con Irina dalla California, membro dell’associazione Italiano Semplicemente, che si è dilettata nella costruzione e nella registrazione della frase che state per ascoltare:
Giovanni: Negli scorsi episodi abbiamo visto prima cosa succede con i verbi e poi con i sostantivi. Adesso, per concludere la spiegazione del suffisso -ata, se non ne avete ancora fin sopra i capelli, tocca agli aggettivi.
Spesso, quando aggiungiamo -ata ad un aggettivo, (questa cosa non si fa normalmente con tutti gli aggettivi), ci si riferisce a quell’atteggiamento tipico descritto dall’aggettivo, e si usa normalmente, a supporto, il verbo dare o fare:
Fare una “furbata” ad esempio è una cosa da furbi, è un comportamento da furbi, così come una “paraculata” è un atteggiamento tipico dei cosiddetti “paraculi”, che è un sinonimo leggermente volgare di furbi.
Facile capire come una stronzata sia allora una cosa da “stronzi” (un altro aggettivo che può qualificare una persona, il comportamento di una persona). Non è proprio così, in realtà, come vedremo dopo. “Stronzi” nel linguaggio colloquiale indica persone che si comportano male, scorrettamente dal punto di vista soprattutto morale, specie in ambito di amicizia.
Una genialata (e non una “geniata”) invece è una cosa che fanno i geni, un atto da geni, simile a una “trovata”, simile a “avere una ttrovata” (qui si usa il verbo avere a supporto). Avere un’idea geniale insomma. Spesso però genialata si usa in modo ironico per giudicare un’idea stupida, quindi tutto l’opposto che una vera genialata!
Una carognata, di contro, è un comportamento, un atto tipico delle persone che vengono chiamate “carogne”. E’ un’azione cattiva, che rivela malignità e malvagità d’animo. Le persone che si comportano così vengono chiamate carogne, aggettivo molto usato nei film. Il termine carogna viene usato anche per indicare il corpo senza vita di un animale che si sta putrefacendo. Questo per indicare il valore di tali persone così etichettate.
Rientrano nella categoria di oggi anche le cazzate e le minchiate, atteggiamenti giudicati poco intelligenti, senza senso e spesso dalle conseguenze molto negative. Lo stesso per le “stupidate“, che viene dall’aggettivo stupido. Cretinata deriva invece da cretino.
In definitiva, fare cretinate è tipico dei cretini, fare stronzate, per analogia dovrebbe essere tipico dei cosiddetti stronzi, sebbene non sia esattamente così, visto che gli “stronzi” si comportano scorrettamente con gli altri, mentre fare una stronzata è qualcosa di sbagliato che si può riflettere anche e soprattutto su sé stessi. Lo stesso vale per le “minchiate”, stesso significato di “cazzate”.
A volte è pertanto difficile capire l’aggettivo di provenienza: se stupidata viene da stupido, cazzata e minchiata non hanno un vero aggettivo di riferimento, ma indicano ugualmente un atteggiamento tipico di una o più persone, cosa che abbiamo visto nell’episodio dedicato ai sostantivi. Stavolta però i sostantivi di riferimento sarebbero… vabbè avete capito!
Adesso basta dire minchiate (si fa per scherzare) e ripassiamo 47 dei tanti episodi passati:
Anthony: Scusatemi ragazzi se mi arrogo il diritto di prendere la parola per parlare di nuovo del Covid ma in questo periodo da operatore sanitario è assai difficile stare alla larga da questo argomento. Esordiscodicendo che non avrei mai immaginato la misura in cui la gente sarebbe stata restiaa questa vera e propria mandrakatache è il vaccino, anche alla faccia dello scempioa cui stiamo attualmente assistendo. Vi capirei se non ci credeste ma mi preme riferirvi che ci sono persinocerte zone degli Stati Uniti in cui il grossodella popolazione si rifiuta di vaccinarsi.
Monica: il guaio, tra virgolette, della libertà di pensiero è che chicchessiapuò esprimere la sua opinione senza paura, finché non nuoce ad altri. Questo vale anche per coloroche gridano alla dittatura dei vaccini. Se ci fosse una alternativa migliore, scientificamente migliore intendo, per non mandare in tilt gli ospedali, e correre ai riparimi affiderei a quella. Per ora pare non ci sia. Una cosa è sicura: la democrazia resta la scelta migliore, checchéne dicano i negazionisti di Auschwitz. Non me ne vogliano I terrapiattisti se non li ho menzionati.
Bogusia: Sui negazionisti di Auschwitz non c’è paragone che tenga.Quanto a me non sono mai stata e non sono sono neanche oggi no-vax, negazionista o che dir si voglia . Però, qualcosa non mi torna con questi vaccini.
Harjit: nel mio paese, l’India, mancano posti letto e anche l’ossigeno. Avercene di questi problemi di cui state disquisendo.
Oggi amici di italiano semplicemente facciamo un gioco divertente. Vi consiglio di ascoltare inizialmente senza leggere e magari la seconda volta anche leggere contemporaneamente questo episodio.
Io vi dirò un aggettivo o un verbo e farò una frase con questo aggettivo o verbo. Il vostro compito sarà quello di dire il nome della caratteristica in questione, quindi il sostantivo associato.
Se ad esempio io dico che:
Ognuno è arbitro delle proprie azioni.
ll nome della caratteristica è arbitrio.
Scusare ho iniziato dalla caratteristica più difficile!
L’arbitrio (attenti alla pronuncia) è la piena facoltà di scelta.
Ad esempio, anziché dire “puoi fai come vuoi” posso dire “puoi fare a tuo arbitrio”, “hai libero arbitrio”. Più formale, certamente, ma ha lo stesso significato.
Se invece dico che:
Maria è brava
La caratteristica in questione è la bravura.
Maria è di una bravura impressionante. Questa è una frase in cui utilizzo il termine bravura.
Avanti:
Se Mario è simpatico, la caratteristica è invece la simpatia.
OK, Siete pronti?
Adesso tocca a voi.
Io ovviamente vi darò qualche secondo di tempo e poi vi darò la soluzione. Poi facciamo un esempio anche con la caratteristica.
L’esercizio è insidioso (la caratteristica è l’insidia) perché sceglierò delle caratteristiche la cui pronuncia o scrittura può ingannare qualche studente non madrelingua.
L’insidia, cioè la difficoltà, il pericolo nascosto sta anche in questo.
Pronti? Via!
La mia casa è piccola
Si parla della…. piccolezza. Ad esempio posso dire che la mia casa è di una piccolezza impressionante. Ovviamente la piccolezza è il contrario della grandezza.
Andiamo avanti:
Io sono una persona molto accorta
L’accortezza. L’accortezza è la caratteristica delle persone accorte, cioè attente. Le persone accorte si accorgono di tutto. Non gli sfugge niente.
Fabio è molto sicuro alla guida
Parliamo della… sicurezza. Questo era facile.
Maria è una ragazza affascinante.
Evidentemente parliamo… del fascino. Maria è una persona che ha fascino.
Marco è un vero codardo.
Se Marco è codardo allora la sua caratteristica è la… codardia.
Attenti alla pronuncia. La codardia è la caratteristica delle persone codarde, cioè le persone che non fanno il proprio dovere di fronte ad un pericolo.
Vi piace questo esercizio vero? Se state solo leggendo vi consiglio di ascoltare perché gli accenti spesso sono importanti.
Attenti adesso:
Paolo è una persona molto pudica.
Parliamo della… pudicizia. Questa è la caratteristica delle persone pudiche, e la pudicizia è un po’ riservatezza, un po’ timidezza, un po’ discrezione.
Una persona che ha questa caratteristica è pudica, e questa riservatezza, questa pudicizia, è soprattutto relativa al sesso. Le persone pudiche cercano di evitare di parlare di sesso, schivano certi discorsi, forse per educazione, altre volte per influenza della religione.
Andiamo avanti:
Giovanni è un ragazzo spesso malizioso.
Ecco, la… malizia è probabilmente l’opposto della pudicizia. Questo è un termine che ha molti significati, ma uno di questi è legato al sesso, ma più che altro alla seduzione e all’erotismo.
Un sorriso malizioso ad esempio è un sorriso che nasconde qualcosa, un sorriso fatto probabilmente per sedurre, per conquistare una persona.
Andiamo avanti:
Mio figlio è furbissimo.
Parliamo della… furbizia. Una caratteristica che, tra l’altro, hanno anche le persone maliziose.
Ok, andiamo avanti.
La banca è stata svaligiata da dei ladri molto astuti.
Parliamo… dell’astuzia, praticamente un sinonimo della furbizia.
Ancora:
Il premio Nobel è un premio molto ambito.
Sto parlando… dell’ambizione. Attenti alla pronuncia di ambito perché questa è una delle parole conosciute come omografe.
Ancora:
Il presidente dell’associazione è un tipo alquanto bizzarro.
Parliamo della… bizzarria. La bizzarria è una caratteristica di alcune persone che potremmo anche definire stravaganti. Si dice anche così.
Una stravaganza che si manifesta in atteggiamenti e comportamenti in forte contrasto con la normalità. Un tipo bizzarro è un tipo strano. Per dirla in parole povere.
E che ne dite se vi dico che il mio vicino di casa è un tipo molto cordiale?
Evidentemente parlo della…. cordialità, insomma della gentilezza, della cortesia, dell’educazione. Allora una persona cordiale è gentile, cortese e educata.
Se invece ti dico che devi diffidare delle persone che non ti guardano negli occhi, allora sto parlando della….diffidenza.
La diffidenza è l’opposto della fiducia. Diffidare significa non fidarsi di qualcuno o qualcosa.
Mangiare è stare insieme, fare festa insieme. In questo modo ogni problema raccontato a tavola diventa più leggero, come i miei piatti.
Giuseppina
“Cucinando si impara… l’italiano” è un libro e un audiolibropensato, scritto e registrato per un pubblico non madrelingua che ama la cucina del Belpaese e vuole migliorare il proprio livello di conoscenza della lingua.
L’associazione Italiano Semplicemente vi propone un modo per imparare il linguaggio della cucina ed allo stesso tempo imparare a cucinare italiano e “in Italiano”.
Il libro contiene 30 specialità italiane, raccontate e spiegate dalle voci di Giuseppina e Giovanni.
Qualsiasi sciocco può fare qualcosa di complesso; ci vuole un genio per fare qualcosa di semplice.
(Pete Seeger)
Come descrivere le persone? Come sono i nostri amici e colleghi di lavoro? Quali aggettivi sono più adatti? “I segni zodiacali” si prefigge esattamente questo obiettivo.
E’ un libro destinato a studenti non madrelingua o a semplici appassionati della lingua italiana.
Facciamo insieme un’esplorazione dello zodiaco, e vi spiego le differenze tra una caratteristica e l’altra, le differenze tra un aggettivo e l’altro.
Non importa che crediate o meno all’astrologia.
L’idea è quella di usare i segni zodiacali come una modalità divertente di analizzare i tratti del carattere, com’è nello stile di Italiano Semplicemente Sono sicuro che non ve ne pentirete.
Per avere un’idea, date un’occhiata al segno del Capricorno.
Inizia con questo episodio l’esplorazione dei 12 segni zodiacali. L’obiettivo è imparare a descrivere i tratti del carattere delle persone utilizzando i giusti aggettivi. Gli episodi sono riservati ai membri dell’associazione culturale Italiano Semplicemente. Questo episodio è disponibile per tutti.
Inizia oggi una serie di episodi dedicati ai segni zodiacali. Faremo quindi 12 episodi, ognuno dedicato ad un diverso segno. In ogni episodio spieghiamo quindi le caratteristiche di un singolo segno: cosa distingue un segno dall’altro? Cosa contraddistingue ogni singolo segno zodiacale? Faremo naturalmente anche degli esercizi di ripetizione e li faremo durante la spiegazione.
Ogni tanto farò anche delle domande, delle semplici domande alle quali potrete cercare di rispondere. Tranquilli si tratta di domande facili che servono a tenere viva l’attenzione oltre che a esercitare un’altra qualità del linguaggio, quella di pensare e parlare, la cosa che si fa ogni volta che si parla e si comunica. Vi farò quindi delle domande e avrete qualche secondo per rispondere, poi ascolterete una delle possibili risposte.
L’obiettivo di questa serie di episodi è dunque quello di imparare a parlare del carattere delle persone e di anche di voi stessi. Non importa quindi che crediate o meno all’influenza dei pianeti sulla vostra vita. Quello che conta è che impariate degli aggettivi e delle caratteristiche delle persone.
Ripeti dopo di me: Non importa che crediate o meno all’influenza dei pianeti sulla vostra vita.
I segni zodiacali sono, come probabilmente sapete, i simboli zodiacali nella astrologia occidentale e sono 12.
I segni zodiacali sono rappresentati da dei simboli, che derivano in generale sia dal mondo animale che da degli oggetti ed anche dalla natura.
Quando si parla di segni zodiacali stiamo parlando di astrologia. Una parola che contiene la parola astro, che significa stella, oppure può essere una un pianeta, un satellite naturale o un asteroide. L’Astrologia è una parola da non confondere con L’Astronomia che invece è la scienza che studia il moto, cioè il movimento e la composizione fisica degli astri.
L’Astrologia invece è una scienza che come obiettivo ha quella di fare previsioni sul futuro in base a come si muovono le stelle ed i pianeti. Insomma l’astrologia non è la stessa cosa che l’astronomia. Entrambe sono scienze che si occupano delle stelle, degli astri, ma hanno obiettivi diversi. L’astronomia studia il movimento degli astri, l’astrologia studia le conseguenze di questo movimento per fare previsioni.
Ebbene secondo l’astrologia esistono 12 segni zodiacali, 12 segni dello zodiaco. Lo zodiaco è un termine che deriva dall’antico greco e rappresenta una porzione, cioè una parte dell’universo.
Ripeti: lo zodiaco è una porzione dell’universo
Questa fascia, questa parte dell’universo acquista diversi nomi a seconda della disciplina di studio: si chiamano Costellazioni in Astronomia e si chiamano Segni zodiacali in Astrologia.
Esiste quindi la costellazione del Capricorno ed esiste anche il segno zodiacale del Capricorno. Lo stesso per gli altri segni zodiacali.
Secondo l’astrologia la propria data di nascita determina il nostro segno zodiacale. La data del nostro compleanno stabilisce il segno zodiacale a cui ciascuno di noi appartiene.
Ogni segno zodiacale copre un intervallo di tempo pari ad un mese, ed infatti 12 sono i mesi dell’anno così come 12 sono anche i segni zodiacali.
Ma cosa significa avere un segno zodiacale secondo l’astrologia?
Molto semplice. Secondo l’astrologia il semplice fatto di essere nati all’interno di un periodo preciso, dà ad ognuno di noi delle caratteristiche specifiche, che contraddistinguono il nostro carattere; e coloro che hanno lo stesso segno zodiacale è molto probabile che abbiano delle caratteristiche simili nel loro carattere e anche nella loro anatomia, caratteristiche quindi che derivano direttamente dalla loro data di nascita.
Possibile? Non lo sappiamo. È una questione di fede. O ci credi oppure non ci credi.
Quindi i 365 giorni dell’anno sono divisi in 12 parti e in ognuno di questi periodi si dice che siamo in un segno diverso. Si dice in particolare che in ogni periodo il sole “si trova” in uno dei dodici segni.
Se ad esempio mi trovo al giorno 6 gennaio, il sole è in Capricorno. Il sole si trova nel segno del Capricorno.
Ogni segno zodiacale, ogni segno dello zodiaco ha quindi specifiche caratteristiche.
Il Sole si trova in Capricorno approssimativamente fra il 22 Dicembre e il 20 Gennaio. Questo è il periodo dell’anno del Capricorno. Chi nasce in questo periodo può dire di essere del segno del Capricorno, oppure può dire semplicemente: “io sono del Capricorno”.
Ma quali sono queste caratteristiche comuni, queste caratteristiche che accomunano tutte le persone del Capricorno?
Iniziamo col dire che ogni segno zodiacale ha un pianeta che è più importante degli altri, un pianeta che ha più influenza degli altri. Nel caso del segno del Capricorno il pianeta dominante, cioè che domina è Saturno.
Ogni segno zodiacale inoltre ha un Elemento. Ed il Capricorno è un segno di Terra. Ma cosa sono gli Elementi? (con la “E” maiuscola)
Ci sono quattro Elementi in tutto: questi sono il Fuoco, la Terra, l’Aria ed l’Acqua. Gli elementi sono quindi le cose fondamentali della vita, e ad ogni segno zodiacale corrisponde uno ed uno solo dei quattro elementi.
Ripeti:il Capricorno è un segno di Terra.
I segni di Fuoco sono Ariete, Leone e Sagittario;
I segni di Terra sono Toro, Vergine e Capricorno;
I segni di Aria sono Gemelli, Bilancia ed Acquario;
I segni di acqua sono Cancro, Scorpione e Pesci.
Quindi per il Capricorno l’Elemento è la Terra.
Terza caratteristica fondamentale di ogni segno è la sua Qualità. Si dice che la Qualità del Capricorno è Cardinale. Il Capricorno è un segno Cardinale.
Che significa? Cosa sono le Qualità? Abbiamo finora parlato del Pianeta dominante e poi dell’Elemento. Ebbene un’altra caratteristica di un segno zodiacale, di tutti i segni zodiacali è la sua Qualità (con la Q maiuscola).
Non dovete pensare alla qualità intesa come caratteristica positiva, che è il significato della parola “qualità” nella lingua italiana, ma ad un termine specifico che gli astrologi hanno inventato. Secondo gli astrologi esistono tre diverse qualità: Cardinale, Fissa e Mutevole. Questi sono i nomi delle tre qualità.
E la Qualità di ogni segno, insieme al pianeta dominante e all’elemento di appartenenza aiuta a capire le caratteristiche di ogni segno zodiacale.
Ogni Qualità ha le sue caratteristiche e nei prossimi episodi vedremo anche le caratteristiche delle altre due Qualità, degli altri Elementi, degli altri Pianeti ed in generale di tutti i segni zodiacali.
E com’è in particolare un segno Cardinale? I Segni Cardinali, oltre al Capricorno, sono Ariete, Cancro e Bilancia. Le loro caratteristiche, le caratteristiche che accomunano tutte le persone che appartengono a questi quattro segni sono l’azione e il movimento; tutte queste persone hanno spirito di iniziativa e una forte motivazione. Siamo arrivati alle prime caratteristiche dei nati sotto il segno del Capricorno: l’iniziativa e la motivazione.
Ripeti: il Capricorno ha un forte spirito di iniziativa e una forte motivazione
Avere iniziativa significa avere voglia che le cose accadano. Chi ha iniziativa, chi possiede uno spirito di iniziativa significa che riesce con facilità a far iniziare qualcosa. Ha delle idee e ha voglia di ottenere risultati. Avere uno spirito di iniziativa quindi significa essere delle persone creative, che amano creare, che amano la vita in generale, che hanno passione nelle cose e hanno voglia di mettersi alla prova: amano le sfide. Mettersi alla prova significa provare a vedere se si riesce ad ottenere i risultati prefissi, se si riesce a superare una prova, una sfida.
Ovviamente chi ha un forte spirito di iniziativa è una persona motivata e determinata. Le persone del segno del Capricorno sanno quindi quello che vogliono.
I Segni Cardinali come il Capricorno sono quindi coloro che hanno delle idee, hanno molta iniziativa, hanno un carattere dominante e quindi sono loro che hanno le idee. Loro escono con delle idee e fanno andare avanti il progetto della squadra. Il problema è che non sono molto bravi nell’adempimento e nel portare a termine il progetto. Loro portano le idee. A realizzarle ci penserà qualcun altro. Questa è una delle caratteristiche negative del segno del Capricorno: determinati ma poco pratici.
Il segno è Governato da Saturno, dal pianeta Saturno. Ve l’avevo detto? Ah sì, avevo detto che Saturno è il pianeta dominante. Allora possiamo dire che il segno del Capricorno è governato da Saturno. Il verbo “governare” è sinonimo di “guidare”, “condurre”, “influenzare”. Insomma Saturno è il Pianeta che influenza maggiormente il Capricorno.
Saturno è un pianeta che rappresenta il rigoree la perseveranza. Il rigore? Non stiamo parlando del calcio di rigore, termine calcistico, cioè che appartiene al mondo del calcio, ma stiamo parlando piuttosto del rigore inteso come caratteristica del carattere. Una persona che ha rigore è una persona rigorosa: una persona rigorosa è una persona che possiamo definire “rigida” nell’osservare una regola o una legge o di un principio. La rigidità è ovviamente l’opposto della flessibilità. Una persona rigorosa non è molto flessibile quindi e non è molto disposta a trattare o a trovare dei punti di accordo, a trovare delle soluzioni intermedie per risolvere un problema.
Domanda: il Capricorno ha un carattere flessibile oppure no?
—
No, il carattere del capricorno non è molto flessibile.
Domanda: E come si può definire invece un Capricorno?
—
Si può definire rigoroso. Il Capricorno è generalmente rigoroso.
Quando si tratta di osservare una regola bisogna rispettarla e basta, “senza se e senza ma”. Il rigore quindi è un atteggiamento mentale delle persone poco flessibili. Forse è questo il motivo per cui il Capricorno ha delle idee ma poi non riesce a concludere. Per concludere occorre essere flessibili, poiché la vita ci mette sempre di fronte a cose che non avevamo programmato e la flessibilità permette di sapersi adattare a situazioni diverse, che possono capitare all’improvviso.
Quindi il Capricorno è rigido ma è anche perseverante.
La Perseveranza è una caratteristica molto positiva. Le persone perseveranti sono persone costanti nel loro atteggiamento e comportamento. Il perseverante non si arrende mai. Cerca sempre una soluzione ad un problema. Lui (o lei) non si arrende mai, persevera sempre, persevera continuamente.
Domanda: Cosa fa il perseverante?
—
Il Perseverante persevera, insiste, non si arrende mai.
Attenzione perché la perseveranza è una qualità, ma ci sono delle caratteristiche simili, delle parole molto simili ma che hanno una accezione negativa. La caparbietà, la puntigliosità, la cocciutaggine, la testardaggine sono invece caratteristiche negative. Quali sono le differenze? Il perseverante non si arrende, e questo è positivo, invece il puntiglioso è eccessivamente attento ai dettagli (che è una cosa negativa), il caparbio, il cocciuto, e il testardo sono tutti e tre delle persone che insistono nelle loro azioni solamente perché non accettano il fallimento, Insistono per il gusto di insistere, non perché è la decisione migliore.
Invece il Capricorno è perseverante, che è una caratteristica ben diversa e quindi positiva. Se c’è un muro da rompere con la testa, Il perseverante capisce che può romperlo ed insiste finché non ci riesce, invece il puntiglioso pretende di farlo al primo colpo, il caparbio insiste anche se si fa male, senza fermarsi a riflettere alla conseguenze. Il cocciuto e il testardo insistono fino a morire.
Il Capricorno è perseverante ma perché? Perché è un segno straordinariamente volitivo, perché ha bene in mente i propri obiettivi e sa anche come raggiungerli. Cioè lui conosce il percorso che deve seguire per raggiungere l’obiettivo. Non importa quanto l’obiettivo sia facile o difficile da realizzare. Lui conosce la strada, ma attenzione, non ci sono altre strade. Esiste solamente la sua soluzione.
Ripeti: il Capricorno è volitivo?
—
Sì, lo è. il Capricorno è volitivo.
Volitivo: aggettivo questo poco usato ma vale la pena di spiegare il significato. Volitivo significa che ha volontà. Il volitivo ha una forte volontà, ha una una forte convinzione di voler raggiungere il risultato. Lui vuole raggiungere un risultato. Quindi volitivo e volontà quindi hanno la stessa radice che è “volere”, il verbo volere. Il volitivo vuole, vuole fortemente raggiungere un risultato e fa di tutto per raggiungerlo. Peccato che poi il Capricorno manchi di flessibilità. È troppo legato alle sue idee e poco disposto a metterle in discussione. Fermiamoci un attimo sulla parola volitivo. Se sono maschio sono volitivo, mentre se sono di sesso femminile sono volitiva.
Quindi l’essere volitivi è una caratteristica, una qualità, un aggettivo che ha un genere: maschile e femminile: cambia se cambia il genere. Non tutti gli aggettivi sono così però. Alcuni aggettivi sono gli stessi per uomini e donne, come ad esempio la gentilezza ad esempio. Io, che sono maschio sono gentile, ok? Ed anche se sono femmina sono gentile. Chiudiamo la parentesi grammaticale.
Il Capricorno ha un’alta stima di sé, si stima molto, e allo stesso tempo non si fida molto delle altre persone. Il Capricorno è diffidente. Lui diffida di tutti.
Per loro, per le persone del Capricorno, è molto difficile aprirsi completamente ad una persona, anche la più vicina. Anche dopo tanto tempo continuano ad essere molto diffidenti e a non dimostrare i loro sentimenti, quindi non ve la prendete troppo per il loro comportamento, perché “astrologicamente parlando” questa è una loro caratteristica.
Ripeti (anche se non sei d’accordo – ricorda che è un gioco): la diffidenza è un’altra caratteristica del Capricorno.
È chiaro: lui ha in mente il percorso e crede di sapere sempre come fare. Quindi ha bisogno di un certo periodo di tempo per capire ed assicurarsi se una persona con cui ha a che fare sia affidabile oppure no. Il capricorno è diffidente. Lui diffida. Evidentemente “fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio”. Così recita un famoso proverbio italiano.
Ripeti: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
Il Capricorno quindi è perseverante, perché quello che conta è raggiungere l’obiettivo secondo lui. Per raggiungerlo è disposto a qualsiasi tipo di privazione e sofferenza: può stare senza mangiare, senza bere, senza uscire di casa e, vista la sua scarsa flessibilità, soltanto qualche volta è disposto al compromesso. Raramente il Capricorno è disposto al compromesso.
Un compromesso, come sostantivo, significa un accordo, una soluzione intermedia tra due punti di vista diversi. Se io ho una idea e tu un’altra su come risolvere un problema, allora forse possiamo trovare una soluzione che accontenta entrambi. L’unica strada quindi è quella di trovare un compromesso, un punto d’incontro. Questa soluzione intermedia, una soluzione che comporta reciproche rinunce, si chiama compromesso. Quindi ognuno di noi deve rinunciare a qualcosa. E il Capricorno, lo abbiamo capito, è poco disposto a rinunciare a qualcosa quando si parla di soluzioni ad un problema. A volte lo fa, ma solo quando è disperato! Difficilmente il Capricorno accetta compromessi.
Vi faccio una domanda quindi: le persone rigorose sono disposte ad accettare compromessi?
Una possibile risposta è: No, le persone rigorose non sono disposte ad accettare compromessi.
Possiamo però sicuramente dire che il Capricorno ha una visuale a lungo termine. Lui vede l’obiettivo, anche se è lontano ancora nel tempo.
Queste sono quindi le sue caratteristiche fondamentali: perseveranza, visione a lungo termine, sicurezza nei propri mezzi, ambizione, tenacia e resistenza (cioè il Capricorno non molla mai ), ma anche rigore e la diffidenza verso il prossimo, ed è anche un po’ pessimista. Il Capricorno è un po’ pessimista.
Il pessimista è il contrario dell’ottimista, e nonostante la sua perseveranza il Capricorno ha sempre la tendenza a credere che le cose andranno male. Per questo tende a non fidarsi del prossimo. In fondo lui sa bene che le cose non vanno sempre come lui ha previsto e questi sono tutti maledetti inconvenienti che gli rendono la vita difficile. Ma lui non si arrende. Nonostante tutto.
Il Capricorno non è tra i segni dello zodiaco più felici, piuttosto tende a volte ad essere un po’ malinconico e pessimista, come abbiamo detto.
Per questo un capricorno deve cercare di mantenere una stabilità emotiva attraverso la meditazione, perché no, attraverso la respirazione, o una attività che l’aiuti a rilassarsi e a non perdere il controllo delle proprie emozioni, per non cadere in una forte depressione.
Il Capricorno è quindi malinconico. La malinconia… cos’è la malinconia?
La malinconia è uno stato d’animo, un modo di essere caratterizzato da una certa tristezza. Spesso la persona del Capricorno è triste perché rassegnato, e quando un Capricorno non ha obiettivi diventa triste, diventa malinconico e perde forza vitale, perde la sua passione che lo contraddistingue. In questo caso diventa facilmente inquieto, deluso, perché senza obiettivi il Capricorno si sente perso, e questa condizione se da una parte ti toglie la tensione legata ai risultati da ottenere, dall’altra gli fa paura, perché senza passione, senza sfide, il Capricorno sta male.
Un Capricorno esige molto da se stesso. Lui pretende molto da tutti: da se stesso e dagli altri. Un capricorno se è a capo di una azienda o di un ufficio, esige molto dai suoi impiegati, e anche dai suoi familiari ed amici, questo perché lo esige anche da sé stesso.
Ripeti: Il Capricorno è esigente.
Un’altra sua caratteristica è la prudenza. l capricorno è disciplinato, è pratico ma è anche prudente, è paziente ma anche cauto fin quando necessario.
La prudenza è una caratteristica delle persone che si dicono prudenti, caute e queste persone sono attente a non sbagliare, attente a non prendere decisioni affrettate. Se ci pensate è perfettamente coerente, la prudenza, con le caratteristiche che abbiamo visto finora. È diffidente, è pessimista, di conseguenza è prudente, procede con attenzione e avvedutezza, per evitare danni a sé e agli altri; è prudente, è accorto, è guardingo; è cauto. Lui agisce con circospezione. è attendo a quello che fa, a fare passi falsi, lui studia sempre bene la situazione, fino al dettaglio: è rigoroso abbiamo detto, ama la precisione, è quindi un tipo professionale. È affidabile?
Certo che lo è. Lui dà fiducia, perché è professionale, sa dirigere, è una persona dominante, non lo dimentichiamo, ha forti valori, crede in quello che fa, si fissa un obiettivo e decide come raggiungerlo, sa fare il leader e questo lo stimola molto.
Domanda: il capricorno è cauto?
—
Certo! Il Capricorno è cauto, prudente, guardingo, accorto.
Domanda: il Capricorno è fatalista?
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Tranquilli, non avevo ancora spiegato questo aggettivo. Il fatalismo è parente del pessimismo. La persona fatalista è una persona che di fronte alle difficoltà, quando si trova ad affrontare situazioni difficili, spesso lui si abbandona, si lascia andare, si rassegna. Pensa: è inutile. Non ce la faccio. E’ troppo difficile. Quindi il fatalista subisce gli eventi e subisce il proprio destino che considera ineluttabili. Il destino è segnato, è scritto, e io non posso fare più nulla. Questo si chiama fatalismo.
Quindi ripeto la Domanda:il Capricorno è fatalista?
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Sì, a volte è fatalista. Di fronte a forti difficoltà lui si arrende al suo destino che considera ineluttabile, inevitabile.
L’onestà è un’altra caratteristica del Capricorno. Ci si può fidare abbiamo detto giusto? Il Capricorno è affidabile, quindi lui è onesto. Loro esigono disciplina ma hanno rispetto, hanno e pretendono rispetto. Forse sono un po’ rigidi, un po’ rigorosi, poco flessibili, ma sono onesti.
È normale che quindi al lavoro il Capricorno si trovi a suo agio. Loro sono affidabili, sono onesti, hanno idee e obiettivi, sono ostinati e capaci di anteporre la propria famiglia ma anche il lavoro ai propri desideri o necessità. Hanno la visione, hanno l’abnegazione e l’ostinazione, qualità essenziali al lavoro, qualunque esso sia. L’ostinazione è un sinonimo di perseveranza ed ha anche questo una accezione positiva. Tra le varie professionalità, si dice che siano eccellenti docenti ed eccellenti amministratori, agricoltori e costruttori, amano l’economia e il commercio.
Domanda: qual è la parola più simile alla perseveranza?
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L’ostinazione. È l’ostinazione la parola più simile alla perseveranza.
Adesso invece passiamo al corpo del Capricorno. Il simbolo del segno è un caprone, una grossa capra, un caprone che ha la coda di pesce e il simbolo ci dice molto della personalità che rappresenta. Indica la capacità di competere e lottare contro gli ostacoli per raggiungere obiettivi concreti. Il pesce indica il movimento, le corna sulla testa, e quindi il caprone indicano invece l’azione, le idee, la lotta e la perseveranza.
Ma parlare del corpo significa parlare anche delle parti del corpo, delle parti che sono più sensibili nelle persone del Capricorno. Le persone che sono del Capricorno hanno infatti alcune caratteristiche anatomiche.
Ho detto le persone “che sono del” capricorno. Si dice così in effetti. Se qualcuno ti domanda: di che segno sei? Abbiamo detto che dobbiamo rispondere: “Io sono del Capricorno” potete rispondere, oppure “sono dei pesci”, “sono della bilancia” eccetera. Potete ugualmente rispondere “sono del segno del Capricorno”. Questi sono modi diversi per esprimere il proprio segno zodiacale. Potete anche dire però: il mio segno zodiacale è il Capricorno.
Dicevo che le persone che sono del Capricorno hanno alcune caratteristiche anatomiche.
Ripeti: le caratteristiche anatomiche
Le caratteristiche anatomiche sono le caratteristiche del proprio corpo, ed il segno del Capricorno è connesso alle ossa, alla pelle e ai capelli. Queste sono le parti più sensibili. Le ossa solo il materiale che costituisce il nostro scheletro, la pelle è l’organo che ricopre il nostro corpo e i capelli crescono sulla nostra testa.
Ma cosa significa questo? Cosa significa che il segno del Capricorno è connesso alle ossa, alla pelle e ai capelli? Significa che le malattie di cui soffrono le persone del Capricorno sono legate alle articolazioni, alle ossa, ai denti: quindi malattie come i reumatismi ad esempio, una malattia che riguarda le ossa e le articolazioni, ed anche i problemi cutanei, cioè i problemi della cute, cioè della pelle. I Capricorno hanno le ossa e la pelle sensibili. Attenti quindi, se siete del Capricorno, alle creme che usate, se siete donne soprattutto e soprattutto bevete molta acqua. Questi sono i consigli che gli astrologi danno ai Capricorno: seguire un’alimentazione ricca di liquidi.
Ma sarà vero? Sarà vero che le persone del Capricorno hanno questa caratteristica in comune? Ad esempio tutte soffrono di reumatismi? Tutti hanno problemi alle articolazioni?
Non so se ci siano degli studi su questo. Sicuramente però, facendo una ricerca, ho trovato che le malattie reumatiche colpiscono circa il 10% degli italiani. Un italiano su 10 soffre quindi di reumatismi. In effetti potrebbe venire il sospetto che questo italiano su 10 sia proprio del segno del Capricorno…. Non lo sapremo mai ma questa potrebbe essere una possibile prova della validità dell’astrologia.
E in amore? Come si comporta il Capricorno con i sentimenti? Questo è molto interessante.
In amore il Capricorno cambia. Non è più rigido e rigoroso, strano vero?
Il Capricorno in amore si rilassa e dimentica il sacrificio e l’abnegazione. L’abnegazione (termine strano) è un’altra faccia della volontà. In particolare è la disposizione di chi rinuncia a far prevalere i propri istinti, i propri desideri, i propri interessi personali per motivi che ritiene superiori, più importanti. L’abnegazione quindi sottolinea la rinuncia, il sacrificio, tutto ciò a cui il Capricorno rinuncia, cioè fa a meno, per raggiungere l’obiettivo. Questo significa avere abnegazione, termine spesso associato alla religione. In questo caso si traduce in un abbandono totale di ogni egoismo per perseguire invece la cura del prossimo e l’amore di Dio.
Ripeti: l’abnegazione
Ripeti:l’abnegazione è uno spirito di sacrificio
In amore dimentica il sacrificio e lascia spazio alla passione. È un tipo romantico quindi, romantico e passionale e se è un uomo è uno di quelli che regala le rose alle donne. In amore il Capricorno si diverte e si emoziona come pochi altri segno zodiacali.
Se poi da una parte ha una forte predisposizione per la famiglia, il Capricorno è anche soggetto al tradimento. Attenzione: Avere una predisposizione significa essere portati, avere delle caratteristiche che rendono più facile fare una certa attività. E il Capricorno è predisposto alla famiglia, è predisposto a formare una famiglia. Se avete dubbi sul verbo predisporre ascoltate la spiegazione del verbo, che è uno dei verbi spiegati del corso di italiano Professionale.
Quindi il Capricorno è predisposto alla famiglia, ma nonostante questo è predisposto anche al tradimento. Come spiegare questo? Come mai il Capricorno tradisce? Come mai è soggetto al tradimento?
Beh ricordiamoci che lui è un tipo passionale e la passione è una di quelle cose che tende a passare col tempo. Inoltre lui (o lei) si lascia sempre trasportare dalle sfide, dagli obiettivi, ed allora quando un Capricorno incontra una persona difficile da conquistare, questa rappresenta una sfida nuova.
Ripeti: il Capricorno è predisposto alla famiglia
Domanda: il Capricorno è portato al tradimento?
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Purtroppo sì. Il Capricorno è portato al tradimento.
Domanda: Il Capricorno in amore com’è?
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É passionale. Il Capricorno è una persona molto passionale.
Se il vostro partner quindi è un Capricorno, pertanto come fare? Mi tradirà?
Beh, per tenersi legato un Capricorno, non bisogna mai concedersi completamente, bisogna invece sempre dare al Capricorno una nuova sfida, nuovi obiettivi da raggiungere. Il Capricorno cerca sempre nuove sfide da vincere. Bisogna sempre lasciargli (o lasciarle, nel caso fosse una donna) un piccolo spazio che debba conquistarsi. Soltanto in questo modo la sua attenzione non calerà. Soltanto in questo modo non si rivolgerà verso nuovi obiettivi.
Facile vero? Non è detto che lo sia a dire il vero, ma almeno provateci.
Tra le persone famose del segno del Capricorno ci sono personaggi come Giovanna d’Arco, Mao Tse-tung e Martin Luther King.
Cosa notate?
Si tratta di persone rigide e rigorose? Beh, credo di sì!
Si tratta di persone volitive? Avevano volontà? Sicuramente sapevano quello che volevano, non c’è subbio su questo.
Erano disposti ad accettare compromessi? Ho i miei dubbi su questo!
Comunque ci sono anche altri personaggi famosi come Giovanni Pascoli, grande poeta italiano, Umberto Eco, grande Scrittore, filosofo e linguista italiano al quale Italiano Semplicemente ha dedicato anche un episodio. Ovviamente tutto quello di cui abbiamo parlato oggi è materia di discussione, c’è chi ci crede e chi non ci crede.
La cosa importante per noi è imparare nuove parole e oggi, in questo episodio ce ne sono molte. Quindi il mio consiglio è ascoltate l’episodio più volte, siate volitivi anche voi, siate convinti anche voi nei vostri mezzi e non siate invece fatalisti.
Il prossimo episodio sarà dedicato al segno dell’acquario. Un saluto a tutti. Grazie per le vostre donazioni.
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L’episodio appartiene all’audiolibro in vendita su Amazon (Kindle o cartaceo)
Trascrizione
Buongiorno ragazzi, grazie di essere qui con me e con questo nuovo episodio di Italiano Semplicemente.
Oggi vorrei affrontare un argomento particolare. Non si tratta di spiegare una espressione italiana, come facciamo solitamente, ma si tratta di spiegare tutti gli utilizzi di una parola italiana tanto utilizzata dagli italiani. La parola è “tanto“.
Vi informo che lo statuto e le condizioni di adesione saranno presto tradotte in diverse lingue grazie all’aiuto di alcuni membri dell’associazione che sono già iscritti. In questo modo tutto sarà più chiaro. Per chiunque fosse interessato a far parte dell’associazione basta dare i dati personali e pagare l’iscrizione. Mandate una email se volete maggiori chiarimenti (italianosemplicemente @ gmail.com)
Torniamo adesso all’episodio di oggi. Abbiamo in passato già affrontato alcune espressioni che contengono questa parola “tanto” , ad esempio quando abbiamo spiegato la frase “si fa per dire“, che può diventare “tanto per dire” e inoltre abbiamo anche visto, in un episodio di qualche mese fa, tutti i modi per dire “molto” e “molti“.
Potete dare un’occhiata a questi due episodi se volete. Oggi vediamo l’argomento da un punto di vista più generale. Infatti la parola “tanto” ha molti significati e molti utilizzi diversi, non solo in senso di quantità o intensità.
Può essere infatti un aggettivo, un avverbio, un pronome, una congiunzione e usato in diversi modi, anche in alcune frasi particolari che vedremo oggi.
Iniziamo con tanto inteso come aggettivo. Ma non prestate troppa attenzione alla grammatica perché quello conta è che voi sappiate comprendere ed utilizzare le frasi.
Lo so, ci vuole tanta volontà per studiare l’italiano.
Ho appena utilizzato l’aggettivo tanto. Ci vuole anche tanta pazienza e anche tanti soldi a volte per pagare i corsi di italiano. Ma dopo tanto studiare sicuramente imparerete l’italiano. Anche in questo caso tanto è un aggettivo, ma di intensità (tanto studiare) e non di quantità come prima (tanta volontà, tanta pazienza ecc).
Con italiano semplicemente poi non dovete neanche tanto viaggiare per imparare.
Al massimo dovete navigare, ma solo tra le pagine del sito. Nella frase “non dovete neanche tanto viaggiare“, tanto è un aggettivo usato per la distanza, non è una intensità ma una quantità di metri, chilometri, miglia eccetera. A volte tanto si usa senza specificare di cosa state parlando perché si capisce dalla frase: da quanto tempo studiate italiano? Da tanto! Questa risposta significa “da tanto tempo”. Quanto mi vuoi bene? Tanto!
A volte si unisce con “che” o “da“:
ho studiato così tanto da farmi venire il mal di testa;
Ho bevuto tanto che ora mi sento scoppiare.
In questi casi si usa tanto che o tanto da per esprimere una conseguenza.
Inoltre posso fare dei confronti usando tanto: ho studiato tanto quanto te.
Oppure:
ho studiato tanto l’italiano quanto il francese.
Quindi nel primo caso non stiamo dicendo che ho studiato molto, ma che l’ho fatto quanto te, ho studiato tanto quanto te, né meno te, tantomeno più di te, ma ho studiato tanto quanto te. Nel secondo caso ho studiato italiano quanto il francese: uguale.
La parola “come” ed “analogamente” possono facilmente sostituire “tanto quanto“. Se usiamo “tanto quanto” è perché vogliamo sottolineare il livello raggiunto:
tu sei stato bocciato all’esame ed io promosso? Strano, perché hai studiato tanto quanto me, eppure io sono stato promosso e tu invece bocciato.
Anche come avverbio si usa spesso, non come aggettivo:
io amo l’italiano proprio tanto, e lo studio senza pensarci tanto, devo solamente parlare ed ascoltare tanto se voglio seguire I consigli di italiano semplicemente. Se seguirete questi consigli non ci metterete tanto.
Inoltre potrei aggiungere che:
le sette regole d’oro sono disponibili tanto per i brasiliani quanto per i tedeschi.
Questa frase è simile a quella di prima: ho studiato tanto quanto te, l’unica differenza è che ora non sto parlando di quantità bensì sto facendo un semplice confronto tra brasiliani e tedeschi. In questo caso potrei dire:
le sette regole d’oro sono disponibili sia per i brasiliani che per i tedeschi
Uso invece “tanto quanto”. Perché lo faccio? Solo perché è per fare un esempio, tanto per dire due diverse nazionalità, due nazioni qualunque. Non è sempre questa la ragione però, infatti spesso si usa “tanto quanto” solo per rafforzare il senso della frase.
Ad esempio:
io voglio bene tanto a mia figlia quanto a mio figlio
cioè voglio bene ad entrambi, sia all’una che all’altro.
Se amate l’italiano pertanto (cioè “quindi”) iniziate ad ascoltare di più e a studiare un po’ meno la grammatica perché:
“tanto più” passano gli anni quanto meno si ha il tempo e l’entusiasmo per farlo. Quindi quanto prima iniziate, tanto meglio per voi.
Tutte queste frasi che ho appena detto usano l’avverbio “tanto”.
Tanto può essere anche pronome:
vi state stancando? Allora vuol dire che avete poca pazienza, mentre, avete ragione, ce ne vorrebbe tanta. Ma siete in tanti ad averne tanta. Vi assicuro!
Cercate di resistere un tantino in più (cioè un po’ in più) e sarete soddisfatti, anche se ci vuole “tanto di” pazienza.
Quando dite che vuole tanto di qualcosa è come dire molta quantità di un qualche cosa che non ha una unità di misura, il peso, l’altezza eccetera.
Ci vuole tanto di pazienza per imparare l’italiano, ci vuole tanto di coraggio per tenere un orso in casa, ci vuole tanto di cervello per laurearsi in due soli anni, eccetera.
Adesso invece se io vi dicessi:
ok, basta ascoltare, tanto non serve, tanto è lo stesso. In questo caso tanto è una congiunzione. Possiamo usare anche “perché” al suo posto: tanto è lo stesso = perché è lo stesso.
A volte (si usa spesso in famiglia), si usa la parola “tanto” come congiunzione, anche senza aggiungere altro.
Ad esempio:
perché non vuoi ascoltare più? Risposta: tanto…
In questo caso si esprime rassegnazione. Si vuole dire che è inutile.
Perché hai abbandonato il gruppo whatsapp di italiano semplicemente?
Risposta: Perché tanto…
È inutile! È questo il significato in questo caso. Tanto secondo me non serve adresse ad imparare la lingua.
Oppure rispondete:
Va bé, continuo ad ascoltare tanto per fare qualche cosa di diverso, tanto per cambiare.
Anche qui è una congiunzione: tanto per + qualcosa. Stavolta significa solamente, soltanto. È come dire: non c’è un motivo particolare, qualcosa di molto importante, “tanto per” : qualcuno può anche rispondere in questo modo, tanto si capisce lo stesso: lo faccio tanto per. Si usa però solo all’orale.
Ma quanti saranno gli stranieri che seguono italiano semplicemente? A dir tanto saranno 100.
Questo potrebbe dire una persona dodicenne.
Ebbene no, sono circa 1000 ogni giorno. Rispondo io.
Questi 1000 ora hanno imparato anche la frase “a dir tanto“, che vuol dire “al massimo“, “se volessi esagerare”.
Tanto è congiunzione anche in questo caso. Ovviamente dir è la forma abbreviata di dire.
Non lo dico “tanto per dire” , ma proprio di congiunzione di tratta anche nella frase “tanto per dire”.
In questo caso significa “così“, ma anche “soltanto” come esempi che abbiamo fatto in precedenza.
È la cosa quando diciamo “tanto per fare”, e possiamo anche cambiare verbo.
Bene ora vediamo delle frasi colloquiali molto frequenti che quindi si usano spessissimo:
Di tanto in tanto:
di tanto in tanto imparo nuove parole italiane.
Quindi significa “ogni tanto“.
Non farla tanto lunga: cioè non resistere, non continuare ad insistere.
Tanto meglio / tanto peggio:
non vuoi ascoltare ma preferisci leggere? Tanto peggio per te. Vuoi iniziare ad ascoltare e leggere nello stesso tempo ? Tanto meglio (ancora meglio).
Tanto più:
puoi provare il nostro metodo, tanto più che molte persone hanno provato già e non sono pentite.
In questo caso sto aggiungendo una informazione aggiuntiva, “tanto più” è seguito da “che” in questo caso. Non è solo un’informazione aggiuntiva ma è anche importante. Altrimenti avrei detto semplicemente: “ed in più“.
Né poco né tanto:
quanto tempo devo ascoltare ogni giorno? Diciamo che 40 minuti non sono né poco né tanto, cioè sono il giusto.
Una volta tanto:
credi ancora che ascoltare non serva a nulla? Ed ascoltami una volta tanto, no? In questo caso significa “almeno una volta“, ma la frase è più forte ed ha un tono di rimprovero.
Lo usano spesso i genitori con i propri figli.
Tanto vale:
tanto vale che mi ascolti, perché questo è l’unico modo di imparare l’italiano senza annoiarsi. “Tanto vale” di usa quando vale la pena di fare qualcosa perché non costa nulla.
Prova a seguire questo metodo:
dopo due settimane, se non funziona puoi provarne un altro ma se invece funziona “Tanto di guadagnato!”
anche questa frase si utilizza quando fare un tentativo non costa nulla: se dopo aver provato vedi che funziona allora tanto di guadagnato!
Guardare con tanto d’occhi:
se non mangiate da una settimana e io vi faccio vedere una bella mela, sicuramente la guarderete con tanto d’occhi! Perché avete molta fame.
Tanto di cappello:
chapeau! Così si dice in francese. Tanto di cappello in italiano. Quando volete mostrare stima, apprezzamento verso qualcuno per ciò che ha fatto, perché richiede molta fatica, allora si può usare questa espressione: tanto di cappello! Per mostrare quindi la stima ed il rispetto.
Bene ragazzi questo è un episodio un po’ più difficile degli altri, vi consiglio di ascoltarlo più volte e di fare anche l’esercizio di ripetizione che facciamo subito. Ripetete dopo di me.
Tanto
Tanto di cappello
Guardare con tanto d’occhi
Una volta tanto
Di tanto in tanto
Tanto di guadagnato
Tanto vale
Tanto vale ripetere
Una volta tanto
Non farla tanto lunga
Tanto per cambiare
Ciao amici e grazie tanto a tutti i donatori che aiutano italiano semplicemente. Grazie ad Ulrike che mi ha aiutato a realizzare il podcast che avete appena ascoltato. Un caro saluto a tutti.